Torno subito... In mostra opere della serie 'Fiabe' (2001) e altre opere appartenenti a diversi periodi che sottolineano la capacita' dell'artista di utilizzare un linguaggio che evoca una realta' in cui colore, musica e movimento diventano le possibili chiavi di lettura. Parole e immagini camminano insieme per dare forma ed evocare una serie di miti e metamorfosi; si tratta di atmosfere tra il visibile e il visionario.
Torno subito...
"Due cose credo fossero uniche in Emilio Tadini: la capacita' di ascoltare e l'estraneita' a ogni forma di potere. In un mondo in cui nessuno ascolta piu' nulla e dove quasi tutti si relazionano agli altri solo in base a calcoli di convenienza o di opportunita', Tadini ti faceva riscoprire- spesso con un solo sguardo, o con il tono della voce- la bellezza della relazione paritetica con l'Altro. Ogni volta che lo incontravi, sentivi che era piu' curioso di te che voglioso di parlare di se'. Cosi' finiva che spesso eri tu a essere curioso di lui. E che da lui assorbivi un antidoto contro la piu' immonda e diffusa delle tentazioni: quella del solipsismo."
Gianni Canova dal libro "Torno subito" stampato dalla Fondazione Musicale Umberto Micheli per il Teatro Franco Parenti, 28 ottobre 2002
Dopo la scomparsa di Emilio Tadini, la Galleria Radium Artis vuole ricordare il maestro con una seconda mostra dal titolo torno subito che si collega al libro pubblicato per raccogliere testimonianze di amici cari all'autore.
Dopo la prima mostra nel dicembre 2001 alla presenza dell'artista, oggi la galleria vuole sottolineare la qualita' e l'importanza di Tadini per la pittura italiana; un artista, oltre che una persona, che ha lasciato un segno indelebile, ricco di gioia e colore.
Ecco, allora, l'ironia pungente del titolo che ci comunica la sensazione che non si tratta di una vera perdita; la vivacita' delle sue opere, la sua pittura danzante, ci fanno sentire ancora, in un certo qual modo, la sua presenza.
In mostra sono esposte opere della serie Fiabe (2001) e altre opere appartenenti a diversi periodi che sottolineano la grande capacita' di Tadini di utilizzare un linguaggio in grado di evocare una realta' diversa, all'interno della quale colore, musica e movimento diventano le possibili chiavi di lettura.
Parole e immagini camminano insieme per dare forma ed evocare una serie di miti e metamorfosi, nostalgie forse di un probabile tempo passato. Si tratta di atmosfere tra il visibile e il visionario, dove le figure campeggiano nella tela, leggere e mosse da una dolce brezza.
La pesantezza della realta' quotidiana viene abolita, le figure sono libere di muoversi nello spazio, giocosamente e spensieratamente in un'avventura infinita del colore, del dolore, della luce e dell'ombra, dove le forme e le linee sono libere di esprimersi e di errare nello spazio senza costrizioni. Linee e figure non vogliono descrivere, ne' tantomeno rappresentare, quanto piuttosto creare delle possibilita', aprire spazi "altri" all'immaginazione.
Quella di Tadini e' una pittura figurativa, che affonda le mani in una realta' fatta di giochi, meraviglie, attimi quotidiani, che vengono rivissuti e riletti in chiave spesso simbolica. Le prospettive, cosi' come le stesse proporzioni, vengono spesso stravolte all'interno delle tele, per dare spazio ad una spiritualita' creata da pochi gesti semplici. Il mondo dell'arte si unisce, cosi', a quello del teatro e della musica, per creare un unico concerto fatto di simboli, colore e movimento.
La mostra si presenta, dunque, come uno sguardo allargato sulla produzione artistica dell' autore milanese che con le sue opere cercava di superare i limiti della logica e della razionalita' per aprirsi all'infinito. Il mondo si libera, cosi', dai vincoli della realta' attraverso l'energia e la gioia vitalistica del colore e la pittura non e' piu' spazio chiuso che costringe le forme.
Inaugurazione: 10 dicembre ore 18.00
Galleria Radium Artis
via Crispi 8 - Reggio Emilia
Orari: dal martedi' alla domenica dalle16,00 alle 19,30; sabato e domenica anche dalle ore 10 alle 12,