Tre artisti - Marina Iorio, Arturo Lini e Francesco Seccia - per altrettante mostre personali. Accanto ai lavori che ne caratterizzano la ricerca, ciascun pittore presenta lavori creati appositamente per questa mostra, nello spirito di un vero e proprio omaggio ad un Paese che vanta una storia millenaria ed una cultura che non cessa di affascinare il mondo occidentale.
Marina Iorio, Arturo Lini, Francesco Seccia
A cura di Adelinda Allegretti
Tre artisti - Marina Iorio, Arturo Lini e Francesco Seccia - per altrettante
mostre personali negli spazi espositivi del Centro Culturale Egiziano
dell'Ambasciata della Repubblica Araba d'Egitto a Roma. Accanto ai lavori che ne
caratterizzano la ricerca, ciascun pittore presentera' dei lavori creati
appositamente per questa mostra, nello spirito di un vero e proprio omaggio ad un
Paese che vanta una storia millenaria ed una cultura che non cessa di affascinare
il mondo cosiddetto occidentale.
Dell'artista napoletana Marina Iorio, accanto alle opere piu' recenti, saranno
esposti alcuni lavori del ciclo "Pangea" (2004) interamente dedicato all'Africa ed
ispirato al romanzo "Neyla" di Kossi Komla-Ebri. "L'intera produzione pittorica
della Iorio si carica di precisi e profondi significati simbolici, di cui la
scelta del colore, come pure l'essenzialita' delle forme, si fanno straordinari
interpreti" (Adelinda Allegretti, tratto dal catalogo "Pangea", Milano 2004).
Nel 1999 frequenta la Scuola libera del nudo presso l'Accademia di Belle Arti di
Napoli, e dopo il diploma frequenta per qualche anno l'atelier di Antonio
Siciliano. Alcune delle opere sono esposte per gentile concessione della
KiptonArt, New York.
Vive e lavora a Napoli.
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"Nella loro sostanza evocativa, le essenziali, ma formicolanti partiture di Arturo
Lini sono cosmografie. Non mappe celesti, ma intuitive, liriche riduzioni visibili
della totalita'. La sensibilissima tessitura pittorica che anima l'intera
superficie, idealmente seguitando oltre i margini della tela, prefigura
l'illimitata, molteplice e omogenea estensione dell'universo in eterno divenire,
nell'inesausto alterno germinare ed estinguersi dei mondi, che lasciano traccia,
testimonianza di luce al loro passaggio." (Nicola Micieli, tratto dal catalogo "I
luoghi dell'annunciazione", Pietrasanta (LU) 2000-2001).
Arturo Lini e' nato a Volterra (PI) nel 1948. Nel 1978 pubblica una raccolta di
poesie "La realta' e' un colore" (Viareggio) a cui segue "Opera Prima" (Milano
1983), libro poi finalista al Premio di Poesia "Biella Opera Prima 1984" e "Appena
Stella" (Firenze 1998). Suoi testi sono ospitati su diverse antologie poetiche,
tra le quali "Trame della parola" di Antonio Spagnuolo, a cura delle Edizioni
Tracce (Pescara 1985) e "Paragone" (Firenze 1999). Di questi anni sono anche le
prime esposizioni di Poesia Visiva, accanto a Lamberto Pignotti, Eugenio Miccini,
Luciano Ori e Giuseppe Chiari, mentre al 1983 risale la prima personale di poesia
visiva, a Villa Gori, Stiava (LU).
Nel 1987 insieme al pittore Giancarlo Vaccarezza fonda il Gruppo della
ViareggioArte. Le collaborazioni e le esperienze espositive si moltiplicano e nel
2003 con Vittore Baroni, Antonino Bove e altri artisti partecipa alle esperienze
di "BAU", libero contenitore di arte contemporanea. Nello stesso tempo, a fianco
di un personalissimo linguaggio pittorico, si occupa di arte digitale, partecipa
ad importanti riviste elettroniche, come il BTDesign Gallery. Sue opere sono
presentate ed ospitate sui piu' importanti portali di arte multimediale, come ELO,
Electronic Literature Organization, fino alla recentissima creazione di
"Poesianet.it" sito di arte elettronica che presenta testi poetici e animazioni di
scrittura multimediale.
Vive tra Firenze e la Versilia
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La ricerca pittorica di Francesco Seccia si incentra sul corpo femminile. "Il nero
esalta gli effetti chiaroscurali dei corpi, mentre l'uso delle terre, miste al
colore naturale del cartone, contribuisce a determinare il colore caldo della
carne. (.) L'effetto di resa su cartone pressato a cuoio rievoca le pale sacre del
I secolo d.C. (.) Il suo scopo e' solo quello di donare al corpo femminile un
significato sacrale. Il ventre diventa un tempio dedicato alla maternita', (.)
mentre i seni e il pube chiamano lo sguardo a una presa di coscienza libera
dall'appetenza sessuale." (Nicola Ion Scotta, tratto dal catalogo "Exhibit woman,
Milano 2004) Le sue prime esperienze espositive risalgono al 2002. Vive a Lucrezia di Cartoceto
(PU)
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Organizzazione e ufficio stampa:
D.ssa Adelinda Allegretti
e-mail ad.allegretti@inwind.it
Inaugurazione: mercoledi' 14 dicembre 2005 ore 17
Ambasciata della Repubblica Araba d'Egitto
Centro Culturale Egiziano
Via delle Terme di Traiano, 13 - Roma
Orari: 9-15; sabato 9-14; chiuso domenica.