Associazione Culturale Satura
Genova
piazza Stella, 5/1
010 2468284 FAX 010 6046652
WEB
Cultura in Satura
dal 2/2/2001 al 21/2/2001
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Segnalato da

Satura




 
calendario eventi  :: 




2/2/2001

Cultura in Satura

Associazione Culturale Satura, Genova

Sette anni d'attività culturale nel centro storico genovese. Presentazione del volume pubblicato per l'occasione e inaugurazione delle mostre di: Roberto Zizzo, Miriam Cristaldi e Vico Faggi. Artisti, Poeti, Musicisti, Attori ed "Amici di Satura" sono tutti invitati h. 17.00.


comunicato stampa

Sette anni d'attività culturale nel centro storico genovese. Presentazione del volume pubblicato per l'occasione e inaugurazione delle mostre di: Roberto Zizzo, Miriam Cristaldi e Vico Faggi. Artisti, Poeti, Musicisti, Attori ed "Amici di Satura" sono tutti invitati h. 17.00.


"Copricorpi", mostra personale di Roberto Zizzo
SATURA Associazione Culturale

Roberto Zizzo mette in scena una simbiosi falsa e fallace tra oggetti prodotti dall'uomo, a proprio uso e consumo e forme di vita vegetale. Crea un panorama degno del mondo delle favole e dei cartoni animati, dove libri e arnesi scompaiono inghiottiti dalle mura, alberi e arbusti sembrano appoggiarsi e svilupparsi su tappeti e arazzi. Più che un paese da sogno è però il regno dell'incubo, in cui non esiste più confine tra vita animata e forme inanimate, tra razionalità e irrazionalità, tra sviluppo e immutabilità. L'artista mette in crisi la concezione scientifica della logica naturale, disseminando il territorio di trappole dialettiche.
Catalogo della mostra sul sito: http://www.shoppitaly.com cliccare su arte contemporanea, E-mail: zizzor.art@libero.it


"Prelievi di natura", mostra personale di Virginia Cafiero
"Al Pozzo di SATURA"

A cura di Miriam Cristaldi.

Il lavoro artistico di Virginia Cafiero prende avvio da una riflessione sui benefici effetti della natura e sull'uso specifico di piante, fiori, erbe per la realizzazione dell'opera.
Il suo rapporto discreto, empatico, meditativo, accompagnato da conoscenze scientifiche del regno vegetale, allargato a quello minerale, ha generato nell'artista una prassi operativa inscindibile dagli aspetti ecologici. Infatti, ad un primo e personale contatto con l'ambiente per la raccolta di erbe, piante e fiori, segue una seconda fase ove l'artista crea l'impasto con meticolosa pazienza (mescolando carta macerata con elementi vegetali), dal quale prenderanno avvio sottili forme lamellari. Per questo lavoro, fondamentale è la materia cartacea che l'operatrice fabbrica attraverso un attento recupero di carte, a base di cotone, messe a macerare nell'acqua. Modella così forme irregolari plasmate in ruvide superfici dai colori naturali oscillanti tra seppia, turchese, ocre e senape: nascono corpi percepibili alla visione come possibili, illesi, "reperti antropologici" su cui si evidenziano misteriose tracce di tritati d'erba o di petali intrecciati a filamenti paglierini o coriacei, mentre polveri di terra tingono gibbosità calcaree alternate a cavità ombratili. Sovente, piccole conchiglie o pietre fossili vanno a incastonarsi sulla superficie dell'opera come evocazione o intenso richiamo ad una dimensione naturale più consona all'uomo. Del resto questi ideali "prelievi di Natura", inglobati tra doppie lamine trasparenti in perspek, oltre che a scopo scientifico-conservativo (tipico delle analisi di laboratorio su "vetrino"), sembrano qui proporsi come stratificazioni di memoria da consegnare a future generazioni...
Anche i fogli di radica rappresentano un elemento con cui Virginia si misura costantemente attraverso la tecnica del collage. In senso giocoso e rispettoso d'un fare artigianale, l'artista applica brani di natura lignea su carta acquerellata o trattata con polveri aniliniche: "fogli" che documentano perdite di funzioni originarie per acquisire nuovi sensi e strutturare nuovi paesaggi della mente.
In altri lavori ancora, Virginia dipinge fluttuanti forme naturalistiche su trasparenti fogli di acetato che, messi a distanza dal piano di fondo, creano un intrigante quanto magico gioco di ombre in grado di sfalsare e avvincere la percezione visiva, proprio come avviene nei complicati intrecci scenografici delle quinte teatrali.
Come appunto scrive il geografo inglese Denis Cosgrove: "..siamo entrati in una nuova epoca, in un nuovo mondo di immagini fatte da macchine..Ma allo stesso tempo il nostro rimane un tempo antico, coi suoi ritmi immutabili che evocano risposte forti.." Virginia ce ne suggerisce una, la sua.


"Ritratti in ruggine", mostra personale di Sergio Leta
"Al Portico di SATURA"

A cura di Vico Faggi.

Passo in rassegna i volti, uno per uno, che Sergio Leta ha dipinto e subito mi rendo conto che ciascuno di essi ha la forza di trattenermi. Mi incuriosisce, mi invita, quasi mi sfida a scoprire il suo segreto. Non sono volti anonimi. Si portano dietro il peso e il senso della loro vita.
Un tono tenue, rossiccio, rugginoso, -che è qualcosa di inquieto, di abraso, scavato- "fa" la loro epidermide. Ed il tratto netto, sommario ma incisivo, che costruisce la fisionomia, e la rileva, mostra l'individualità irriducibile del soggetto. Lo sguardo è vivo, attento, in certi casi indagatore o arcigno, o severo. Non c'è, da un volto agli altri, ripetizione, ma c'è la coerenza, la coerenza di uno stile che vale come garanzia della personalità estetica di Leta.
"Ritratti in ruggine" li definisce l'artista. Vuol indicare, questo titolo, il velo che il tempo vissuto ha steso sull'epidermide del viso; vuole indicare l'esperienza che ha segnato l'individuo; vuole indicare l'individuo stesso quale l'esistenza l'ha modellato.
E ancora. C'è un "interno" di nuda, geometrica, ombrosa determinazione, nella quale gli oggetti solitari dominano il campo. E ci sono i ritratti a figura intera, nei quali l'individuo è colto secondo un taglio originale nella posa, nel gesto, nello sguardo. C'è insomma, se vogliamo concludere, la dimostrazione, sicura e convincente, che il giovane artista ha raggiunto una incontestabile maturità espressiva, di cui questo osservatore è lieto di dare testimonianza.


Le mostre rimarranno aperte con i seguenti orari:
pomeriggio: dal martedì al sabato dalle ore 16.30 alle 19.00
chiuso lunedì e festivo, altro orario su appuntamento

Il Direttore Artistico Arch. Milena Mallamaci
Satura Associazione Culturale - Piazza Stella 5/1 - 16123 Genova - tel. fax: 010.2468284 / 010.6046652
- ingresso libero -

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