No Kings just heroes. In mostra una serie di opere su tela realizzate cospargendo di resine nere o bianche la quasi totalita' del quadro e sulle quali vengono gettate frasi gridate. La materia si coagula velocemente diventando rigida come vetro, ma conservando una sua fluida morbidezza. L'artista stende e cola la resina in modo da occultare o incorniciare ritratti di personaggi noti o di volti senza tempo.
No Kings just heroes
L'artista, giovanissimo, eppure gia' carico di
storia e di storie (cosi lo descrive Demetrio
Paparoni in un bel saggio dedicatogli in
occasione di una precedente mostra alla galleria
Cardi di Milano), presentera' nelle sale della
galleria fiorentina, introdotto in catalogo -
256 pagine il volume - da Sergio Risaliti, gia'
direttore del Museo delle Papesse di Siena ed
adesso direttore di Quarter di Firenze, una
serie di opere su tela realizzate cospargendo di
resine nere o bianche la quasi totalita' del
quadro e sulle quali vengono gettate frasi
gridate, altrettanto scritte con la resina. La
materia, un prodotto della chimica, si coagula
velocemente diventando rigida come un vetro, ma
conservando come cera una sua fluida morbidezza.
Marco Perego ha preferito in questi lavori il
colore nero. Nel segno di una grande tradizione
moderna che va da Malevitch a Reihnardt, fino a
Burri e Kounellis, e passa anche attraverso
Smithson e a suo modo e' funzionale anche in
Kosuth.
Perego stende e cola la resina nera in modo da
occultare o incorniciare ritratti di noti
personaggi, tutte star dei nostri tempi, come
Robert de Niro, Tyson, John Lennon o Al Pacino.
In altri casi si tratta di volti senza tempo
come quelli di Gesu' o della Gioconda, la
rivisitazione della quale e' una grande tela dal
titolo No gay, no colour (250 x 200 cm)
d'impatto indiscutibile, sulla quale l'artista
scrive: BREAK THE CHAINS IN OUR BRAINS THAT MADE
US FEAR. "La frase e' come un gesto gridato, un
grido che si fa parola al pari del gesto che
l'ha generato. La langue (lalangue) del
sottosuolo, per dirla con Lacan, scuote con la
sua voce diversa la superficie della realta'
mercificata". Cosi' Risaliti nel saggio.
Dietro Lennon, Tyson, o de Niro, cosi' come
dietro il Cristo del Mantegna o la Gioconda di
Duchamp, c'e' sempre il figlio di un dio minore,
l'eroe di una umanita' diversa, un idea del
contro-potere.
Scrive ancora Sergio Risaliti: "Queste superfici
nere fanno pero' da cassa di risonanza a delle
figure di carta ritagliate oppure a blocchi di
frasi montati alla maniera dei primi dadaisti o
futuristi, o come ricordando insegne di strada,
pagine di poesia sperimentale, scritture
abbandonate nelle parete dei bagni".
Catalogo con testo di Sergio Risaliti
Inaugurazione: 17 dicembre ore 18.00
Galleria Poggiali e Forconi
Via della Scala, 35/A - Firenze
Orari: 9.30-13.30/15.30-19.30 Festivi su appuntamento