Riflessione su Patti Smith, icona musicale da sempre vicina al mondo dell'arte. Usando le tecniche del disegno e dell'olio con un profilo intimo, l'artista riunisce presenze e immagini della vita di Patti caratterizzate da una certa assonanza estetica. In occasione della mostra, e' presentata la raccolta di poesie di Torre 'A soldier with no shoes'.
about Patti Smith
In occasione della sua terza mostra personale presso la Galleria Fabio
Paris di Brescia, l'artista bolognese Fabio Torre propone una riflessione
su un tema che non ha un titolo ma nome e cognome: Patti Smith. Personaggio
mitico, icona del rock statunitense, poetessa partecipe di quella linea
che dai poeti della beat generation degli anni '50 e '60 e'
approdata inevitabilmente
a Bob Dylan e alle avanguardie musicali degli anni '70, Patti Smith ha tra
i suoi punti di forza la peculiarita'; di sfuggire ad una definizione calzante,
di aver sempre vissuto il presente senza rinunciare a momenti di
"inattualita'", evitando i tentativi altrui di ingabbiarla in griglie poetico-generazionali.
Sempre vicina al mondo dell'arte (ricordiamo il suo sodalizio con Robert
Mapplethorpe), non nuova anche come fonte di ispirazione di artisti (dalle
prime polaroid ai famosi ritratti dello stesso Mapplethorpe, fino all'importante
ciclo dedicatole dal pittore fotorealista svizzero Franz Gertsch), Patti
ha saputo costruire non solo un patrimonio musicale e poetico, ma anche
un'iconografia unica.
Fabio Torre, usando il consueto linguaggio al crocevia tra pittura, cinema
e fotografia, ha messo a fuoco momenti centrali e collaterali, oggetti e
persone dell'universo poetico e biografico della Smith, osservata nei suoi
aspetti piu' semplici e a luci della ribalta spente. Non si tratta di un lavoro
di ricerca filologica, ma di un tentativo di riunire presenze ed immagini
caratterizzate da una certa assonanza estetica. Cosi' ritroviamo figure partecipi
della vita e ispiratrici della poetica della Smith: da Allen Ginsberg a Nico,
da Jackson Pollock a Edie Sedgwick, da Marianne Faithful a William Burroughs,
da Jim Carrol a Pasolini e poi luoghi e oggetti della quotidianita', indagati
in una dimensione quasi tattile. Il tutto raccolto usando le tecniche del
disegno e dell'olio con un profilo volutamente non alto ed anzi intimo, quasi
a voler riportare Patti nel ruvido mondo in bianco e nero di quegli anni
'70 che oggi sempre piu' fanno sentire il loro peso nel nostro bagaglio
culturale.
Il linguaggio di Torre, da sempre vicino agli esiti della fotografia e
del cinema anche amatoriale ed underground di quegli anni, incontra stavolta
un tema di forte suggestione e carica poetica, ricco di rimandi spazio-temporali.
Dopo i cicli dedicati agli interni metropolitani e all'indagine del quotidiano
che in essi si svolge, Torre sceglie stavolta di confrontarsi con un riferimento
forte e diretto della nostra cultura, scelto per il suo eccezionale spessore
poetico che si lega in modo indissolubile alla dimensione scenica e fisica
del personaggio.
In occasione della mostra, verra'; presentato il volume di Fabio Torre "A soldier with no
shoes", una raccolta di poesie in lingua inglese (con testo italiano a fronte) pubblicato dalle
edizioni L'Obliquo ed espressamente dedicato dall'artista proprio a Patti Smith.
Nel volume saranno riprodotte anche alcune opere presentate in mostra ed
un numero limitato di copie conterra'; una incisione di Fabio Torre numerata
e firmata.
OPENING sabato 7 gennaio ore 18.00
fabioparisartgallery
via Alessandro Monti 13 - 25121 Brescia
dal lunedi al sabato 15/19 - festivi esclusi