Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci
Prato
viale della Repubblica, 277
0574 5317 FAX 0574 531900
WEB
Alberto Moretti a Carmignano
dal 21/12/2005 al 21/2/2006
Merc-Dom, h 10.00-18.30

Segnalato da

Ivan Aiazzi



approfondimenti

Alberto Morett



 
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21/12/2005

Alberto Moretti a Carmignano

Centro per l'Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato

Ultime ricerche. Una significativa selezione di opere pittoriche realizzate dall'artista negli anni '90 al suo ritorno a Carmignano. In mostra alcune suggestive sperimentazioni pittoriche ad olio su carta, accanto a tele di grande e medio formato che, in una nuova dimensione della gestualita', del colore e della luce, danno forma a una visione psicologica della realta'.


comunicato stampa

Ultime ricerche

Progetto realizzato nell'ambito del Cantiere d'Arte Alberto Moretti promosso da Regione Toscana, TRA ART - rete regionale per l'arte contemporanea, Provincia di Prato, Comune di Carmignano.

Il Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di Prato e il Comune di Carmignano presentano da dicembre 2005 a settembre 2006 un articolato progetto espositivo intitolato Alberto Moretti a Carmignano, nell'ambito del Cantiere d'Arte Alberto Moretti, promosso da Regione Toscana, Tra Art - rete regionale per l'arte contemporanea, Provincia di Prato e Comune di Carmignano.

Il nuovo progetto s'inserisce nel programma gia' avviato con la realizzazione delle mostre Moto a luogo (2003) e Alberto Moretti: lo Studio e la Collezione (2004), l'acquisizione di varie opere collocate nell'antica Rocca di Carmignano e una prima ricognizione sul patrimonio storico-artistico dell'archivio dell'artista e della Galleria Schema di cui fu animatore a Firenze dal 1972 al 1994.

Interamente dedicato alla pluriennale attivita' svolta dall'artista nel suo paese natale, dove attualmente vive e lavora, il progetto e' realizzato dal Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci in stretta collaborazione con l'artista e Raul Dominguez coordinatore dell'Archivio.

Prima tappa dell'iniziativa e' la presentazione al Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci di una significativa selezione di opere pittoriche realizzate da Moretti negli anni Novanta al suo ritorno a Carmignano, intitolata ultime ricerche.

L'ampia sala vetrata posta a conclusione del percorso museale pratese ospitera' alcune suggestive sperimentazioni pittoriche ad olio su carta, accanto a tele di grande e medio formato che, in una nuova dimensione della gestualita', del colore e della luce, danno forma a una visione psicologica della realta'. Fra queste compaiono le due versioni di Raggio verde "Come dire splendori" (1994), trasposizioni di osservazioni inattese del cielo carmignanese, a cui si lega l'attuale ricerca fotografica dell'artista.

La mostra di Prato costituisce l'anticipazione di un percorso che condurra' quindi, a ritroso, alla presentazione della prima produzione realizzata dall'artista a Carmignano.

Dislocata in varie sedi a Carmignano, la seconda tappa del progetto sara' intitolata Alberto Moretti a Carmignano: tra astrattismo geometrico e informale (1945-1956) e vedra' esposte le prime opere astratte ispirate alla natura, le importanti serie di litografie edite a Firenze dalla rivista "La nuova Citta'" diretta dall'architetto Giovanni Michelucci, che precorrono l'esperienza informale delle Carte abissali (1952), le serigrafie edite dall'Art Club di Roma, accanto a opere inedite e preziosi documenti d'archivio.

Ripercorrendo criticamente alcuni momenti cruciali e, per quanto riguarda gli anni Quaranta-Cinquanta, ancora poco indagati della produzione artistica di Moretti, ricostruendo il clima fecondo e gli scambi fattivi d'idee e ricerche a livello nazionale e internazionale, il progetto Alberto Moretti a Carmignano si propone di mettere in risalto l'originalita' e la continuita' del lavoro svolto dall'artista nel proprio territorio d'appartenenza e sottolineare la molteplicita' dei risultati da lui conseguiti nel corso degli anni presi in esame.

Cenni biografici

Alberto Moretti nasce nel 1922 a Carmignano. Nei primi anni Quaranta esordisce con quadri figurativi d'ispirazione sociale. Dal 1946 realizza composizioni e strutture geometriche caratterizzate da una forte presenza materica, dove le forme naturali si fondono in moduli geometrici, ed entra in contatto con le ricerche del Movimento Arte Concreta di Milano e Parigi.

Successivamente si volge verso esperienze informali: nel 1951 espone le prime opere astratto informali alla Galleria Numero di Fiamma Vigo a Firenze e nel 1953 soggiorna a Parigi dove frequenta la Galerie Denise Rene' e la Galerie De Baume ed espone alla Galerie Arnaud. Nel 1954 partecipa alla Rassegna Internazionale d'Arte Astratta e nel 1955 alla mostra Arti Plastiche Civilta' Meccanica, entrambe tenute alla Galleria Nazionale d'Arte Moderna di Roma. Nel 1955 figura nella pubblicazione dell'Art Club di Roma Arte Astratta Italiana.

Dal 1959 sperimenta opere di sintesi tra informale e New Dada (assemblages), mentre dagli anni Sessanta la sua ricerca si volge in direzione di una Nuova Figurazione e della Pop Art con nuovi dipinti e collages. Nella prima pubblicazione a livello mondiale sulla Pop Art, il libro di Mario Amaya uscito a Londra nel 1965, figurarono due artisti italiani: Alberto Moretti e Mimmo Rotella.

Nel 1968 realizza le prime "strutture primarie", gigantesche forme di legno composte da elementi modulari ripetuti, che espone alla Galleria L'Indiano di Firenze e alla Galleria 2000 di Bologna. Sono invece del 1969 alcuni disegni-progetti realizzati a spruzzo su grandi tele e plastiche trasparenti presentati alla Galleria Numero di Roma da Achille Bonito Oliva che li intitola Segni Frontali.

Negli anni Settanta l'artista usa la cinepresa e la fotografia per integrare la sua ricerca visiva girando film in Super8 a camera fissa, tra cui Materia (1974) e Il magico e' la scienza della giungla (1974). Nel 1972, con Roberto Cesaroni Venanzi e Rau'l Domi'nguez fonda a Firenze la storica Galleria Schema, fulcro delle esperienze artistiche delle neoavanguardie in Italia.Con Ideologia come Techne (1978) e con l'installazione alla Biennale di Venezia del 1978 il lavoro di Moretti si evolve fino alle implicazioni politico-sociologiche della ricerca/diritto a un "lavoro come arte" attestata anche da alcuni film.

Dalla fine degli anni Settanta, l'artista riannoda i legami con la pittura informale reinterpretando gli intrecci di rafia come supporto per la sua pittura e, negli anni Ottanta, partecipa ad importanti rassegne internazionali d'arte e di cinema d'artista. Nel 1983, il Comune di Firenze organizza una sua retrospettiva nella Sala d'Arme di Palazzo Vecchio, nell'ambito della rassegna Made in Florence, e nel 1999 la Galleria d'Arte Moderna di Palazzo Pitti a Firenze gli dedica un'importante mostra retrospettiva.

A seguito della chiusura della Galleria Schema di Firenze, avvenuta nel 1994, Alberto Moretti e' tornato a Carmignano, dove attualmente vive e lavora.

Inaugurazione: 22 dicembre 2005, ore 18

Centro per l'arte contemporanea Luigi Pecci
Viale della Repubblica 277 - Prato Nuovi orari:
Sale Espositive, Lounge, Project Room
da mercoledi' a domenica: orario 10.00 - 18.30
La biglietteria chiude mezz'ora prima
Chiusura: lunedi' e martedi'

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