Teatro Palladium
Roma
piazza Bartolomeo Romano, 8
06 57067761 FAX 06 57067779
WEB
Teatrinvisibili
dal 10/1/2006 al 12/1/2006
06 67662289

Segnalato da

Francesca Donnini




 
calendario eventi  :: 




10/1/2006

Teatrinvisibili

Teatro Palladium, Roma

Convegno - 3 giorni di incontri, discussioni, scambi tra/con/sul teatro indipendente di Roma e Provincia. L'idea prende il via da un'azione di monitoraggio che getta uno sguardo attento al territorio, soprattutto sul panorama artistico: quello che lavora e produce nella quasi totale invisibilita'. I risultati della ricerca sono anche un libro/guida e un DVD in cui ognuna delle circa 150 realta' individuate ha scelto la modalita' di raccontarsi.


comunicato stampa

Convegno - 3 giorni di incontri, discussioni, scambi tra/con/sul teatro indipendente di Roma e Provincia

Storia del progetto teatrinvisibili

L’idea di condurre un’azione di monitoraggio sul teatro indipendente di Roma e della Provincia, di gettare uno sguardo attento a questo territorio, di rivolgere l’occhio del teatrante, spesso e troppo spesso volto all’interno della sua soggettivita', al panorama artistico, non guardando a quello visibile e scoperto (che pure sarebbe interessante andare ad indagare a livelli diversi) ma a quello che lavora e produce nella quasi…totale invisibilita', e' frutto di componenti diverse:
l’appartenenza a questo territorio: il Triangolo scaleno e' “invisibile" su Roma dal 1991; la gestione di uno spazio teatrale: nell’ultimo triennio il Triangolo scaleno ha portato la quasi totalita' della sua progettualita' all’interno dello Strike Spazio Pubblico Autogestito, conducendovi un’attivita' di produzione, ospitalita' per prove e spettacoli di altre realta', romane e non, e didattica, promovendo i propri laboratori e ospitandone altri nell’ottica di un incontro tra allievi e maestri; l’incontro con l’Assessorato alle Politiche giovanili della Provincia di Roma: la partecipazione ai focus group dell’Assessorato alle Politiche Giovanili e ad alcuni incontri ha stimolato la trasformazione di un ragionamento in progetto, nella speranza che proprio l’istituzione potesse diventare referente di una battaglia per i diritti di un’intera fascia di popolazione.

Queste tre componenti sono risultate determinanti e, nel tempo, si sono intrecciate con le esigenze piu' personali, con la necessita' del cambiamento, con il bisogno che il nostro lavoro si andasse ad incrociare con la societa' civile e svolgesse un compito capace di collaborare alla ricostruzione di una speranza.

L’Assessorato ha deciso di finanziare il nostro progetto e noi abbiamo proceduto con la ricerca.
Fin dall’inizio l’intento non era statistico. Volevamo sentire il polso del teatro, incontrare i progetti, le idee, i desideri, le persone… capire se davvero questo nostro territorio e' cosi' consunto e sterile come ci e' capitato di sentir sostenere da chi lo osserva da fuori. Roma, la metropoli che suscita esigenze e moltiplica le reazioni: non potevamo credere che proprio qui, nel pieno della nostra contemporaneita', caotica e dispersa, proprio qui il teatro soffrisse della mancanza di idee degne di una vita piu' ampia. Non potevamo credere alle selezioni degli ultimi premi nazionali in cui le realta' romane erano sempre pochissime e in generale girava voce che fosse meglio presentarsi come appartenenti ad una qualsiasi provincia, anche del sud, piuttosto che dichiarare di essere di Roma. E facevamo bene a non crederci. In realta' questo territorio e' ricchissimo. Solo che qui saltare la soglia dall’invisibilita' alla visibilita' e' decisamente molto piu' difficile che altrove.

Tra marzo-giugno 2005 la ricerca ha portato alla conoscenza di realta' radicate, operanti da anni e del tutto ignote a noi e ai piu', di realta' nuove, di singoli artisti, di spazi privati. Insomma e' apparso un mondo teatrale sommerso produttivo, operante, che crea, alimenta e costruisce la cultura dell’intera citta'.

Un vero viaggio di scoperta. Spesso ci siamo persi nella lettura delle presentazioni e delle storie che ognuna di queste realta' ha ritenuto di doverci raccontare: un pezzo della loro vita artistica nella sintesi di poche cartelle scritte con cura, foto, elenchi di progetti, desideri, idee, programmazioni, curricula.

La scoperta piu' sconvolgente e' stata constatare il fluire di un’enorme quantita' di idee. Idee, un bene prezioso che nel teatro ufficiale sta scomparendo. Il teatro invisibile ha un’infinita' di idee. A volte non ha soldi ne' strumenti per realizzarle, a volte le realizza con i soldi e gli strumenti che ha e quindi difficilmente le realizza in pieno. E anche quando avviene il miracolo e le realizza in pieno, poche centinaia di spettatori potranno godere dell’elaborazione minuziosa, colta, spesso capillare che il teatro invisibile, con una generosita' e una vera urgenza di raccontare se stesso e il mondo, produce.

Parlando con critici, teatranti affermati spesso e' venuto fuori che il mondo teatrale sommerso e' bene che rimanga sommerso perche' di fatto porta avanti poetiche, elaborazioni e spettacoli inutili, poiche' non portano nulla di nuovo nel panorama teatrale. Se qualcuno di loro conduce realmente una ricerca innovativa prima o poi emerge. Come se non fosse noto a tutti che le condizioni in cui avviene il processo di crescita di un artista, di un gruppo determinano il suo futuro artistico. Spesso non e' il valore artistico a determinare l’emersione di un artista o di un gruppo. Lo stato di totale disattenzione in cui un intero territorio produttivo opera e produce non puo' essere avallato da un semplice principio estetico, traballante anch’esso. Uno stato democratico deve garantire pluralismo, deve concedere occasioni e opportunita' di crescere e confrontarsi e soprattutto un’amministrazione cittadina, provinciale o regionale che sia deve valorizzare cio' che il tessuto artistico del suo territorio produce.
L’attenzione da parte delle istituzioni e', nel migliore dei casi, stagionale (vedi Enzimi). Piu' spesso sono strutture private, come Cometa off,…Orologio e piu' di tutti il Teatro Furio Camillo che si aprono al territorio offrendo loro occasioni.

L’indagine

Abbiamo cercato a lungo chiavi di composizione dei materiali che ci sono arrivati. Avremmo dovuto limitarci alle zone indicate nel primo progetto. Non e' stato cosi'. E non poteva essere cosi'. Il teatro ha una natura liquida, collocarlo in una zona o in un’altra non e' solo difficile, e' riduttivo. La citta' sta viaggiando verso nuove forme, assume nuove facce e le reti, ormai consolidate non soltanto nei movimenti ma anche nell’ambito artistico e teatrale, indicano nuove possibilita' di lettura di un territorio. Avremmo voluto dividere in categorie gli artisti, individuando i diversi linguaggi. Ma ci siamo resi conto che dividere e categorizzare un territorio che e' in continuo mutamento, che di progetto in progetto… modifica l’ensemble, il cast, che scambia collaborazioni e materiali, che diventa creatore e organizzatore e promotore, avrebbe offerto una fotografia poco aderente alla situazione reale.
Avremmo potuto cercare di pubblicare il corposo volume nato dalla ricerca. Ma abbiamo preferito spendere le nostre energie per costruire cio' che il territorio chiede: attenzione.
Cosa dimostra questa nostra ricerca? Apre domande e chiede a gran forza un cambiamento.
Da dove nasce tutto questo teatro? Dal desiderio di altro, ma quasi sempre, anche se e' un processo che collettivizza gli individui, nasce da un individuo. In tutte le realta' monitorate c’e' sempre un regista, o un drammaturgo e' con lui/lei che parli, e' lui/lei che ti spiega su cosa lavorano. Ti raccontano la loro urgenza. Dietro di loro una moltitudine. Questo popolo invisibile che opera nella cultura della nostra citta', lo fa senza risorse e senza riconoscimento per anni, a volte per decenni, affronta le selezioni di sporadici premi, le lunghe anticamere nei teatri ufficiali, sognando il salto in avanti, e continua a lavorare, progettare, inventare il contemporaneo.
Roma e la sua provincia sono un cantiere infinito, un cantiere aperto di gente che lavora sui suoi limiti perche' un giorno possa meritare di poter essere visibile, dimenticando che siamo la nazione in cui la meritocrazia ha la percentuale di gradimento piu' bassa in Europa. Ci offende da vicino l’immagine che, nel resto del Paese, si ha del nostro territorio: “un buco nero in cui nulla si muove e da cui nulla emerge". Sappiamo che a Roma, piu' che altrove, emergere e' difficile e in alcuni tratti storici, come l’attuale, praticamente impossibile.
Roma citta' della cultura. Con quale politica culturale?

Il colonialismo della demeritocrazia ha percepito il talento come elemento pericoloso e sovversivo, quindi da esautorare, da distruggere. Respinti dall’ambiente e allontanati dal mestiere, coloro che nella testa portavano effettivamente una parola nuova sono scomparsi e ormai irrecuperabili. Questo e' il risultato di una terribile e alla lunga autolesionistica operazione di macelleria generazionale e di un attacco alla democrazia che s’e' rivelato alla fine piu' efficace dello stesso ventennio fascista. La scarsita' di talenti nel teatro italiano, anzi per meglio dire la loro invisibilita', e' speculare alla crisi di tutta la nostra societa', delle fabbriche di automobili, della scuola, delle universita', della ricerca scientifica e tecnologica, della vita politica, dei mass-media e dell’informazione, del tessuto industriale, del sistema infrastrutturale, dell’organizzazione statale e chi piu' si guarda intorno piu' ne metta. Per questo lo studio commissionato dalla Provincia e' un’ottima cosa: per ricominciare, per ricostruire una vita teatrale degna, bisogna pur individuare dove stanno i sopravvissuti e i nuovi nati.
Marcantonio Lucidi
Roma, luglio 2005

teatrinvisibili
convegno

Il progetto teatrinvisibili ha utilizzato un concetto storico, segno concreto del fatto che in tanti anni di esperienze, l’invisibilita' no ha ottenuto risposta.
L’azione di monitoraggio del teatro indipendente di Roma e Provincia, realizzato dal triangolo scaleno teatro con il contributo dell’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Roma, ha portato al censimento di circa 150 realta' teatrali del territorio e ha messo in luce le difficolta' e le condizioni in cui tali realta' operano, sopraffatte dall'assenza di risorse, dalla carenza di spazi, dall'impossibilita' di emergere dall'invisibilita'. I risultati della ricerca, un libro/guida, in cui ognuna delle realta' ha scelto la modalita' di raccontarsi e un dvd che raccoglie ed intreccia alcune interviste, sono la testimonianza una chiusura che impedisce la crescita e la circolazione della cultura teatrale e al tempo stesso indicano la presenza di un ricco tessuto culturale e sociale che inventa modelli, sperimenta e modifica il tradizionale modo di concepire la produzione e la distribuzione teatrale.
Non potevamo fermarci al compimento della ricerca.

Abbiamo trovato nell'Assessorato alle Politiche Giovanili e nell’Assessorato alle Politiche Culturali della Provincia di Roma interlocutori sensibili e con il sostegno congiunto di entrambi abbiamo ora l’occasione di presentare ufficialmente il lavoro svolto e soprattutto di creare un momento aperto di discussione. In collaborazione con ZTL, rete romana informale (Rialto Santambrogio, Teatro Furio Camillo, Residui Teatro, Astra Teatri, Triangolo Scaleno Teatro) apriamo uno spazio e un tempo di discussione: un convegno di tre giorni in cui far incontrare i soggetti, le istituzioni, gli artisti, gli operatori che lavorano, vivono, fanno teatro e cultura nel territorio, un momento politico che possa fornire occasione di ragionamento e di confronto sulla situazione della politica culturale nella citta' di Roma e della sua Provincia e del suo rapporto con il tessuto nazionale.

Incontrarsi e parlarne non e' la soluzione ma e' la prima occasione di riconoscimento di esistenza per tutti noi teatrinvisibili.

calendario:

11 gennaio ore 16,30
Roma territorio contemporaneo: con quali politiche culturali?
Apertura dell’Assessorato alle Politiche Giovanili Provincia di Roma
Roberta Nicolai (triangolo scaleno teatro) - presentazione dell’indagine teatrinvisibili: tematiche e problematiche
proiezione video

Interventi
Vincenzo Vita (Assessore alla Cultura della Provincia di Roma)- intervista video
Luisa Severi (Rialto Santambrogio)
Graziano Graziani (ZTL)
Andrea Felici (Teatro Furio Camillo)
Giovanna Pugliese - Comune di Roma
Enzo Ciarravano - Assessorato alla Cultura Regione Lazio
Alessandra Tibaldi - Assessorato alle Politiche Giovanili Regione Lazio
Luigi Nieri (Regione Lazio)
Giuliana Pietroboni (Assessorato alla Cultura-Provincia di Roma)
Rem&Cap (compagnia romana storica del teatro di ricerca)
Marcantonio Lucidi (critico teatrale)
Patrizia Sentinelli (consigliere Comunale)
Umberto Marroni (Consigliere Comunale)
Carlo Fayer (Consigliere Comunale)
Fabrizio Arcuri, Roberto Latini (Area 06)
Roberta Agostini (Commissione Cultura della Provincia di Roma)
Ivano Caradonna (Presidente V Municipio)
Le compagnie, gli artisti e gli operatori del teatro indipendente del territorio di Roma e Provincia

Conclude la Vice Presidente-Assessora alle Politiche Giovanili Rosa Rinaldi

ore 20,00 aperitivo
ore 21,00 spettacolo “Il castello" triangolo scaleno teatro

12 gennaio ore 16,30
operatori visibili e invisibili: quali pratiche culturali?

Interventi
Massimiliano Smeriglio (Presidente XI Municipio)
Gianluca Peciola (XI Municipio)
Giovanna Marinelli Comune di Roma - Assessorato alla cultura
Alessandro Berdini - ATCL
Antonio Calbi (Teatro Eliseo)
Massimo Paganelli - Armunia
Franco D’Ippolito (organizzatore teatrale)
Maurizio Barletta (Assessorato alla Cultura della Provincia di Roma)
Giuseppe Ferrazza - Presidente ETI
Marco Giorgetti - Direttore generale ETI
Giancarlo Nanni - Teatro Vascello
Fondazione Romaeuropafestival

Le compagnie, gli artisti e gli operatori del teatro indipendente del territorio di Roma e Provincia

ore 20,00 aperitivo
ore 21,00 spettacolo “Il castello" triangolo scaleno teatro

13 gennaio ore 16,30
fare contemporaneita': produzione di linguaggi, immaginari, contesti,scelte

Interventi
Franco Ruffini (Universita' degli Studi di Roma Tre- DAMS)
Giancarlo Sammartano (Universita' di Roma Tre - DAMS)
Oliviero Ponte di Pino (critico teatrale)
Fondazione Romaeuropafestival
Alessandro D’Onofrio (architetto)
Fondazione Olivetti
Cecilia Casorati (Accademia di Belle Arti)
Piersandra Di Matteo (Redazione di Exibart)
Le compagnie, gli artisti e gli operatori del teatro indipendente del territorio di Roma e Provincia
Assessorato alle Politiche Giovanili: una rassegna per i teatrinvisibili

ore 20,00 aperitivo
ore 21,00 spettacolo “il castello" triangolo scaleno teatro

Il fermento c’e', progressivo ed incessante. Si fa largo chiedendo permesso, in modo non rumoroso ma deciso. La risposta e' tangibile ed autentica che un certo modo di gestire il teatro e lo spettacolo ha fatto il suo tempo, non piace piu', e' deleterio, ha l’obbligo, la forza di cose e di natura, di lasciare spazio ed aria a chi ha nuove idee, da dire o da ribadire. Come avviene per accadimenti importanti, il fenomeno cresce a dismisura, nonostante l’apparente indifferenza che lo circonda, per poi, un a volta gigantesco, obbligare a tenerne conto. Tutto questo e' teatro indipendente. Poco incline al certo e al dato, piu' propenso a lasciare voce e spazio a chi sente qualcosa da dire e da rappresentare.
Francesca Pistoria

Ufficio stampa
Annalaura Fumo - Maria Rita Parisi
06 67662289
ufficiostampa@provincia.roma.it - mariaritaparisi@yahoo.it

Teatro Palladium
Piazza Bartolomeo Romano, 8 - Roma

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