Lorenzo Scotto di Luzio lavora alla luce sottile e composta di una disincantata irrisione. Disegni di figure cupe annunciano l'inquieto potenziale di un fare artistico che concede poco alle grandi imprese e che piuttosto scompone, osserva e mette insieme gli aspetti 'bassi' e desueti dell'esperienza.
Mostra di Lorenzo Scotto di Luzio.
L'artista lavora alla luce sottile e composta di una disincantata irrisione. Disegni di figure cupe annunciano l'inquieto potenziale di un fare artistico che concede poco alle grandi imprese e che piuttosto scompone, osserva e mette insieme gli aspetti "bassi" e desueti dell'esperienza.
All'osceno così esposto all'indifferenza, l'artista dedica attenzione e dedizione straordinarie, insistendo sulla sua verità di rappresentazione che, conquistata, per essere riconosciuta deve saper cedere alla normalizzazione. Così ogni tensione erotica, sentimentale, corporale, scissa nell'esperienza privata, si ricompone e generalizza allorché esposta in pubblico.
L'artista è rivolto a una serena accettazione di questo trucco affinché il naturale viva le sue forme più libere ed efficaci, senza escludere ciò che di atroce si potrebbe ancora aggiungere. La violenza è dosata attraverso interventi raffinati e calcolati in cui "il brutto", consapevole di sé, è in grado di prendersi gioco del fruitore cui lascia solo intravedere un potenziale e pericolosissimo attacco.
Inaugurazione - mercoledì 7 febbraio - ore 18.00
Orario - da martedì a sabato - dalle 16.00 alle 20.00
T293 - via Tribunali 293 - Napoli - Tel. 081 295882