Galleria Arturarte
Nepi (VT)
strada statale 311 km 36,300 (Settevene Zona Industriale via Cassia)
0761 527955
WEB
Stefano Di Maulo
dal 20/1/2006 al 20/2/2006
Lunedi'-venerdi' h. 9-18, sabato e domenica su appuntamento

Segnalato da

Galleria Arturarte




 
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20/1/2006

Stefano Di Maulo

Galleria Arturarte, Nepi (VT)

Formiche 2070. Gli insetti sociali dell'artista invadono il campo e tirano in porta, formano battaglioni sull'attenti pronti a battere il passo, disegnano i propri corpi su pedine per dama dalle misure abitabili e mai calpestabili.


comunicato stampa

Formiche 2070

a cura di Stefano Elena

Da quando il risveglio diverso del Gregor Samsa kafkiano ha cominciato a farsi leggibile, scolasticamente o privatamente, l'adozione di un guardare nuovo originato dal basso e prima sempre tanto distante si e' impadronito del nostro possibile vedere.

A incontrarle cosi', statuarie e solenni mentre sfoggiano tutta la potenza in dotazione, le formiche che Stefano Di Maulo ritrae/costruisce/compone non sembrano quelle dall'esistenza rassegnata che trasportano faticose zolle di pane tra i terremoti perpetui dei nostri passi giganti o il cadere che affoga di gocce piovane.

Gli insetti sociali dell'artista invadono il campo e tirano in porta, formano battaglioni sull'attenti pronti a battere il passo, disegnano i propri corpi su pedine per dama dalle misure abitabili e mai calpestabili.

Le guardiamo negli occhi e abbassiamo lo sguardo, impuniti responsabili di roghi infantili che intrattenevano le notti d'estate mentre le loro case bruciavano e le fiamme amplificavano urla che non sapevamo sentire.

Quando le misure aumentano o solo si allineano, le reazioni divergono per avvicinare un dialogo che sappia porre a confronto tra loro esistenze apparentemente lontane, il cui regime costitutivo e' in verita' tanto somigliante da illuminare le menti. Nell'arte di Di Maulo l'entomologia e' in ferie: il senso d'essere delle figure proposte e' piu' affine ad un procedimento allegorico che avvicina le sembianze dei corpi piccoli (divenuti grandi) fatti di capo, torace e addome a quelle dell'uomo in corso portato ad operare, riprodursi, costruire e mettere da parte.

La micro formica diventa macro, il suo corpo "segno e forma" determina l'idea di un emblema che decora mentre accorpa il proprio pasto o esibisce la brevita' perfetta di un corpo autonomo senza fede.

I grovigli plastici di zampe nascostamente laboriose che rovistano tra cio' che di commestibile cade a terra, tra i resti mobili di alimenti creduti consumati in fondo, assumono ora l'importanza di un significato adattabile all'insegnamento I Ching: "La perseveranza e' favorevole" e confermano che la struttura del gruppo serve ad annullare la sensazione dell'identita' privata.

Indubbiamente le form(ich)e di Di Maulo continueranno a vedersi soppresse da suole di calibro misto e a frugare tra mille provviste cadute, ma quelle loro zampe di ".una sottigliezza desolante" avranno avvicinato e forse corretto la nostra percezione delle dimensioni comunicanti, portando a credere l'avvertimento del marinista Bartolomeo Dotti ("Fissa l'occhio, mortal, qui dove impressa par di punti animati esser la terra") un messaggio decisivo.

Inaugurazione: Sabato 21 gennaio 2006 h. 13.00

Galleria Arturarte
Via Cassia km. 36,300 - Settevene Nepi (VT)
Orari: lunedi'-venerdi' h. 9-18, sabato e domenica su appuntamento

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