Opere scelte. Maestro dell’astrattismo italiano del primo dopoguerra, i suoi lavori sono caratterizzati da complesse strutture dinamiche dove gli elementi concatenati tra loro, si contrappongono in positivo e in negativo per definire un concetto di spazialita' non vincolata ad un unico punto di fuga prospettico ma tendenti ad evidenziare un dinamismo mutevole ed illusorio.
Opere scelte
A cura di Andrea Della Rossa
Dopo la mostra di Michele Zaza, le cui opere, realizzate appositamente
per la galleria “Area24", hanno riscontrato un notevole successo, giovedi'
16 febbraio alle ore 18.00 sara' inaugurata la personale di Achille Perilli.
Achille Perilli, maestro dell’astrattismo italiano del primo dopoguerra,
e' nato a Roma nel 1927, dove vive e lavora. Nel 1945, presso la Facolta'
Lettere dell’Universita' di Roma, studia con Lionello Venturi e prepara la
tesi sulla pittura metafisica di Giorgio De Chirico.
Le sue opere sono caratterizzate da complesse strutture dinamiche dove
gli elementi concatenati tra loro, si contrappongono in positivo e in
negativo per definire un concetto di spazialita' non vincolata ad un unico
punto di fuga prospettico ma tendenti ad evidenziare un dinamismo
mutevole ed illusorio.
Negli anni Novanta Perilli realizza opere in cui si nota un cromatismo
piu' brillante, mentre le forme, di notevole eleganza, si sviluppano in
modo bidimensionale nello spazio della tela.
Della sua intensa attivita' artistica si ricordano alcune tappe
essenziali:
- Nel 1946, espone con il “Gruppo Arte Sociale" che era in polemica con
gli artisti della “Scuola Romana".
- Il 15 marzo 1947 con C. Accardi, U. Attardi, P. Consagra, P. Dorazio,
M. Guerrini, A. Sanfilippo e G. Turcato, fonda il mensile di arti
figurative FORMA e nello stesso numero pubblicarono anche il MANIFESTO
del Gruppo.
- Nel 1950 con Guerrini e Dorazio fondano la Libreria-Galleria “Age
d’Or" .
- Nel 1951 aderendo al movimento di arte concreta organizza, presso la
Galleria d’Arte Moderna di Roma, la mostra “Arte astratta e concreta in
Italia". Nello stesso anno presso la Triennale di Milano con Lucio
Fontana, Dorazio e Guerrini realizza due pittura murali.
- Nel 1952 partecipa alla Biennale di Venezia e collabora alla nascita
della rivista “Arti Visive".
- Nel 1954 incaricato da G. C. Argan scrive un saggio sul Dadaismo, che
approfondira' a Parigi con Tristan Tzara.
Negli anni successivi espone in moltissime mostre: (1959) alla Biennale
di San Paulo in brasile; (1962) personale alla Biennale di Venezia;
(1963) mostra L’art et l’e'criture alla Kunsthalle di Baden Baden e allo
Stedelijk Museum di Amsterdam e mostra personale alla Galleria Bonino di
New York;
(1970) mostra retrospettiva alla Na'rodni Galerie di Praga e ancora negli
anni ’70 espone: alla Galleria Marlborough di Roma, alla Frankfurter
Westend Galerie di Francoforte, alla Galerie Espace di Amsterdam, alla
Jacques Baruch Gallery di Chicago e alla International Biennal Exhibition
of Prints in Tokyo; (1982) retrospettiva a San Marino,
intitolata “Achille Perilli continuum 1947 - 1982; (1988) retrospettiva
alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma; (1992) “Achille Perilli.
Le carte e Libri 1946 - 1992": mostra alla Calcografia Nazionale e
Accademia di San Luca di Roma e itinerante in Europa; (2002) e' presente
alla mostra “Dal Futurismo all’Astrattismo" Roma, Museo del Corso.
Inaugurazione: 16 febbraio ore 18.00
Area 24 ArtGallery
via Ferrara, 4 - Napoli