Triennale di Milano
Milano
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Looking for...
dal 29/1/2006 al 18/3/2006

Segnalato da

Triennale




 
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29/1/2006

Looking for...

Triennale di Milano, Milano

La collezione di Alessandro Pedretti


comunicato stampa

La collezione di Alessandro Pedretti

La Collezione Permanente del Design Italiano della Triennale di Milano presenta la mostra Looking for…La collezione di Alessandro Pedretti alla Triennale di Milano, a cura di Silvana Annicchiarico, che restera' aperta dal 31 gennaio al 19 marzo 2006.Looking for…

La collezione di Alessandro Pedretti alla Triennale di Milano si colloca nel ciclo di mostre ideato da Silvana Annicchiarico, conservatore della Collezione Permanente del Design Italiano della Triennale. Rientra, quindi, nel progetto che, iniziato con Le parole e le cose (Non sono una Signora, Animal House, Il mondo in una stanza) e proseguito con Fuori Serie (indagine sulle origini del design italiano), Acqua da Bere, Come Comete, Design della gioia, Pulviscoli e In Vespa punta a tracciare nuovi possibili percorsi di lettura nella storia del design italiano.

La collezione di Alessandro Perdetti che raccoglie circa 400 pezzi, messa a disposizione della Triennale, nasce dal puro piacere del collezionare, supportato da una profonda consapevolezza storico-teorica.
In piu' di vent’anni di ricerca lungimirante e consapevole, condotta secondo un preciso progetto, Pedretti ha raccolto una miniera di oggetti appartenenti alla cultura materiale tipicamente italiana. In molti casi si tratta di oggetti anonimi, oppure non ancora entrati a far parte dell’Olimpo del design, ma che in ogni caso contribuiscono a far cogliere l’evoluzione degli oggetti di uso comune, le trasformazioni delle modalita' abitative e delle relazioni con le cose e con i luoghi.

Questa ricerca pluriennale e' stata costruita a partire da una visione originale del mondo del design che ha consentito di mettere insieme una raccolta a suo modo unica proprio per la peculiarita' dello sguardo che l’ha selezionata.

All'inizio la raccolta si e' basata soprattutto sulle icone, sui simboli del design. In seguito si e' sviluppata una ricerca per famiglie tipologiche. Gli oggetti scelti spesso non sono immediatamente riconoscibili e noti, ma fanno parte di un immaginario formale, di uno spirito sociale e creativo dell'epoca, che li rende altrettanto importanti, degni di attenzione e studio.

Cosi', accanto a pezzi storici come la Lettera 22 (1950) o la macchina da cucire Mirella di Marcello Nizzoli (1957), il telefono Grillo di Marco Zanuso e Richard Sapper (1967) e le lampade di Achille e Piergiacomo Castiglioni, trovano posto, per fare solo alcuni esempi, famiglie di oggetti come gli orologi sveglia, che spaziano da quelli prodotti da anonimi per Veglia negli anni Settanta a quelli disegnati da Joe Colombo e Rodolfo Bonetto, o gli occhiali, che vanno da quelli anni Trenta a quelli disegnati da Matteo Thun per Swatch nel 1991. Mantenendo sempre l’accostamento di pezzi “anonimi" e icone del design, della collezione fanno parte anche accendini, interruttori, battipanni, calcolatori, sifoni per seltz e tanti altri oggetti di uso quotidiano.
Secondo Pedretti, tutti gli oggetti sono vivi e utili; ha sempre vissuto e tuttora vive circondato da oggetti che entrano ed escono dalla sua vita e che vengono utilizzati con estrema naturalezza: mangia con le posate di Joe Colombo, usa vecchi contenitori Kartell o fa le pulizie con lo Spalter di Castiglioni.

Nel considerare i pezzi della sua collezione, Pedretti va al di la' del puro involucro, vuole capire se un oggetto e' progettato bene, sia dal punto di vista di chi l'ha disegnato che da quello di chi l'ha prodotto non solo dal punto di vista meccanico...: lo smonta, lo studia da vicino, ne analizza i meccanismi, i funzionamenti, per ricostruirne il valore non solo come “puro segno formale".

L’idea che anima la collezione e' quella di non specializzarsi su un tema particolare, ma di lavorare sulle famiglie tipologiche che hanno contribuito alla cultura materiale e industriale del paese, cercando di trovare un oggetto inatteso, magari sempre visto, ma mai considerato.

Inaugurazione: lunedi' 30 gennaio ore 18.30

Triennale di Milano
via Alemagna, 6 - Milano
Orario: 10.30 - 20.30 chiuso lunedi' ingresso libero

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