Le vene e i polsi. L'artista stende campiture estese di colore, una dopo l’altra e il paesaggio stratificato si srotola sulla tela. Sono esposti una serie di dipinti: paesaggi e figure, nudi e orizzonti. A cura di Martina Cavallarin. In collaborazione con galleria L’Affiche di Milano.
Le vene e i polsi
A cura di Martina Cavallarin. In collaborazione con galleria L’Affiche - Milano
L’arte contemporanea, a volte, e' il passaggio di una domanda che si scompone nell’effetto prismatico della seduzione. Altre volte l’effetto accattivante viene schivato e prende il sopravvento una maggiore e piu' diretta drammaticita'. E’, quest’ultimo, il caso di Davide Baroggi. Lui avverte l’ineluttabilita' della necessita', e dipinge.
Stende campiture estese di colore, una dopo l’altra, e il paesaggio stratificato si srotola sulla tela. La sua realta' si svela. Ecco il suo proprio modo di rispondere a una domanda.
Nella mostra alla Galleria Michela Rizzo sono presentati una serie di dipinti: paesaggi e figure, nudi e orizzonti.
Davide Baroggi nasce a Cannobio, sul Lago Maggiore, nel 1974. Vive e lavora a Pavia. La sua arte parte dall’esame di cio' che lo circonda, mondo quotidiano, campagne, strade, volti e corpi.
La sua prima personale si tiene alla Galleria L’Affiche di Milano nel 2002 e il cammino prosegue fino alla partecipazione alla XIV Quadriennale di Torino nel 2004 e alla mostra Fuori di cuore del 2005 allo Spazio Symphonia di Milano.
…le vene e i polsi ha, letteralmente, il suo rimando nella Divina Commedia dantesca ma e' anche un modo di intendere l’arte di Baroggi, una pittura a olio di pancia e di cuore, espressionista, nordica nel modo di affrontare il colore, psichica nell’interpretazione delle figure, viscerale ed emotiva.
La mostra si avvale di opere di grande formato: il bacio, un lavoro emozionante di 148x200 cm in cui, tra i toni del rosso, blu e nero le figure si stringono e dagli occhi dell’uomo scendono lacrime di sangue. Un modo personale e sentito dell’artista di svelare i sentimenti che lo attanagliano. Nudo, 140x200 cm, in cui la figura sembra lacerata attraverso le sfumature e la forza emotiva del colore. Altre tele di formato piu' piccolo definiscono il percorso della mostra. Sempre tra emozioni forti, figure da indagare e attraversare, corpi deformati nella loro posa, volutamente incompiuti o debordanti, paesaggi studiati e reinventati. Un “modo e un perche'" che rendono il tocco pittorico di Baroggi di assoluta rilevanza nel panorama dei giovani artisti italiani contemporanei.
Davide Baroggi
Nasce a Cannobio, sul Lago Maggiore, nel 1974.
Vive e lavora a Pavia.
Mostre personali:
2006 - "...le vene e i polsi" Galleria Michela Rizzo - Venezia
2005 - “Fuori di cuore" Spazio Symphonia, Milano
2002 - Davide Baroggi
Spazio Cesare da Sesto - Palazzo Comunale, Sesto Calende
2002 - Davide Baroggi
Galleria L’Affiche, Milano
Mostre collettive:
2005 - Arte Fiera Bologna, con Galleria L’Affiche, Milano
2004 - XIV Quadriennale, Anteprima Torino
2002 - MiArt, con Galleria L’Affiche, Milano
2002 - Premio Biennale d’Arte Donato Frisia III Ed.
Palazzo Comunale, Merate
2002 - “(S)paesaggi"
Galleria Pittura Italiana.com, Milano
1999 - “La citta' dei balocchi"
Open Space - Arengario, Milano
Inaugurazione: 2 febbraio ore 18.30
Galleria Michela Rizzo
Calle degli Albanesi 4254 - Venezia
Orario: da martedi' a sabato 16.30 - 19.30, martedi' 10.00- 12.30 e su appuntamento.