L’iniziativa si divide in due settori: la prima parte, creata da Pablo Echaurren, tratta della possibilita' di acquistare per pochi euro pezzi delle vite dei mendicanti comperando i cartelli con i quali chiedono le elemosine. La seconda parte, creata da Alexander Jakhnagiev consiste in performance con sei barboni ognuno dei quali si e' sdraiato su un telo ed ha assunto diverse posizioni in seguito tracciate dall'artista.
Pablo Echaurren ed Alexander Jakhnagiev
Dal 6 all’11 Febbraio 2006, nella stazione Piramide della linea B della metropolitana verra' allestita l’installazione “Sottosuoli", 18 opere su tela corredate di video e foto, risultato di un percorso performativo ruotante sulle tematiche delle vite “border-line".
L’intero progetto e' organizzato e sostenuto dall’Associazione Culturale Soqquadro, promosso dalla Regione Lazio, patrocinato dal Comune e dalla Provincia di Roma e dal V e XI Municipio, e realizzato in collaborazione con Met.Ro., Metropolitana di Roma S.p.A. La scelta dell’esposizione all’interno della Metro e' legata all’idea di vite vissute nel “Sottosuolo" della societa'.
L’iniziativa si divide in due settori, ideati uno da Pablo Echaurren, l’altro da Alexander Jakhnagiev; la prima parte, creata da Pablo Echaurren, tratta della possibilita' di acquistare simbolicamente per pochi euro pezzi delle vite dei mendicanti comperando i cartelli con i quali chiedono le elemosine. E’ questo un finto gesto di carita', che toglie fingendo di dare; in seguito, i cartelli comperati sono stati inseriti in opere d’arte realizzate da 12 artisti: Pablo Echaurren, Marco Antonio Abbagnara, Alessio Ancillai, Daria Calvelli, Alessandro Caruso, Pamela Cento, Luigi Del Greco, Sonia Mazzoli, Renato Meneghetti, Ezia Mitolo, Pierpaolo Parogni, Remo Suprani, simboleggiando con cio' la possibile trasformazione di vite “da poco" in oggetti di culto sociale, le opere d’arte, attraverso la manipolazione intellettuale.
La seconda parte, creata da Alexander Jakhnagiev, integra l’idea di Echaurren. Alexander ha infatti realizzato una performance con sei barboni ognuno dei quali, dietro un piccolo compenso, si e' sdraiato su un telo (1,00m. per 2,00m.) ed ha assunto diverse posizioni: ogni posizione e' stata tracciata sul telo da Alexander Jakhnagiev che ha metaforicamente attraverso questo gesto rubato la loro “ombra", l’impronta del loro corpo. Anche queste tele sono state rimaneggiate artisticamente dallo stesso Jakhanagiev elevando ad opere d’arte dei corpi umani che la nostra societa' generalmente dequalifica. Queste impronte verranno esposte in terra, mettendo i passanti nella condizione di “calpestare" le sagome dei barboni, cosi' come la societa' calpesta nella realta' queste vite con la sua indifferenza quotidiana.
La mostra sara' esposta dal 6 all’11 Febbraio del 2006 all’interno della Stazione Piramide della Metro B e successivamente in un’area dell’XI Municipio, mentre a marzo l’esposizione sara' presente nel V Municipio. Verranno esposte le tele ricavate da entrambe le performance, sia quella ideata da Pablo Echaurren che quella di Alexander Jakhanagiev, e due reportage, video e fotografico, che testimoniano il percorso di relazione con mendicanti e barboni creatosi durante la realizzazione dell’evento. Il video e' di Alexander Jakhnagiev, le foto sono di Piero Cremonese.
Inaugurazione 6 febbraio ore 13.00
Stazione Piramide della Metro B - Roma