Ufficio Stampa Galleria Civica Trento
Arabeschi di Latte
Francesca Banchelli
Leonora Bisagno
Marisa Dipasquale
Chiara Guarducci
Jacopo Miliani
Nipoti dei Fiori
Silvio Palladino
Giacomo Ricci
Enrico Vezzi
Lorenzo Bruni
Una panoramica tra le nuove generazioni di artisti italiani, accomunati dalla necessita' di stabilire un dialogo con l'altro e al contempo facendo luce sul soggetto e sulla sua dimensione interiore. Opere di: Arabeschi di Latte, Francesca Banchelli, Leonora Bisagno, Marisa Dipasquale, Chiara Guarducci, Jacopo Miliani, Nipoti dei Fiori, Silvio Palladino, Giacomo Ricci, Enrico Vezzi. A cura di Lorenzo Bruni.
Una panoramica tra le nuove generazioni di artisti italiani
A cura di Lorenzo Bruni
In collaborazione con il GAI di Firenze
Riprende dopo una breve pausa Traffic Zone, la rassegna di mostre organizzata dalla
Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento, in collaborazione con l'Opera
Universitaria.
L'iniziativa porta in regione giovani talenti provenienti dalle piu' interessanti
situazioni artistiche italiane: dopo Torino, Venezia e Verona, e' infatti ora la
volta di Firenze, in collaborazione con il Gai della citta' toscana. La mostra si
inaugura al Centro Polifunzionale dell'Opera Universitaria giovedi' 9 febbraio 2006,
alle ore 18.00.
Firenze ha avuto tradizionalmente una scarsa predisposizione per l'arte
contemporanea. Ma le ultime generazioni stanno rinnovando enormemente il bagaglio
culturale di quel territorio. Gli artisti in mostra, tutti giovanissimi, a
differenza delle generazioni che li hanno preceduti, non subiscono il peso della
storia e della tradizione iconografica fiorentina, ma si confrontano principalmente
con lo spazio urbano, con l'idea di appartenenza e di collettivita', con l'esigenza,
tutta moderna, di comunicazione.
La loro ricerca e' accomunata dalla necessita' di fondo di stabilire un dialogo con
l'altro, con la collettivita', facendo al contempo luce sul soggetto e sulla sua
dimensione interiore.
Due sono le direzioni seguite per far fronte alle difficolta' di relazione che
caratterizzano la realta' attuale: il posizionarsi in uno stato di attesa ed
introspezione ed il cercare, alle volte in modo anche irruento, di stabilire o
stimolare un contatto a tutti i costi.
Nel primo caso i lavori proposti si focalizzano sulla rappresentazione, pur
abbandonando gli ambienti domestici tipici degli anni '90 per invadere la citta' e
gli spazi collettivi, nel secondo su di una dimensione processuale, attiva, a volte
anche invasiva, con cui si tenta di realizzare la relazione.
Traffic Zone 04, a cura di Lorenzo Bruni, vede la partecipazione di Arabeschi di
Latte, Francesca Banchelli, Leonora Bisagno, Marisa Dipasquale, Chiara Guarducci,
Jacopo Miliani, Nipoti dei Fiori, Silvio Palladino, Giacomo Ricci, Enrico Vezzi. Dj
set a cura di Simone Brillarelli.
Artisti partecipanti:
Il gruppo Arabeschi di Latte lavora sull' esigenza di condivisione in tempo reale di
una comune esperienza, la quale avviene all'interno della mostra stessa.
Gli artisti occupano lo spazio con discrezione, ma mutandolo completamente, e
stabiliscono un contatto con lo spettatore fornendo gadget ed elementi di conforto
che rendano piacevole la presenza all'evento artistico.
Francesca Banchelli, con un tratto sottile e delicato, disegna spazi in cui esterno
ed interno convivono, come in una dimensione onirica che associa normale ed assurdo.
Tale contatto e' espresso anche dai suoi video e dalle sue fotografie.
Leonora Bisagno immortala con delle fotografie piccole maquette di musei d'arte
europei, in cui fa convivere alcune sue opere con dei visitatori sagomati nel
cartoncino.
Simone Brillarelli utilizza la ricerca della musica elettronica fredda per stabilire
un'aggregazione con gli altri.
Marisa Dipasquale propone alcuni disegni di stile fumettistico ed un video,
realizzato con la tecnica del passo uno e con elementi in plastilina. Il lavoro ci
racconta di una persona qualsiasi la quale, nello spazio privato della sua cucina,
assume una identita' diversa.
Chiara Guarducci propone quadri tra l'astratto e il figurativo (realizzati ad
esempio con carte di caramelle), fotografie di gruppo con i volti cancellati o
cartoline con le lapidi dei nomi della citta'; testimonianze, simulacri e sintesi dei
legami che l'artista tesse continuamente.
Jacopo Miliani lavora con riferimenti adolescenziali per realizzare una dimensione
sospesa e surreale che riflette sul concetto di autorappresentazione e
autoidentificazione.
Le sue narrazioni sono il frutto di una solitaria attesa e di una lenta manualita' e
temporalita', restituita attraverso il filtro distanziatore del mezzo tecnico.
Il gruppo Nipoti dei Fiori si serve dell'irruenza istintiva e della caoticita'
spaesante del gesto immediato per eliminare la differenza di ruolo tra fruitore ed
autore e presentare situazioni aggregative e socializzanti inedite.
Silvio Palladino, attraverso le sue fotografie, altera contesti e luoghi precisi,
puntando a far riflettere sulla mancanza di scambio tra le persone. Tale situazione
e' secondo lui dovuta in parte anche alla strutturazione urbanistica contemporanea,
cui gli individui tentano di piegarsi ed adattarsi.
Giacomo Ricci tenta di far prendere coscienza alle persone della propria presenza
nello spazio urbano, domandando ad esempio ai passanti di sdraiarsi per terra e di
acconsentire, come se fossero morti, a far disegnare la propria sagoma sull'asfalto.
Enrico Vezzi infine presenta dei quadri, paesaggi tra l'idilliaco e l'anonimo,
abitati da passanti solitari e da una strana e misteriosa scultura-animale. L'
esigenza di relazione trova spazio anche in video, installazioni e fotografie.
---
Ufficio stampa
Galleria Civica di Arte Contemporanea di Trento
Chiara Veronesi
Via Belenzani 18 - Trento
T 0461 986138
Inaugurazione 9 febbraio 2006, ore 18.00
Centro Polifunzionale dell'Opera Universitaria
Via Prati 10 - Trento
Orario: dal lunedi' al venerdi', dalle 15.00 alle 19.00