Opere dell'archivio di Mail Art di Gino Gini. In mostra le cartoline del progetto "The Mythical Image" e una selezione di Libri d'artista della collezione permanente della GAM. Maggi presenta il progetto “Underwood", un approfondimento sulle potenzialita' artistiche della parola.
Underwood - Intervento site specific
a cura di Emma Zanella
Dal mese febbraio la Civica Galleria d'Arte Moderna di Gallarate esporra' opere dell'archivio di Mail Art di Gino Gini acquisito dalla Civica Galleria nel 2003 e per ora mai esposto in museo; in particolare verranno mostrate le cartoline piu' significative del progetto di Mail Art The Mythical Image, iniziato nel 1979 e concluso nel 1983.
Accanto a questi lavori di piccolo formato: cartoline, buste, timbri... sara' esposta una selezione di Libri d'artista, della collezione permanente della GAM, lavori rivolti all'osmosi tra i vari linguaggi artistici: la parola, il libro, la scultura, la pittura.
Alcune opere scelte tra la ricca collezione di Poesia Visiva, al piano superiore contribuira' ad approfondire le ricerche verbovisuali.
Un'esposizione, nella sua totalita', rivolta a mostrare ed indagare il rapporto tra parola e immagine nell'Arte.
In questo ambito e' stato invitato Ruggero Maggi, uno dei piu' importanti artisti italiani che trascorre dalla Mail Art alla Poesia Visiva, dalla performance alle sperimentazioni piu' diverse, con il progetto “Underwood" che si inserisce come approfondimento leggero e nuovo sulle potenzialita' artistiche della parola.
L'interesse dell'autore per la luce, sia naturale che artificiale (neon, laser, wood, olografia,…), manifestato a partire dal 1973, attraverso gli anni si e' espresso con la creazione di opere installazioni e performances che ne hanno esaltato gli aspetti meno evidenti.
La luce e' utilizzata quale mezzo poetico e disincantato per rivelare immagini nascoste ed evidenziare segni, scritture, interventi pittorici eseguiti in un ambiente specifico della GAM tramite un medium, pittura-non pittura, trasparente e fluorescente
Il binomio assenza/presenza o la lettura del particolare e dell'ordine nascosto evidenziato dalla teoria del Caos, diventano i protagonisti della mostra: in una galleria completamente nuda e spoglia entrera' il visitatore. Solo dopo aver subito il dubbio dell'assenza verranno spente le luci e, sotto l'effetto del wood, le pareti si anneriranno rivelando il loro messaggio: scritte, disegni, graffiti … il caos emerge, il disordine nell'ordine e viceversa.
Civica Galleria d'Arte Moderna - GAM
viale Milano, 21 - Gallarate