Barbara Bonfilio, Anna Madia e Tina Sgro': tre artiste molto giovani che hanno voluto riprendere il filo rosso della tradizione, mediante tecniche e modalita' espressive che si rifanno direttamente al nobile mestiere del dipingere.
Questa rassegna e' una testimonianza di quel “ritorno alla pittura" che, dopo decenni d’incontrastato dominio di esperienze neo-concettuali, sembra voler proseguire il suo imperterrito cammino, coinvolgendo numerosi artisti soprattutto fra quelli delle piu' recenti generazioni.
Con Barbara Bonfilio, Anna Madia e Tina Sgro', ci troviamo di fronte a tre artiste molto giovani che hanno voluto riprendere il filo rosso
della tradizione, mediante tecniche e modalita' espressive che si rifanno direttamente all’antico e nobile mestiere del dipingere, espressione d’ingegnosa attivita' creativa e d’esercizio d’operosa manualita'.
Franco Migliaccio
Adolescenti accoccolate su una poltrona, giovani donne in primi piani ravvicinati abitano i ritratti di Anna Madia e Barbara Bonfilio, artiste torinesi neanche trentenni.
Intenta Anna Madia a cogliere momenti di vita nelle stanze di casa di intense, vibratili adolescenti accaldate, emozionate, il volto
arrossato. Che siano disperate Ophelie di oggi che in “tubino" nero entrano nella vasca da bagno, ragazze dello zoo di Berlino o
ragazze normali molto dolci e sensate nelle loro stanze.
Nitide e ben delineate le giovani figure femminili di Barbara Bonfilio dalle lunghe gambe i vestiti a fiori e scarpe da ginnastica “stanno tra le mura di casa come in un set fotografico, consapevoli di esser osservate" (Franco Migliaccio)
La pittura di Barbara Bonfilio, Anna Madia e Tina Sgro' parla di ritorno alla pittura con temi quotidiani. Dentro casa o per strada
documenta un forte coraggioso intimismo, un’osservazione dal di dentro del loro mondo, versione al femminile dell’attuale interesse
di molti artisti italiani per una pittura che ritrae il volto delle nostre citta', le nostre strade, dense di nebbie smog rumori cantieri
semafori frastornanti d’attese, di corse, straniamenti, incroci.
Dagli interni affocati di Anna Madia e dalla fresca determinazione dei ritratti di Barbara Bonfilio, si esce per strada con Tina Sgro' e
il grigio azzurrato e violento delle sue citta'.
Strade, autostrade, marciapiedi, auto in dissolvenza, tangenziali, veloici svincoli, il nero di bitume di Milano, Stazione Centrale.
I suoi salotti, boldiniani di rossi sontuosi, grigi lombardi e luci radenti, le sue cucine, i tavoli da pranzo, i bagni, i lavabi esplodono di rabbia a lungo trattenuta, in una raffica di pennellate nervose, lunghe e sapienti. Proprio come se una lunga rabbia, a fatica fin qui zittita, volesse infine disfare, gridare, scompaginare, far saltare in aria confini femminili, casalinghi, di stanze a volte molto strette e furiose.
Chiara Vivolo
Catalogo a cura di Franco Migliaccio
Inaugurazione sabato 18 febbraio ore 18
Studio Vivo
piazza Roma 1, Cremona