Urv - Ara. L'espressione, usata anche nei titoli di 2 dei 3 video in mostra, si riferisce a una locuzione sanscrita che indica la 'fertilita' della terra'. Il motivo di fondo adottato e' quello dell'Homo deus natura e, oltre a legarsi strettamente alla terra, si rapporta alle origini primigenie del paesaggio geografico e alla 'fertilita' delle idee'. Concepiti per comporre un unico film, ogni singolo video e' una sequenza di scene autonome.
URV - ARA
La Galleria Lia Rumma di Milano presenta un segmento del progetto URV - ARA di Tessa
M. den Uyl. L'espressione, usata anche nei titoli dei due video esposti in mostra,
si riferisce a una locuzione sanscrita che indica la "fertilita' della terra". Il
motivo di fondo adottato e' quello dell'Homo deus natura e, oltre a legarsi
strettamente alla terra, si rapporta alle origini primigenie del paesaggio
geografico e, in senso piu' ampio, alla "fertilita' delle idee". I tre video proposti
- URV ARA RUMBOWLING I, URV ARA RUMBOWLING II e THE LAND OF MOURN - fanno parte di
un progetto complessivo formato da segmenti staccati, concepiti per comporre solo
idealmente un unico film, pensato come work in progress. Ogni singolo video
costituisce una sequenza di scene autonome, una porzione di storia costruita
attraverso gli appunti ideali dell'artista.
I video hanno come protagoniste due figure femminili che finalmente si incontrano
nell'ultimo lavoro. Si tratta della Vedova del marinaio (Widow of Mourn), che
incarna l'essenza della vittima, e di Nehellenia, un personaggio che trae la sua
origine da un'antica divinita' olandese, protettrice dei marinai. Le due figure sono
interpretate dall'artista stessa e la loro identita' e' sottolineata dalla tipologia
dei costumi che indossano. Nelle tre sequenze i costumi giocano un ruolo essenziale
e, oltre a conferire ruoli mutevoli ai soggetti, assumono simbologie ben precise. Al
termine di URV ARA RUMBOWLING I, ad esempio, la vedova indossa un costume che la
rende simile a una sorta di barca, metafora di una metamorfosi interiore iniziata
gia' nel corso della storia e terminata in un viaggio che piu' che fisico e'
spirituale. In URV ARA RUMBOWLING II, nel quale tra l'altro e' nuovamente presente la
barca, Nehellenia indossa un abito bianco che domina l'immagine conclusiva del
video, legata al compimento di un gesto estremo.
I tre lavori, inoltre, presentano tra loro una serie di rimandi. Nell'ultimo video,
THE LAND OF MOURN, si ritrova la freccia scagliata nel primo. Sempre in questa
sequenza ritorna la barca, che trasporta Nehellenia in un paesaggio dominato quasi
esclusivamente dalle acque. Lo scenario allude a un luogo primordiale e sottolinea i
cambiamenti geologici e storici che la terra, in quanto organismo vitale, ha subito
nel corso della sua evoluzione. Anche i colori delle sequenze video sono spesso
connessi tra loro, come nel caso dell'ocra rosso usato dalla Vedova per coprire il
volto di Nehellenia in THE LAND OF MOURN e gia' presente nella stessa tonalita' nella
scenografia che fa da sfondo a RUMBOWLING II.
I personaggi ideati da Tessa M. den Uyl sono delineati attraverso una serie di
richiami simbolici, archetipici e spesso traggono la loro origine dall'immaginario
nordeuropeo. In questo caso, come del resto in altri lavori precedenti, i
protagonisti dei video non hanno una sola identita', ma si presentano al tempo stesso
come l'uno e il molteplice, incarnando quella pluralita' che caratterizza da sempre
l'identita' dell'uomo.
TESSA M. DEN UYL, nata nel 1973 a Utrecht (Olanda), si e' imposta negli ultimi anni
come una delle giovani video artiste piu' interessanti. Nel corso del 2005 ha esposto
nello spazio di Patrizia Pepe a Prato, ha preso parte alla rassegna "Jianghu 3 video
exhibition" al Lijiang Studio di Kunming, in Cina e alla mostra "Napoli presente" al
PAN di Napoli. Ha partecipato al Torino Film Festival nel 2003 e, nello stesso anno
ha realizzato due esposizioni nella Galleria Lia Rumma di Napoli e Milano.
Attualmente vive e lavora a Firenze.
Inaugurazione Giovedi' 23 febbraio 2006, ore 18.00
Galleria Lia Rumma Milano, Via Solferino, 44
Orario galleria: dal martedi' al sabato, dalle 11.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.00