Vanderbilt Gallery
Naples
9015 Strada Stell Court
239-659-2600
WEB
Nicola Morea
dal 21/2/2006 al 28/2/2006

Segnalato da

Francesco Simone


approfondimenti

Nicola Morea



 
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21/2/2006

Nicola Morea

Vanderbilt Gallery, Naples

Gli appunti dell'artista, tradotti in 18 quadri intitolati “American Graffiti", testimoniano dei luoghi visitati, delle atmosfere, delle sensazioni vissute in relazione ad alcuni temi di grande attualita': Ground Zero,le guerre in corso etc.


comunicato stampa

American Graffiti

Ancora una esperienza internazionale per il Maestro pugliese Nicola Morea che dal 22 febbraio al 1 marzo, con le sue opere del ciclo Iperpop, sara' ospite della Galleria Vanderbilt a Naples in Florida.

Per questo suo secondo appuntamento negli States, il Maestro Morea ha preparato un ciclo di 18 opere, presentate la scorsa estate negli spazi pubblici del palazzo Roberti-Alberotanza di Mola, che rispecchiano le sensazioni riportate dal suo viaggio in America dello scorso gennaio a cavallo tra New York e la Florida.

I suoi appunti tradotti in opere, emblematicamente titolate “American Graffiti", testimoniano dei luoghi visitati, delle atmosfere colte, delle sensazioni ricevute dalle persone che ha conosciuto in relazione ad alcuni temi di grande attualita' ( Ground Zero,le guerre in corso, l’esasperazione della pubblicita', del business etc...).

In un certo senso, questa mostra, chiude un cerchio ideale aperto tra gennaio e febbraio dello scorso anno con il suo primo viaggio negli States, con la mostra di queste opere a Mola, con il ritorno delle stesse in America.

Commentando queste opere cosi' si e' espressa il critico d’arte Santa Fizzarotti Selvaggi:
[…]"Il racconto dell'Arte si inscrive al centro del crocevia in cui l'amore puo' cedere drammaticamente il passo all'odio. Nicola Morea , con le sue opere recenti, costruisce ponti culturali, facilita la condivisione dei sentimenti dinanzi all'indicibilita' del "tragico", all'efferato gesto di tutti coloro che, al di la' di appartenenze e territori,naufragano nel Caos, nella frantumazione del Se', nel grido lacerante di Dioniso. Ma l'Artista sa che lo Straniero abita da sempre dentro di noi. Ed e' l'Arte che crea quelle "terre di confine" in cui gli intrecci tra le differenze generano salvifiche trasformazioni e nuove fecondita'." […]

Questi quadri di Morea si inseriscono, a pieno titolo, nel suo periodo pittorico ‘ IPERPOP ‘ - che il Maestro definisce essere una versione molto personale della Action Painting - che lo vede impegnato dalla fine del 1998.

Alcuni cenni biografici:

Nicola Morea, pittore e grafico professionista, e' nato a Bari nel 1943 ed ha il suo studio a Mola di Bari.

Eredita la vena artistica da sua madre, creatrice di moda, si forma in pittura alla scuola del pittore italo-venezuelano ‘DON PEDRO ‘, ha al suo attivo oltre cinquanta personali in Italia e all’estero e partecipazioni significative a collettive nazionali ed internazionali. Nel corso degli anni, ha ottenuto premi e riconoscimenti e numerose sono le sue presenze nell’ambito di collezioni pubbliche e private.
Alla sua opera si sono interessati critici e storici dell’arte quali i compianti Michele Campione, don Pierino De Giosa, Ettore De Marco, Marcello Venturoli, nonche' Toti Carpentieri, Manlio Chieppa, Donat Conenna, Everardo Dalla Noce, Gustavo Delgado, Anna D’Elia, Marino Fioramonti, Santa Fizzarotti Selvaggi, Corrado Marsan, Raffaele Nigro, Leo Strozzieri, Maurizio Vitiello.

In campo grafico (oltre 40 le sue edizioni in acqueforti, linoleografie, serigrafie ), si e' avvalso degli insegnamenti della Prof. Maria Bellomo e di Marisa Salomone.

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