Senza titolo. L'artista concretizza l’eleganza inusuale dell'inciampo e dell'algida immobilita' un attimo prima della caduta. Con gli ultimi lavori indaga una monumentalita' atipica, come accade per le sculture di strani animali realizzati con listelli di legno, assieme alla ricerca di far convivere l’illusione e l’immanenza della materia, l’inorganicita' e l’organicita', la figura e la sostanza.
Senza titolo
L’artista, pensando al lavoro realizzato per BASE dice: "in questo caso mi
interessava il peso specifico del marmo, la sua gravita', la sua "pelle" e la
sua importanza nella storia dell'arte, ma allo stesso tempo le possibilita'
plastiche delle resine, sostanze artificiali per eccellenza. Il fatto di fare
una farfalla pesante perche' modellata con finto marmo non era il fine... Un
animalista convinto vedendo la rappresentazione di una farfalla probabilmente
pensera' a quant'e' bella la natura e alla biodiversita' sempre piu'
compromessa, un entomologo al nome scientifico, un meccanico alla valvola a
farfalla del carburatore, ecc., ecc. Ognuno attribuira' all'artista
motivazioni che magari non aveva proprio in mente. Quello che ho ricercato con
questo lavoro e' individuare un soggetto adatto ad assumere una particolare
forma che in questo momento e in questo luogo e' a mio avviso la piu' adatta
ad essere realizzata".
Simone Berti, (Adria, 1966), vive e lavora a Milano. Dalla fine degli anni 90
usa indistintamente tutti i mezzi espressivi, quadri, video, performances,
sculture, per la sua esigenza di “figurare". Animali stereotipati da un
certo tipo di pittura scientifica sono rappresentati in improbabili
alterazioni di loro caratteristiche naturali, come capita al rinoceronte
instabile perche' ha una zampa steccata o all’alce con la pancia talmente
grande che lo ancora a terra. Un tema centrale del suo lavoro, presente
dall’inizio con il video in cui l’artista stesso modella con le mani un
raggio di luce, e' la trasmissione del senso del mistero delle cose e della
sua scoperta inadeguata da parte dell’autore/spettatore. Oltre a questo
fondamentale e' l’idea della costrizione.
Costrizione subita come nel caso
delle fotografie dei ritratti di famiglia i cui componenti sono congelati in
posa da tubi di metallo al limete con gli strumenti ortopedici, o agita come
nelle performance dove un gruppo di persone in maniera scientifica e metodica
distrugge con tecniche semplici quanto teatral-surreali mobili del tempo che
fu'. L'equilibrio ridisegnato e per questo sempre labile e' un altro tema che
svela l'energia potenziale nel rapporto tra l’uomo ed un contesto specifico
e che trova tra le altre un’icona nel video degli uomini che camminano sui
trampoli sopra una palude. Simone Berti con le sue opere, recuperando
l’eredita' di Jacques Tati', va a concretizzare sempre l’eleganza inusuale
dell'inciampo e dell'algida immobilita' un attimo prima della caduta. Con gli
ultimi lavori, l’artista, indaga una monumentalita' atipica poiche' privata
e sussurrata, come accade per le sculture di strani animali realizzati con
listelli di legno, assieme alla ricerca di far convivere l’illusione e
l’immanenza della materia, l’inorganicita' e l’organicita', la figura e
la sostanza... cosa ancora piu' evidente nei suoi quadri che hanno come
soggetto i vulcani o i tronchi di albero e nei quali predomina la
superficie/materia piu' che la forma figurata. Tra le sue mostre del 2005
ricordiamo la personale alla Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di
Bergamo, la partecipazione a Domicile: Prive'/Public al Muse'e d'Art Moderne
de Saint-Etienne, Bidibidobidiboo: Works from Collezione Sandretto Re
Rebaudengo, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino e Generations of Art:
10 anni alla FAR, Fondazione Antonio Ratti e altre sedi, Como.
BASE / Progetti per l'arte e' un'idea di artisti per altri artisti. BASE e' un
luogo unico per la pratica dell'arte in Italia, la cui attivita' iniziata nel
1998, viene curata da un collettivo di artisti che vivono e operano in Toscana
e che si fanno promotori di presentare a Firenze alcuni aspetti, tra i piu'
interessanti dell'arte del duemila. BASE e' un dialogo sulla contemporaneita'
aperto ad un confronto internazionale. Fino adesso si sono tenute a BASE
mostre di Sol Lewitt, Marco Bagnoli, Alfredo Pirri, Cesare Pietroiusti, Jan
Vercruysse, Niele Toroni, Michael Galasso, Luca Pancrazzi, John Nixon & Marco
Fusinato, Heimo Zobernig, Ingo Springenschmid, Paolo Masi & Pier Luigi Tazzi,
Antonio Muntadas, Robert Barry, Luca Vitone, Gino De Dominicis, Liliana Moro,
Claude Closky, Remo Salvadori, Pietro Sanguineti, Liam Gillick, Massimo
Bartolini, Mario Airo', Eva Marisaldi, Rainer Ganahl, Francois Morellet,
Bernhard Rudiger, Nedko Solakov e Slava Nakovska, Olaf Nicolai, Giuliano
Scabia, Kinkaleri, Steve Piccolo & Gak Sato, Rirkrit Tiravanija, Matt
Mullican, Michel Verjux, Elisabetta Benassi, Pedro Cabrita Reis, Pietro
Riparbelli, che hanno presentato progetti inediti pensati per lo spazio di
BASE.
Si ringrazia l'Associazione Culturale Aria
In collaborazione con Via Nuova / Firenze
Inaugurazione: venerdi 24 febbraio 2006, dalle ore 18,00
Base
via San Niccolo' 18R - Firenze
Orari: Da martedi' a sabato, dalle 17 alle 20, 0-24 come vetrina