Galleria Estro
Padova
Via S. Prosdocimo, 30
049 8725487 FAX 049 8725487
WEB
Moreno Gentili
dal 24/2/2006 al 10/4/2006
dal martedi' al sabato dalle ore 14.00 alle ore 20.00

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Moreno Gentili



 
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24/2/2006

Moreno Gentili

Galleria Estro, Padova

Series, recente work in progress dell'artista che raccoglie e compone alcuni orientamenti presenti nelle produzioni dell’autore. Esposti sequenze di fotografie di formato quadrato di luoghi naturali e di alcuni luoghi di chiusura e di costrizione costruiti dall’uomo.


comunicato stampa

Series

Series, recente work in progress di Moreno Gentili, raccoglie insieme e compone alcuni orientamenti presenti nelle produzioni dell’autore da anni, fin dai suoi esordi, qui portati a maturazione.

Il progetto ha un complesso impianto di tipo binario, e vede alcuni elementi fondamentali della poetica di Gentili unirsi a coppie e tendere a completarsi. Le coppie piu' rilevanti sono senza dubbio l’immagine e la parola, da un lato, la natura/i luoghi e la storia/la politica come pensiero che accompagna la vita, dall’altro.

A queste coppie principali possiamo aggiungerne un’altra: il mondo delle immagini in bianco e nero e quello delle immagini a colori, due codici della fotografia che l’autore utilizza e alterna liberamente. Da' forma finale al lavoro e crea il tessuto per questo schema che vorremmo definire multi-binario una pratica narrativa che funziona per sequenze, o meglio gruppi di immagini, un metodo al quale l’autore, sensibile ai codici cinematografici, e' da sempre fedele. Non si tratta pero' di tradizionali percorsi narrativi, ma di processi di germinazione di una immagine dall’altra, che indicano che Gentili opera in modo aperto, precisando e ribadendo il suo discorso lungo la strada. Infine, un’ulteriore modalita' che appartiene da molti anni all’autore e che segna il suo lavoro e' la rotazione costante dell’orizzonte, che destabilizza leggermente la visione ma al tempo stesso le conferisce una sorta di completamento, di arrotondamento, rivelando nuovamente la possibilita' di una continua apertura del discorso visivo.

In Series troviamo sequenze di fotografie di formato quadrato di luoghi naturali (il mare, il bosco, il bosco innevato, il fiume, la montagna, la montagna innevata), ma anche di alcuni luoghi di chiusura e di costrizione costruiti dall’uomo, luoghi della storia difficile e senza pace degli uomini. Ma in ognuna delle sequenze uno dei quadrati che “sarebbe" una fotografia e' completamente ed esattamente occupato da un testo. La scrittura, che Gentili pratica dall’adolescenza e che ha utilizzato a piu' riprese sia nella forma della prosa che della poesia, sia come espressione autonoma, sia invece talvolta accostata alla fotografia, tende qui idealmente a una vera e propria integrazione con l’immagine, entrando nella struttura forte progettata per la sequenza, e, si potrebbe dire, nel corpo stesso del lavoro fotografico. Come tessere di un domino, fotografie e testi si cercano e si accostano. Immagini e parole si comportano “come se" fossero la stessa cosa, senza esserlo.

I testi parlano di grandi temi della vita e della storia dell’uomo contemporaneo, fra guerra e amore, liberta' e desiderio, tecnologia e futuro, fra morte e memoria, passione e nostalgia, identita', tortura, paura, democrazia, tempo, coraggio. Sono testi cadenzati, sincopati, cosi' come insistite e reiterative, sono le sequenze fotografiche, che mostrano luoghi netti, essenziali. Le parole assumono tono politico (nel senso umano e originario del termine), talvolta anche etico, e sentimentale a fasi alterne, rivelando ancora una volta quanto forte sia nell’autore l’imperativo a vivere la creativita', l’espressivita' stessa nella forma ideale di una tendenziale completezza che unisce il piano estetico a quello politico.

Fotografare e scrivere e' come vivere, ci dice l’autore. Se disponiamo del linguaggio della parola e di quello dell’immagine (qui immagine tecnologica), perche' non unirli e strutturarli in una possibile sintassi?

E se la vita umana si gioca fra natura e storia, crudi istinti e dovere di civilta', fra bellezza originaria del mondo e azione complessa e a volte dura della politica, perche' non porre questi elementi in dialogo fra loro?
Roberta Valtorta

Inaugurazione sabato 25 febbraio alle ore 18.00

Estro Galleria D'Arte
Via San Prosdocimo 60 - Padova

Orari: dal martedi' al sabato dalle ore 14.00 alle ore 20.00

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