Galleria Neon
Bologna
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terrediriporto
dal 2/3/2001 al 28/3/2001
051 264008 FAX 051 6562907

Segnalato da

Galleria Neon




 
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2/3/2001

terrediriporto

Galleria Neon, Bologna

Mostra personale di Silvia Cini. A cura di Alessandra Pioselli. Il problema dell'identita', del movimento e dello scambio, non quello erudito, ne' tanto meno quello mediato, ma diretto, nato dalla necessita', e' uno dei temi affrontati nel lavoro di Silvia Cini. Nel caso delle terre di riporto il movimento non e' una libera scelta, una condizione di vita, ma una forzatura.


comunicato stampa

Mostra personale di Silvia Cini. A cura di Alessandra Pioselli.

Il problema dell'identità, del movimento e dello scambio, non quello erudito, né tanto meno quello mediato, ma diretto, nato dalla necessità, è uno dei temi affrontati nel lavoro di Silvia Cini. Nel caso delle terre di riporto il movimento non è una libera scelta, una condizione di vita, ma una forzatura. Né più né meno della forzata convivenza tra emigranti e stanti in un territorio. Ma ogni forzatura in genere, implica una serie di aspetti minori, inediti, ma forse ancor più potenti degli intenti da cui per caso sono scaturiti. Le terre di riporto vengono spostate per costruire case, strade, spiagge. Dentro a queste terre sono conservati detriti e sementi che provengono da altri territori e che per mano dell'uomo o talvolta della natura, si mischiano a quelli autoctoni, spesso contaminadosi a vicenda e creando nuove specie o nuovi paesaggi. Le terre di riporto esprimono la potenza in fieri della natura, ma sono anche la metafora della potenza in fieri dell'uomo. Non solo la terra viene trasportata, ma interi popoli sono costretti a muoversi per esigenze economiche o politiche e solitamente non è l'elite di un popolo, ma sono gli ultimi a doversi spostare. Così come le tra le piante spontanee cresciute su un cumulo di terra, non troveremo fiori di azalee, ma sterpi forti e adattabili che aprono la strada ad altre piante la cui bellezza non è quella data dai parametri della grazia, ma dalla capacità di sopravvivere e rinvigorire. In questo modo d'altronde hanno sempre viaggiato le idee che non appartenevano al ben pensare, ma che con le loro radici mutano più di ogni altro movimento la società: contaminandola. E questa contaminazione è nel bene e nel male, perché si isola da qualsiasi giudizio e procede. E' la controparte di quella globalizzazione piatta e educata che ci viene proposta, è molto più reale e sinceramente arrabbiata. E' l'etnia che non si lascia definire perché rigetta qualsiasi tentativo di ridurla a parametri definiti, perché muta in ogni luogo e ogni contesto. In mostra saranno esposte una serie di foto e dodici ceste con terre di riporto prese da diversi luoghi, nuda terra, pronta però a fiorire, che circonda una mini escavatrice, bloccata nell'atto di scaricare materiale, mentre la voce dell'artista...

Il piano inferiore ospiterà l'installazione audio Microclimi Microcosmi, una serra che ha corteccia per pavimento e umidità nell'aria, essa accoglie strane piante senza radici e senza legami che le leghino per un'intera vita allo stesso pezzetto di terra. Sono piante capaci di volare e il vento le trasporta ovunque. Si nutrono e vivono grazie all'aria e al vapore che trovano sul loro cammino. Si fermano soltanto quando, appoggiandosi ad altre piante per crescere, trovano quelle condizioni naturali di esistenza adatte per stabilire dimora. Sono le epifite, dal greco epi, sopra e fitos, vivere. Piante che hanno talvolta bisogno del sostegno di altre piante, e che testimoniano di uno scambio e di una simbiosi tra chi radici non ha e chi lascia utilizzare le proprie in una sorta di reciproco adattamento. In mostra l'artista presenterà inoltre il terzo dei Tre Cammini, un Wiew Master anni '60 adattato ad accogliere non più una storia per bambini, ma la storia di una bambina e del suo cane, immagine di un vecchio ricordo, e audio di una memoria strettamente personale, legata ad un tempo e un luogo specifici, portata sempre con sé, come lo sono tutti i ricordi che fanno parte della propria storia, ovunque si vada.

Inaugurazione: sabato 3 marzo 2001, ore 18:00

Orario: dal martedì al sabato dalle 16:00 alle 20:00

Galleria NEON, via Bersaglieri 5/b 40125, Bologna, tel.051264008 fax.0516562907

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