Michela Pachner
Viviane Bertrand
Soban Bogdan
Christian Hamsea
Adam Nankervis
Elisabeth Lederberger-Lehoczky
J. Antonio Villena
Christine Kertz
Paola Malato
Nico Phoko
Enzo Marino
Collettiva. La mostra apre i percorsi internazionali de “La Ruta de Quetzalcoatl en el Arte' e vuol essere un transito nel mondo dell’arte d’oggi evidenziando alcuni aspetti della contemporaneita' e della “globalizzazione". Le opere si districano tra l’anonimo, il bizzarro e la provocazione come in un gioco onirico senza un’apparente logica. A cura di Enzo Marino.
Mostra collettiva
a cura di Enzo Marino
L’evento “Folate Iridescenti" apre in Europa i
percorsi internazionali de “La Ruta de Quetzalco'atl en
el Arte", simbolo del nomadismo e dei flussi migratori
artistici, iniziati dalla Universidad Tecnologica
Tula-Tepeji - Hidalgo - Me'xico nel 2004.
La mostra e' allestita nelle sale di Villa Doria
d’Angri, sede dell’Universita' degli Studi di Napoli
“Parthenope", sulla collina di Posillipo, in uno dei
scenari piu' belli al mondo, luogo di studi e d’arte
dove Richard Wagner diede vita alle note del
Parsifal.
“Folate Iridescenti" vuol essere un transito nel
mondo dell’arte d’oggi. Evidenzia alcuni aspetti
della contemporaneita' e della “globalizzazione". Si
districa tra l’anonimo, il bizzarro e la provocazione
come in un gioco onirico senza un’apparente logica ma
suscitando intense emozioni. Nelle Iridescenze, pezzi
di casa di Michela Pachner fanno da sfondo alla
performance di poesia animata della Viviane Bertrand,
le decomposizioni digitali di Soban Bogdan
interagiscono con il nuovo romanticismo del tedesco
Christian Hamsea, gli oggetti mediterranei raccolti
dall’australiano Adam Nankervis snobbano le masse
lignee di Elisabeth Lederberger-Lehoczky, la
incorporeita' coeva delle “aurasculture" del Marino si
protende verso l’inquietante ed atavico Tzanzas
dell’ecuadoregno J. Antonio Villena, le provocazioni
dei “sinestetici" vanno in conflitto con i “Fiori di
Testa" della Christine Kertz, l’arco della
contaminazione di Paola Malato accoglie felicemente le
afropitture di Nico Phoko.
Le Folate sono frammenti di individualita' compiute e
impressioni di nuova generazione. Le strutture a croce
di Herve Constant, quelle dissacratorie di Giorgos
Nouvakis e quelle “ingegnose" di Andrea Zelio sono in
consonanza con le eleganti sculture di Giovanni
Valletta ma anche con i lavori di Ioana Cracium
Dobrescu, Vanessa Longo, Sangeeta Singh, Susanna
Viale, Simona Luise, Roberto Di Benedetto e Giusy
Viscardi.
Organizzazione: Istituto Fernando Santi Napoli
(+39.0813456801 - +39.5475159610)
In catalogo testimonianze critiche di: Ernst Lasnik,
Francesco Piselli, Zolta'n Ga'lig, Ruxandra Demetrescu,
Guido Brivio di Bestagno, Dada Rosso, Sue Hubbard,
Lamberto Pignotti, Enzo Santese, Dafna Olamy, Marco
Rosci.
Patrocini: Regione Campania, Provincia di Napoli,
Comune di Napoli
Promotori: Istituto Fernando Santi di Napoli,
Universita' degli Studi di Napoli “Parthenope", Free
International Artists,
Universidad Tecnologica
Tula-Tepeji - Hidalgo - Me'xico, Universidad Autonoma
Metropolitana de la
Ciudad de Me'xico, Sistema de
Transporte Colectivo de la Ciudad de Me'xico
Opening: Ven. 3 marzo, ore 18,30
Villa Doria d'Angri
via Petrarca, 80 (Universita' Parthenope) - Napoli
Orario: Tutti i giorni h. 10-13 e 15-18