La mostra presenta 7 sculture ‘site specific’ di grandi dimensioni. Al piano terra tre tondi in cemento grigio e una forma-segno compressa a orientamento orizzontale con uno sviluppo di 13 metri. Nella restante parte, Staccioli interviene con tre segni verticali anch’essi compressi nello spazio e realizzati in cemento naturale.
Personale
Dal 18 marzo al 18 maggio, alla Galleria Fumagalli di Bergamo si terra' la
personale di Mauro Staccioli.
La mostra, organizzata e coordinata dall’Associazione Di Segno in Segno
ONLUS, col contributo di Metra, Orbita e Italcementi, presenta 7
sculture-segno ‘site specific’, realizzate dall’artista toscano
appositamente per gli ambienti espositivi bergamaschi.
Mauro Staccioli (Volterra, 1937) matura l’idea di una scultura di relazione
con lo spazio alla fine degli anni Sessanta. Da allora, inizia un percorso
di ricerca che lo porta verso una scultura-segno, in stretta correlazione
con il luogo per il quale e nel quale e' realizzata.
Il percorso espositivo si compone di una serie di opere di grandi
dimensioni, disposte sui due piani della galleria. Al piano terra, verranno
installati tre tondi in cemento grigio, che interagiscono con lo spazio
circostante; inoltre verra' presentata una forma-segno compressa a
orientamento orizzontale con uno sviluppo di 13 metri, realizzata in cemento
rosso.
Nella restante parte, Staccioli interverra' con tre segni verticali anch’essi
compressi nello spazio e realizzati in cemento naturale.
Per l’occasione verra' dato alle stampe un volume monografico sull’opera di
Mauro Staccioli - Silvana Editoriale - con testi di Luca Massimo Barbero,
Marco Meneguzzo e Matilde Marzotto Caotorta.
Cenni biografici
Mauro Staccioli (1937) matura l’idea di una scultura di relazione con lo
spazio alla fine degli anni Sessanta. Il lavoro di Staccioli si e' sempre
contraddistinto per la stretta correlazione con il luogo-spazio in cui e per
cui ogni singolo intervento si realizza: da Volterra (Sculture in citta',
1972), al Castello di Vigevano (Lettura di un ambiente, 1977), passando
attraverso il confronto serrato con gli spazi chiusi di alcune gallerie
milanesi. Nel 1978, alla Biennale di Venezia, costruisce un “muro" quadrato
a sbarramento visuale dei Giardini. Nel 1982, interviene nel parco di Villa
Celle a Santomato di Pistoia.
Dopo la prima mostra negli Stati Uniti
(University Gallery, Amherst, Massachusetts, 1984), dal 1987 realizza le
sculture per la Djerassi Foundation di Woodside (California). Seguono i
grandi archi rovesciati: all’interno della Rotonda della Besana a Milano
(1987); all’esterno del Museo Luigi Pecci a Prato (1988); o quello davanti
allo Stadio Olimpico di Seul (1988), che segna l’inizio di una serie di
opere realizzate in Corea. Degli anni Novanta, ricordiamo gli anelli
(Principato di Andorra, 1991; Monaco di Baviera, 1996), i tondi (Bergamo,
1992; Santa Sofia, 1993; San Giovanni Valdarno, 1996), le due grandi
sculture per il Museo di San Diego (1996), il triangolo della Fondation
Europe'enne pour la Sculpture (1996) ed Equilibrio sospeso (1998), entrambi a
Bruxelles. Nel 2002 interviene nel Museo di Monchengladbach (Germania) e a
Pesaro, con un’istallazione all’ingresso della citta'.
Seguono lo
“spregiudicato" intervento per il Lapiz Building di San Diego (2003) dove un
trave di acciaio inox attraversa la facciata dell’edificio, l’arco rampante
realizzato per gli spazi della galleria Fioretto a Padova e le tre forme
semicircolari in ferro e muratura sulle colline umbre di Brufa (2004), che
si raccolgono intorno a un ulivo, perno dell’intera composizione.
Successivamente realizza all’interno di collezioni private in Belgio: L’
Ellisse, il Triangolo a lati curvi (2004) ed il Carre' (2005), forme nuove
per nuovi equilibri sospesi. Mauro Staccioli e' attualmente impegnato nella
riprogettazione di una Rotatoria per il Comune di San Casciano in Val di
Pesa, accanto a numerose altre attivita', sempre piu' internazionali, a
Taiwan, Puerto Rico, Corea, Egitto, USA.
Catalogo Silvana Editoriale
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Inaugurazione: sabato 18 marzo, ore 18.30
Galleria Fumagalli
via Giorgio Paglia 28 - Bergamo
Orari: da martedi' a sabato 10-12.30; 15.30-19.30. Domenica e lunedi' chiuso
Ingresso libero