I lavori di questa mostra sono una nuova serie di quadri, che trattano l'influenza della tecnologia e della comunicazione nella cultura moderna.
Tracce di silenzio per sempre
Paesaggi urbani, (tra stazioni)
I lavori di questa mostra sono una nuova serie di quadri, che trattano
l'influenza della tecnologia e della comunicazione nella cultura moderna. Con
questi nuovi dipinti, sono interessata a comunicare in un modo molto più
semplice, senza usare testi o parole che erano invece presenti nei miei
precedenti lavori. In queste opere desidero esprimere gli effetti derivanti
dalla circolazione, dalla distribuzione e dal consumo di informazioni.
Uso l'arte geometrica per proprre un paesaggio sociale, utilizzando strategie
architettoniche per rappresentare un paesaggio sociale urbano. (Sono sempre
stata affascinata dall'architettura e dal progetto tecnico) .
Ispirata da queste
immagini, ho realizzato questa serie di quadri in forma schematica, riferendomi
ai dettagli di un piano architetonico: una visione frontale, una sezione
trasversale oppure una visione dall'alto.
I canali rappresentano l'eccesso di
correnti di informazioni nella società : dal mio punto di vista ho osservato e
studiato i diversi elementi dell'esterno sociologico e come questi siano
collegati per mezzo di uno scambio continuo, nella costruzione sociale,
tecnologica, economica e politica dell'identità interna individuale; ho
analizzato i legami tra questi elementi e le loro implicazioni, equiparando gli
strati di significato in un piano bidimensionale, il contenuto dell'immagine può
muoversi all'interno di questo continuo flusso; ho accettato la "totale egemonia
tecnologica e industriale nella società (mass media), proponendo la tesi: - la
Realtà è finzione e la Finzione è realta! - Questo è un argomento ricorrente nel
mio lavoro; mi riferisco alle paure ed ai desideri collettivi nella società - il
dramma macroeconomico - Si crea una realtà artificiale, attraverso la quale
entriamo in un'identità sociale artificiale, formando così la base per
un'identità individuale.
Questo insieme di costruzione di identità , è in se stesso un problema cruciale,
che alimenta la mia continua ricerca in questa situazione. Le domande che
sorgono da ciò continuano ad affascinarmi. Non solo penso all'idea di
alienazione dell'individuo in un contesto urbano, ma ampliando e drammatizzando
l'isolamento, (o isolando il dramma), voglio aprire e misurare questo complesso
in diverse sfere di gioco e di esibizione di una funzione urbana in modo da
rappresentare la sua collusione all'interno della società di spettacolo.
Questi lavori non cercano di descrivere la superficie delle cose, ma all'interno
di questo studio cercano di esporre queste strutture. (M.V.)(Catalogo in mostra)
John Berger: La storia costituisce sempre la relazione tra il suo presente ed il
suo passato. Di conseguenza la paura del presente conduce alla mistificazione
del passato.
Inaugurazione venerdì 02 marzo 2001 ore 18.30
monogramma Arte Contemporanea,
Via Margutta 57 . 00187 Roma . Tel.0632650297