CRAA - Centro Ricerca Arte Attuale - Villa Giulia
Verbania
corso Zanitello, 8
0323 503249
WEB
I miti della scienza
dal 16/3/2006 al 18/3/2006

Segnalato da

Antonella Prota Giurleo




 
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16/3/2006

I miti della scienza

CRAA - Centro Ricerca Arte Attuale - Villa Giulia, Verbania

Convegno e mostra. Lo sguardo dell’artista, attraverso l’estetica dell’immaginazione simbolica e/o della visione critico-interpretativa, indaga “l’oltre" verso il traguardo della ricerca scientifica.


comunicato stampa

L’arte della contaminazione. Convegno e mostra

Il dialogo arte-scienza, da sempre, provoca stupore e cio' significa aprire un universo di conoscenze, spesso imperscrutabili per l’artista, ma profondamente seducenti, cariche di richiami e d’interrogativi.

Cosi', lo sguardo e l’intensa attenzione creativa dell’artista, attraverso l’estetica dell’ immaginazione simbolica e/o della visione critico-interpretativa, indagano “l’oltre" dove il traguardo della ricerca scientifica puo' essere ardita creazione o presa d’atto di un limite insuperabile. Ed e' cosi' che la scienza, attraverso i suoi miti e le sue suggestioni si apre alla contaminazione dell’arte contemporanea. Donatella Berra

La mostra e' curata da Donatella Berra, artista e docente di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico Statale “ P.Gobetti" di Omegna membro dell´Associazione “il Baobab, l´albero della ricerca"

Installazioni d’arte contemporanea con gli artisti

Donatella Berra, Verbania - “Icaro, vertigine d’infinito"
Gaetano Muratore, Invorio - “Androidi sognanti"
Antonella Prota Giurleo, Milano - “Il bandolo della matassa"
Giuseppe Strano Spitu, Saragoza - “Senza titolo"

Gli artisti e le opere

Donatella Berra
Nata a Luino (Varese) ,compie gli studi artistici a Milano diplomandosi in pittura presso l´Accademia di Belle Arti di Brera nel `78. A Venezia frequenta il corso di litografia sperimentale presso l´Accademia Internazionale di Grafica. Diverse le attivita' professionali nel settore:grafica pubblicitaria ed editoriale, illustrazione, allestimento per musei e strutture a Milano, Roma e Trento dove successivamente si stabilisce. In campo didattico-formativo tiene corsi di aggiornamento per docenti e corsi di animazione grafico-pittorica per l´infanzia. Partecipa ad esposizioni d´arte contemporanea -collettive e personali- in Italia ed all' estero anche con installazioni e performance..E`docente di Discipline Pittoriche al Liceo Artistico di Omegna. Attualmente vive e lavora sul Lago Maggiore a Cannobio (Verbania).

Opera: Icaro, vertigine d´infinito. Installazione multimateriale, 2006
Volare e' possibile purche' non si valichi il confine del sole. “Icarooo non osaree!" : ad urlare e' solo il calore del sole. Il dio sole, che scioglie e fa perdere le ali, intese come facolta' della conoscenza poiche´"colui che comprende ha le ali". Ma Icaro inebriato dalla vertigine d´infinito e' ormai oltre ogni limite del misero umano, oltre l´altare della banalita', oltre il consentito, laddove il cielo, irraggiungibile manifestazione diretta della trascendenza, dell´infinita' si apre alla lacerazione del fulmine, lampo della disobbedienza. Icaro:perfezione di solitudine, nell´invisibile distanza che separa l´apice dalla caduta. Sullo sfondo Dedalo. Principio e fine di un labirinto, eternamente incompiuto tra i meandri del pensiero e le l´ardire della trasgressione, tra l’incubo della prigionia e l’inquieto anelito della fuga, tra l’ingegno che tarpa le ali alla vita e la vita che esala in un battito d’ali..

Gaetano Muratore
Nasce a Pantelleria nel ´59 e vive oggi a Invorio( Novara), nella dimora laboratorio dove hanno preso forma i robot ,o meglio definiti “Androidi Sognanti". Autodidatta, un lungo passato di pittura, segnato da una continua crescita e ricerca che lo porta a ripercorrere gran parte dell’arte moderna. Nell '87 nasce “La Macchina Del Tempo"che coincide con una svolta nella vita di Gaetano .Concepita come un flipper di cemento armato la “Macchina" apre la scatola dell’infanzia, frammenti inutili -utili e giocattoli rotti vi fuoriescono incastrandosi nel blocco di cemento,animati da decine di meccanismi in un ingegnoso affresco elettrico-interattivo.Da qui la storia di Gaetano, diventa inseparabile da quella dei suoi robot.Dal ´98 esercita la libera professione realizzando tra le tante cose, installazioni per: Progetto“Mobile Kids" Daimler Chrysler Italia ,Regione Lombardia “Ortocircuito" museo della Scienza Milano , Progetto Italia “Robot i noti ignoti" Telecom Futur Centre Venezia.

Opera: Androidi Sognanti. Installazione e performance
“Androidi Sognanti": una popolazione in progress di individui meccanici,in movimento, ciascuno con un “carattere" o un tratto dolcemente affettivo, periodicamente revisionati e manutenzionati,mai veramente finiti ; come la continua ricerca scientifica che vuole ricostruire l´uomo. Figure simil-umane ,oggi piu' comunemente definite androidi, assemblati con materiali di scarto e tecnologia di consumo contesa al rottamatore: un pezzo di lavatrice, un vecchio otturatore, un motorino di un frullatore sporgono a stento riconoscibili, scaturisce la struttura di queste sculture antropomorfe,veri capolavori di Junk technology, che animano spazi di ricerca creativa e performance.

Antonella Prota Giurleo
Nasce a Milano dove frequenta il liceo Artistico di Brera. Dal 1968 al 1991 insegna educazione Artistica. Dal 1996 si dedica alla pittura,realizza installazioni ed espone le sue opere. Dal 2004 partecipa ed organizza convocazioni di Mail art. Ha realizzato diverse mostre personali in Italia ( Siena, Milano, Torino; in provincia di Verbania, a Lesa; in provincia di Vercelli, a Breia, Varallo e Quarona; in provincia di Como, a Sormano; in provincia di Milano a Corsico, Gaggiano, Vittuone, Cesano Boscone, e Buccinasco) e all’estero (Citta' del Messico, Lima, Puno). Ha partecipato a numerose collettive in Italia, Spagna, Corea, Turchia e a convocazioni di Mail art in Giappone, Spagna, Brasile, Argentina, Malesia, Francia, Belgio. Vive e lavora a Corsico (Milano). Nelle sue opere esprime la fiducia nella possibilita' di costruire la propria e l’altrui vita all’insegna dell’armonia attraverso le relazioni tra donne e tra donne e uomini.

Opera:Il Bandolo della matassa.Installazione, 2006. Calchi in sincer, fili di lana e di cotone
Uno dei miti della scienza consiste nel “trovare il bandolo della matassa", nel dare risposta cioe' alle domande chiave: Chi siamo? Da dove veniamo? Dove andiamo? A partire da mani di donna tanti fili si intrecciano a significare la ricerca della scienza ma anche delle singole individualita', in una sottolineatura della capacita' delle donne di tessere fili, di intrecciare relazioni, di costruire vita. Molti sono i miti di riferimento, dalle Parche a Penelope, passando per Arianna e Aracne, il filo rappresenta un elemento importante nella mitologia.

Giuseppe Strano Spitu
Nasce nel ´66 a Reggio Calabria. Studia Pedagogia e frequenta l`Accademia d`Arte Drammatica.E' scultore e realizza istallazioni. Nella sua opera sono presenti la trasparenza, il vuoto ed il movimento.Ha realizzato diverse mostre d´arte contemporanea individuali in Italia e Spagna. Ha partecipato a numerose esposizioni collettive in Francia, Spagna, Italia, Olanda, Finlandia; ha preso parte a molti simposi europei in Olanda, Italia, Ungheria, Austria, Serbia, Slovakia e Romania. Alla sua personale attivita' artistica , affianca quella di vivace organizzatore e curatore di mostre collettive sia in Italia , a Reggio Calabria e Calitri, sia in Spagna , a Madrid, Zaragoza, Monzo'n, Teruel e Marbella e mantiene vivo il dialogo creativo tra i due paesi e gli artisti coinvolti nelle manifestazioni. Attualmente vive e lavora a Saragozza, in Spagna.

Opera: Senza titolo. Installazione multimateriale,2006
Fuoco = coscienza . Il fuoco e' luce, calore, fondamentale per la trasformazione delle sostanze, per cuocere gli alimenti,per la creazione artigianale; in sostanza elemento base per l'elaborazione della cultura e la civilizzazione. Secondo la psicanalisi, Prometeo rubando il fuoco a Zeus e donandolo agli uomini, libera l'umanita' definitivamente dalla dipendenza divina, creando cosi' l'essere cosciente.

Immagine: Antonella Prota Giurleo, Carlo Gerli - Milano 2004

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