Scrivere con la luce. La mostra si propone di porre a confronto una selezione di 115 immagini realizzate con impressioni fotografiche sovrapposte tratte dai piu' celebri lavori di Storaro, con la riproduzione fotografica di quarantuno dipinti che hanno costituito fonte d’ispirazione per l’artista.
Scrivere con la luce
a cura di Marina Pizziolo, Romano Ravasio e Francesca Storaro
“Il progetto di una vita. L’enciclopedia di un visionario, un ricercatore, uno studioso, di quanto filosofi, pittori, scienziati di tutto il mondo hanno speso in ricerca intorno al mistero della visione". Cosi' Vittorio Storaro descrive il progetto culturale di ampio respiro che si articola nella mostra e nella splendida trilogia, edita da Electa, che la accompagna. Storaro si pre-senta con questa esposizione essenzialmente come fotografo, narratore per immagini fisse. La mostra riveste un duplice interesse: tecnico e narrativo. Il passaggio dall’immagine in movimento, che caratterizza la cinematografia, all’immagine fissa, che specifica la fotografia, non puo' che affermare la capacita' e la padronanza dei mezzi espressivi dell’autore.
Punta di diamante di una trentennale ricerca storico-culturale, volta ad approfondire le poetiche e i contenuti del linguaggio cinematografico, la mostra si propone di porre a confronto una selezione di 115 immagini realizzate con impressioni fotografiche sovrapposte tratte dai piu' celebri lavori di Storaro, con la riproduzione fotografica di quarantuno dipinti che hanno costituito fonte d’ispirazione per l’artista. Sara' cosi' possibile ripercorrere l’iter creativo di Storaro, attraverso i capolavori di Caravaggio, Bacon, Carpaccio, Magritte, Dejneka, Botticelli.
Nella prima sezione della mostra viene analizzato il tema della luce, attraverso il rapporto tra ombra, penombra, luce artificiale e naturale, magistralmente ripresi nelle immagini di Apocalypse now, Giovinezza giovinezza, Novecento e altri celebri capolavori cinematografici del maestro.
Nella seconda sezione, l’attenzione sara' focalizzata sul tema dei colori, caratterizzanti le diverse fasi della vita, cosi' come messo in risalto nella straordinaria fotografia de L’ultimo imperatore. Il nero come colore del concepimento, il rosso come colore della nascita, il giallo come colore della coscienza etc.
La terza sezione analizza l’equilibrio tra i vari elementi naturali della vita attorno a cui ruota il rapporto tra terra, acqua, aria, fuoco, inconscio, cosciente.
Vittorio Storaro ha vinto tre premi Oscar per la fotografia, con i film Apocalypse now, diretto da Francis Coppola, Reds diretto da Warren Beatty e L’ultimo imperatore, diretto da Bernardo Bertolucci.
Nato a Roma nel 1940, si diploma nel 1956 come “Maestro fotografico" presso l’Istituto Tecnico Duca D’Aosta, conseguendo nello stesso tempo un praticantato presso un laboratorio fotografico. Nel 1958 presso l’Istituto C.I.A.C. (Centro Italiano Addestramento Cinematografico) si diploma Operatore Cinematografio. Subito dopo, anche se non ha ancora raggiunto l’eta' richiesta, viene ammesso al corso di Cinematografia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma.
La prima grande occasione arriva nel 1968 con il film Giovinezza giovinezza, diretto da Franco Rossi. E' il primo film che da' a Storaro la possibilita' di esprimere compiutamente la sua estrema attenzione per i valori della luce. Registi come Bernardo Bertolucci, Luigi Bazzoni, Dario Argento, Giuseppe Patroni Griffi, Fabio Carpi, Giuliano Montaldo, Salvatore Samperi, Luca Ronconi, Francis Coppola, Warren Beatty e Carlos Saura, lo portano negli anni a un approfondimento del suo stile cinematografico, che gli permette di sviluppare in modo sempre piu' cosciente una ricerca sui significati della luce, dei colori e degli elementi primari della vita.
Catalogo Electa
Allestimento Francesca Storaro
Patrocinio: Regione Lombardia e Provincia di Varese
In collaborazione con Citta' di Busto Arsizio
Nell’ambito di B.A. Film Festival 2006
Ufficio stampa: Fondazione Bandera Cristina Moregola
Inaugurazione: sabato 25 marzo h 17,00. Nella serata dell’inaugurazione presente Vittorio Storaro
Fondazione Bandera
Via Andrea Costa, 29 - Busto Arsizio (VA)
Orari: 15-19 dal martedi al giovedi, 10-12.30 e 15-19 dal venerdi' alla domenica. Lunedi chiuso. Chiuso 16 aprile
Ingresso 4 euro, ridotti 2 euro. Visite guidate su prenotazione per gruppi tutti i giorni, escluso il lunedi'. Laboratori didattici a cura dei Laboratori Bandera € euro