In mostra circa 80 tra disegni e dipinti di piccole e medie dimensioni raffiguranti immagini di bunker della seconda guerra mondiale. L'artista si confronta con luoghi abbandonati o con elementi storici, estrapolandoli dalla loro anonimia per evocare atmosfere irrequiete e produrre slittamenti temporali.
Mostra personale
T293 presenta l’ultimo lavoro di Stefania Galegati. Nella sala si susseguono circa
una un’ottantina tra disegni e dipinti di piccole e medie dimensioni, realizzati con
tecniche diverse negli ultimi due anni, e raffiguranti immagini di bunker della
seconda guerra mondiale. Partendo da numerose immagini raccolte ed archiviate,
Stefania Galegati ha realizzato disegni e dipinti, pensati come frammenti che
proliferano sulle pareti dello spazio espositivo.
Quelle riprodotte, sono architetture dalla vita brevissima, utilizzate per pochi
anni a scopo bellico e in seguito abbandonate a se stesse. Lungo le coste, in mezzo
alle campagne e nei boschi, esse appaiono lontane dalla loro storia, private d’ogni
funzione e, allo stesso tempo, perfettamente integrate nel paesaggio. Queste ottuse
forme, provenienti dal passato, si trovano a suscitare la curiosita' e l’interesse di
turisti che cercano di interpretarne la natura.
Cosi' come nei precedenti lavori, Stefania Galegati si confronta scientificamente con
luoghi abbandonati o con elementi storici, estrapolandoli dalla loro apparente
anonimia per evocare atmosfere irrequiete, produrre slittamenti temporali e mettere
in scena narrazioni ironiche e paradossali. Gia' a partire dalla serie di foto che
raffigurano sagome di nani ritagliate nei mobili, fino alle tele su storie di
fantasmi, traspare infatti la ricerca di una forma di intensita' inenarrabile e
nascosta nelle cose.
Stefania Galegati e' nata a Bagnacavallo (Ra) nel 1973, vive e lavora tra l’Italia e
New York. Dopo aver frequentato l'Accademia di Brera a Milano, nel 1994 esordisce
con We are Moving, mostra collettiva presso lo spazio Viafarini di Milano. Partecipa
poi ad Aperto Italia '97 al Trevi Flash Art Museum, a Fuori Uso '98 presso il
Mercato Ortofrutticolo di Pescara. Nel 2000 e' tra i finalisti del Premio per la
Giovane Arte Italiana, aggiudicandosi il Premio della Critica nel 2001 per le arti
contemporanee di Roma (Maxxi). Ha vinto lo studio program del Ps1 per l'anno
2003/2004 ed e' stata finalista del premio Furla nel 2003. Tra le mostre collettive
piu' recenti si segnalano: 2005 LOOP, Angelo Mai, Roma, a cura di L.Benedetti e F.
Stocchi; Modern Times, MAN, Nuoro, a cura di M. R. Sossai; Generations of Art. 10
anni alla Far, Fondazione Ratti, Chiesa di San Francesco, Como, a cura di G.
Verzotti; U_Move, Galleria Comunale d'Arte Contemporanea, Monfalcone (GO), a cura di
A. Bruciati; 2004 Vernice, Villa Manin, Udine, a cura di F. Bonami; 2002 At least
begin to make an end, W139, Amsterdam, a cura di A. Demesteer; Exit, Fondazione
Sandretto Re Rebaudengo, Torino, a cura di F. Bonami. Ha al suo attivo alcune mostre
personali tra le quali: 2005 Macro, Roma; Bier fur ol + ein blinder passagier,
Kunstverein Bremerhaven, Germany; 2003 Pinksummer, Genova; 2001 Pinksummer, Genova;
2001 Studio Massimo De Carlo, Milano.
Inaugurazione: martedi' 4 aprile 2006, ore 19.00 - 22.00
T293
Via Tribunali 293 - Napoli
Orari: Martedi'-sabato, dalle 16.00 alle 20.00