Spazio Mazzotta
Milano
Foro Buonaparte, 60
02 45498776 FAX 02 45498815
WEB
Guido Crepax
dal 12/3/2006 al 30/6/2006

Segnalato da

Azalea Seratoni



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Guido Crepax



 
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12/3/2006

Guido Crepax

Spazio Mazzotta, Milano

Il sogno degli anni '60. Valentina non esisteva ancora e l'artista lavorava per “Novella", la piu' popolare e fortunata rivista della Rizzoli. La mostra presenta piu' di 60 disegni di quell’epoca, tra il 1960 e il ’65, che illustrano racconti e rubriche pubblicate su quelle pagine, come Il buio alle spalle di Brunella Gasperini.


comunicato stampa

Il sogno degli anni '60

Valentina non esisteva ancora e Guido Crepax lavorava per “Novella", la piu' popolare e fortunata rivista della Rizzoli, destinata a diventare il settimanale al femminile di narrativa e attualita' piu' letto negli anni Sessanta.

La Galleria Spazio Mazzotta riscopre piu' di 60 disegni di quell’epoca, tra il 1960 e il ’65, che illustrano racconti e rubriche pubblicate su quelle pagine, come Il buio alle spalle di Brunella Gasperini.

Si tratta di pezzi unici, in bianco e nero e a colori, a volte completati da inserti a collage.
Con La curva di Lesmo, la prima storia pubblicata nell’aprile del 1965 su Linus di Giovanni Gandini, in cui appare alla terza puntata Valentina Rosselli, Crepax optera' per il fumetto, per la frammentazione in una sequenza quasi cinematografica delle tavole, rivoluzionando la costruzione della pagina e il tempo della lettura.

In questo caso, si tratta di qualcosa di diverso ancora. Certo, l’accenno di frangia, i capelli scuri e corti e il corpo delle figure femminili di alcuni di questi disegni anticipano sorprendentemente quelle qualita' che identificheranno l’alter ego del disegnatore milanese. Soprattutto nella rubrica del Dottor Vega, Psicoinchiesta, del ‘65, gia' impaginata come fosse un fumetto, Crepax risolve in pochi tratti la densita' narrativa di un racconto di visioni oniriche, incubi e ossessioni e segna il punto di svolta tra l’illustrazione e il fumetto.

Crepax ha una cura quasi maniacale dei dettagli, soprattutto quando lavora col pennino e la china, una tecnica che sente piu' propria e in cui si esprime piu' liberamente rispetto alla pennellata che a volte si liquefa sul cartoncino con la leggerezza di un acquerello.

I disegni raccontano il sogno degli anni ’60 e la Milano dell’epoca, il contesto urbano di quel sogno: incontri all’ombra della Torre Velasca o in auto nel traffico, situazioni ludiche, romantiche, mondane, erotiche, corpi languidamente distesi su un divano con una coppa di champagne, o timidamente irrigiditi davanti a un tavolo su cui sono appoggiate copertine di dischi che Crepax disegna avendo imparato la lezione di David Stone Martin e di Ben Shahn.

La rassegna e' corredata da un elegante catalogo con testi di Ferruccio Giromini e Mario Perazzi ed e' realizzata in collaborazione con Luisa e Antonio Crepax e la libreria antiquaria Little Nemo di Sergio Pignatone.

Spazio Mazzotta
Foro Buonaparte, 60 - Milano

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