Museo di arte Contemporanea e 900 - Mac,n
Monsummano Terme (PT)
via Gragnano, 349 (Villa Renatico Martini)
0572 952140 FAX 0572 952140
WEB
Misure del tempo
dal 31/3/2006 al 24/6/2006
lunedi' 9 - 12; mercoledi', giovedi', venerdi' 16 - 19; sabato e domenica 9 - 12 e 16 - 19 (Chiusa il martedi', il giorno di Pasqua e il 9 giugno)

Segnalato da

Lea Codognato - Davis & Franceschini




 
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31/3/2006

Misure del tempo

Museo di arte Contemporanea e 900 - Mac,n, Monsummano Terme (PT)

Misure del tempo evoca quei valori caratteristici del territorio, che hanno costituito l’identita' del luogo nel corso della sua storia. Ad ognuno di questi valori corrisponde una sala del museo e al suo interno l’installazione di un artista.


comunicato stampa

Emanuele Becheri, Antonio Catelani, Fabio Cresci, Connie Dekker, Paolo Fabiani e L. Addo Trinci

A cura di Giovanna Uzzani

In occasione delle celebrazioni per il millennio del Castello di Monsummano, in Val di Nievole (i primi insediamenti documentati risalgono al 1005 d.c.), il Comune di Monsummano Terme inaugura sabato 1 aprile 2006 la mostra Misure del Tempo al Mac,n, Museo d’Arte Contemporanea e del Novecento, presso la Villa Renatico Martini, che ha riaperto lo scorso giugno con nuovi allestimenti, secondo gli standard richiesti dalla Regione Toscana.

Misure del tempo evoca quei valori caratteristici del territorio, che hanno costituito l’identita' del luogo nel corso della sua storia. Ad ognuno di questi valori corrisponde una sala del museo e al suo interno l’installazione di un artista.

Misure del tempo ospita le opere di: Emanuele Becheri, Antonio Catelani, Fabio Cresci, Connie Dekker, Paolo Fabiani, L. Addo Trinci.

I temi rappresentativi del genius loci ed evocati dal lavoro degli artisti sono: pietra, acqua, ceramica, ex-voto, pesca nel padule, lavoro artigianale femminile. Motivi, questi, che hanno determinato la cultura, l’economia, le relazioni, il paesaggio e la sua antropicizzazione, dunque la storia stessa di Monsummano. La pietra e' legata all’attivita' estrattiva e alla presenza delle cave delle marne rosse del sugame, utilizzate sino dall’eta' di Roma antica; l’acqua termale della grotta e delle piscine, scoperta alla meta' dell’ottocento e ora parte della identita' e del nome stesso del comune; la ceramica prodotta e documentata dai tempi etruschi, poi nel corso del medioevo e del rinascimento; gli ex-voto della basilica di Maria Santissima della Fontenuova, dove nel Seicento si era diffuso il culto popolare della Madonna miracolosa; il padule nel quale si erano sviluppate le attivita' della caccia e della pesca, con reti, burchielli, nasse, reti; infine gli opifici e il lavoro artigianale, prevalentemente femminile, legato alla produzione di panieri di canna intrecciata, di cappelloni di paglia per le damigiane e i fiaschi, dei graticci e della manifattura calzaturiera.

Ogni artista donera' al Comune di Monsummano la propria opera o una sua parte significativa o il progetto grafico, affinche' resti come testimonianza dell’evento.

“La mostra parla a piu' voci. Gli artisti hanno realizzato le proprie opere ispirandosi ciascuno a un tema forte, legato al territorio; insieme abbiamo pensato al titolo, con l’intento che adombrasse l’idea di un ritmo, di un cammino da misurare. Eludendo l’obbligo di adeguare il linguaggio dell’opera al contesto per non ridurne l’autonomia, si e' scelto di ispirarsi a un motivo, di interpretarlo e farlo proprio, all’interno di un codice espressivo e stilistico personale, unico per ogni interprete. Ne e' uscita una dialettica tra artista e motivo di ispirazione, tra opere e luogo espositivo, tra il presente in atto e la stratificazione dei segni". Giovanna Uzzani

La mostra si e' resa possibile grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca.

Il museo:
La villa Martini, oggi di proprieta' comunale, sorge poco fuori del paese, in localita' Renatico, sulla strada che sale al castello. Fu costruita intorno al 1887 per Ferdinando Martini, illustre politico e uomo di cultura dell’epoca giolittiana, su progetto dell'architetto Cesare Spighi, seguendo il gusto eclettico del secondo Ottocento toscano. La villa dal 1988 ha ospitato eventi culturali in collaborazione con importanti istituti culturali, ed e' sede del Mac,n, Museo d'Arte Contemporanea e del Novecento, istituito nel 2000.

Immagine: Paolo Fabiani " Deje'uner sur l'herbe ", 1996, materiali vari, h cm. 130 - Courtesy Paolo Fabiani

Museo di arte Contemporanea e 900
Via Gragnano 349 - Monsummano Terme (PT)

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