Nella sua seconda personale presso carbone.to, Bob e Roberta Smith propone un innovativo e radicale progetto per i trasporti nella citta' di Torino. Se il progetto verra' accettato, nelle strade saranno installate funivie e la gente andra' al lavoro viaggiando nel cielo. Bob e Roberta Smith crede che non si debba consumare cultura, bensi' ognuno creare la propria realta'.
Nella sua seconda personale presso carbone.to, Bob e Roberta Smith propone un innovativo e radicale progetto per i trasporti nella città di Torino. Se il progetto verrà accettato, nelle strade saranno installate funivie e la gente andrà al lavoro viaggiando nel cielo. Bob e Roberta Smith crede che non si debba consumare cultura, bensì ognuno creare la propria realtà .
Alla fine degli anni 80, dopo aver vinto una serie di prestigiose borse di studio a Roma e New York, il pittore figurativo Patrick Brill si trasforma in Bob Smith, artista-uomo-qualunque senza successo. Il debutto di Bob avviene a New York con la distribuzione di una serie di 'borsette' (Lucky Bags), che contengono gli ingredienti per costruire opere d'arte fai-da-te, per esempio un Van Gogh composto da una sedia di plastica e pittura arancione. Tornato a Londra per frequentare un Master al Goldsmith College of Arts, dove oggi insegna, Bob realizza un video che cataloga i suoi insuccessi nel cercare di mostrare il proprio lavoro alle gallerie newyorkesi, e viene bocciato agli esami del primo anno per un'installazione che prevede di cospargere di dolci un'intero pavimento. Roberta entra in campo quando Patrick inizia a lavorare con sua sorella (che si chiama veramente Roberta) e il nome rimane anche quando la collaborazione tra i due termina.
Da allora, in sedi che vanno dalla Tate Gallery e la Chisenhale Gallery ai bar della East London, ma anche a Tokio, New York e un po' ovunque in Europa, questo artista ha esposto sculture di cemento - battelli, chitarre con sette manici, verdure riprodotte in forme mutanti -, montagne di oggetti dipinti di arancione, aeroplani di gomma e gatti di gesso con la testa dalle forme più svariate; ma soprattutto dipinti e disegni riproducenti strani slogan e storielle, spesso con qualche errore di ortografia, come The Suburbs Are the New Center (Le periferie sono il nuovo centro) o Philip Guston Was a Monster (Philip Guston era un mostro).
L'arte di Bob e Roberta è intrisa di humor e autoironia, ma in essa vi è anche una sorta di utopica serietà : "Voglio che il sapore del mio lavoro sia quello della conversazione, che sia aperto e che dia il più possibile. (..) Il bello di scrivere un testo è che non devi comprarlo per avere l'esperienza di leggerlo e di capirlo  è esattamente la stessa cosa se lo vedi riprodotto. Voglio comunicare l'idea che la gente si deve fare da sola la propria dannata arte e che non hanno bisogno che sia io a fargliela".* Molti dei suoi lavori infatti sono costruiti con la partecipazione del pubblico (Participation Works). Bob e Roberta vede nell'artista una persona che offre un servizio, e intende l'arte come un forum di conversazione e libero discorso, un mondo parallelo dove le idee possono essere espresse, e la realtà può venire inventata.
* Louisa Buck, UK Artist Q & A: Bob and Roberta Smith, The Art Newspaper, London, UK, vol. 10, 1999, p. 65.
Immagine: Bob and Roberta Smith, "Create Your Own reality" (2001), fotografia/photograph, cm 18 x 24
Inaugurazione: martedì 13 marzo 2001, ore 18.30
Orari: dal martedì al sabato, 16.00-19.30
carbone.to, via dei mille 38, 10123 torino, italia, tel.+39.011.8395911 fax+39.011.8395916