...al Castello di Arechi. Un Progetto per il Sistema Botanico, Paesaggistico e Ambientale di Salerno. Convegno Internazionale. Promosso dal Comune di Salerno, ideato e curato dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano con il Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica dell'Universita' degli Studi di Salerno.
...al Castello di Arechi
Un Progetto per il Sistema Botanico, Paesaggistico e Ambientale di Salerno
Promosso dal Comune di Salerno, ideato e curato dal Dipartimento di Architettura e Pianificazione del Politecnico di Milano con il Dipartimento di Sociologia e Scienza della Politica dell'Università degli Studi di Salerno, il convegno internazionale affronta la valorizzazione del patrimonio culturale, botanico, paesaggistico e ambientale di Salerno, attraverso le verifiche proposte da uno studio multidisciplinare delle sue peculiarità e finalizzato allo sviluppo di un sistema capace di tutelarle e renderle fruibili.
Originata da un programma di ricerca nazionale finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica denominato "Storia e rinnovamento del giardino botanico in Italia", la proposta affronta il coordinamento delle risorse architettoniche e ambientali comprese tra il Giardino della Minerva e il Castello di Arechi, a partire dalla locale tradizione botanica e officinale.
Il progetto indica infatti la conversione ambientale-botanica di un vasto versante collinare che sovrasta il centro storico salernitano e la strutturazione di una rete di servizi per la ricerca, il mantenimento, l'accoglienza e la fruizione dell'intero sistema. La proposta riguarda inoltre la connessione e la funzionalizzazione dei luoghi monumentali deputati allo svolgimento delle attività culturali e scientifiche e la definizione architettonica dei nodi e dei tracciati di relazione.
A partire dal nucleo medievale del Giardino della Minerva, recentemente restaurato nelle sue forme settecentesche, il progetto intende dimostrare la fattibilità di un recupero naturalistico alla grande scala che si relazioni con la città , i suoi servizi culturali e le importanti iniziative di riqualificazione proposte dal nuovo piano urbanistico, rispondendo anche nei confronti degli aspetti culturali e gestionali a cui la futura Fondazione Matteo Silvatico "Archivio Storico della Botanica Salernitana" dovrà assolvere.
Se il Castello, che sovrasta il centro storico, può essere considerato da sempre l'emblema di Salerno, è altrettanto vero che il recente restauro del Giardino della Minerva, compreso nella fascia intermedia degli "orti cinti e terrazzati", ha reso visivamente palese una parte nobilissima della storia locale, incentrata sulla tradizione della Scuola Medica Salernitana.
Nella seconda decade del XIV secolo, nasceva infatti a Salerno il primo giardino botanico del mondo per opera di Matteo Silvatico, autore del Liber cibalis et medicinalis Pandectarum, un fatto nuovo nella storia dei semplici medicinali, raccolti per la prima volta in un lessico scientifico per lo studio e l'impiego medico-terapeutico delle erbe. A partire da qui aveva inizio la tradizione degli Orti botanici universitari di Padova, Pisa, Firenze, Pavia, Bologna e di quelli successivi.
Dei documenti di questa tradizione, rappresentata anche da opere come il De simplici medicina, più tardi conosciuto come Circa instans o Secreta salernitana, uno dei più importanti trattati per lo studio dei medicamenti vegetali che ha avuto l'Occidente nel Medioevo, non rimane purtroppo alcuna presenza originale a Salerno. Grazie al lavoro svolto dall' "Archivio Storico della Botanica Salernitana", oggi sono già ritornate nella città che ha "esportato" in tutto il mondo la sua tradizione oltre 8.000 immagini, acquisite da codici custoditi, tra le altre, alla British Library di Londra e alla Biblioteque National di Parigi, miniature di soggetti botanici e di paesaggio che hanno oltrepassato ogni età per la loro bellezza.
Il caso salernitano riporta all'idea del giardino e dell'ambiente botanico come luogo complesso, che propone l'evoluzione del pensiero filosofico e scientifico, dei suoi riflessi culturali sulla società e fisici sul paesaggio della città e del territorio.
Analogamente a quanto proposto dal programma nazionale di ricerca, al quale insieme al Politecnico di Milano e all'Università degli Studi di Salerno partecipano le Università degli Studi di Pisa e di Padova e il Politecnico di Torino, il convegno propone di indagare il futuro del giardino botanico, aprendolo alle problematiche della formazione del paesaggio e della fruizione delle preesistenze ambientali e del patrimonio scientifico collegato, temi rilevanti e comuni alle numerose realtà di livello internazionale presenti in Europa e nel Nord America.
Svolgimento
Il convegno si svolgerà sabato 17 marzo 2000, preceduto da alcuni appuntamenti culturali che sono previsti per il pomeriggio del giorno 16 e che saranno introduttivi alle tematiche da affrontare: la visita guidata al Giardino della Minerva, la tavola rotonda sull'attività della ricerca nazionale in corso, la presentazione del volume Il museo della vita. Immagini di paesaggio.
Dopo le relazioni introduttive, la prima parte della mattina del giorno 17, sarà dedicata all'inquadramento delle relazioni tra la biblioteca, come luogo di conservazione della documentazione botanica e della sua diffusione culturale, e il giardino botanico, come luogo della sua rappresentazione scientifica e paesaggistica che ne esplicita in modo vivente i contenuti, anche nei suoi aspetti estetico-filosofici e gestionali.
La seconda parte della mattina sarà viceversa dedicata alla presentazione del progetto per il nuovo sistema botanico, paesaggistico e ambientale di Salerno.
Gli approfondimenti su questo tema proseguiranno nel pomeriggio, durante il quale verranno affrontati gli aspetti specifici della riconversione del patrimonio esistente ai fini della fruizione e la sua conservazione, dell'orto botanico come "museo naturalistico" e l'acquisizione e conservazione dei documenti scientifici e artistici.
La conclusione del convegno sarà affidata agli aspetti della comunicazione degli studi condotti sul caso salernitano, che mette in connessione la "progettualità culturale" relativa alla conoscenza del patrimonio e la "progettualità architettonica" applicata all'ambiente botanico e urbano.
I lavori saranno coordinati dai docenti promotori: Antonio Piva (coordinatore del programma nazionale di ricerca) e Pierfranco Galliani del Politecnico di Milano; Massimo Venturi Ferriolo (responsabile dell'unità locale di ricerca) e Paola Capone (co-fondatrice responsabile dell' "Archivio Storico della Botanica Salernitana") dell'Università degli Studi di Salerno.
16 -17 marzo 2001 - Palazzo di Città - Salerno
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