La danza del nulla. Grafie dell'essere. Nelle grandi sale disposte sui due piani di Castel dell'Ovo verranno esposti disegni di grandi dimensioni dell'ultimo ciclo creativo dell'artista e sculture in bronzo.
La danza del nulla. Grafie dell'essere
L'Assessorato alla Cultura del Comune di Napoli in collaborazione con il
Forum di Cultura Austriaco di Roma inaugurano, mercoledi' 12 aprile dalle
ore 18 alle ore 20, nelle sale espositive di Castel dell'Ovo la mostra
dell'artista austriaco Rudi Wach.
La mostra e' stata pensata in stretto rapporto con lo spazio espositivo:
nelle grandi sale disposte sui due piani di Castel dell'Ovo verranno
esposti disegni di grandi dimensioni dell'ultimo ciclo creativo
dell'artista e sculture in bronzo.
"Che quella di Wach sia una produzione quanto mai singolare e' fuor di
dubbio. Artista 'secondo necessita'', il nostro; nonche' testimone di un
percorso e di una ricerca che si svolgono precisi come una parabola. Nel
doppio senso della parola, comunque: che', se il suo fare mostra sempre
una radicata volonta' di narrazione - dove ad essere raccontato e' appunto
un exemplum (...) storia dotata di un valore assolutamente paradigmatico,
che ha sempre e comunque un 'significato' altro da cio' che in essa viene
esplicitamente detto - il medesimo si svolge comunque in una sorta di
emblematico 'rovesciamento' di direzione: vera e propria andata-e-ritorno
nell'universale e cosmico ciclo della creazione. Dai "Guardiani" degli
anni '50 sino alle titaniche creature dell'ultima sua produzione, questo
'fare' inquieto mostra di non essere in alcun modo ossessionato dal
problema della 'rappresentazione'.
Egli non vede il reale come 'parvenza'
da ricondurre al suo 'vero' nascosto e
misterioso... guarda piuttosto alla realta', ne sente tutto il 'problema'
e lo svolge da spettatore che sa di essere sempre anche protagonista
delle vicende che il mondo e la storia gli pongono davanti agli occhi". In
occasione della mostra verra' pubblicata una monografia a cura di Epicarmo
Invernizzi contenente immagini a colori che documentano le opere di
grandi dimensioni dell'ultimo decennio, le sculture installate nello
spazio espositivo di Castel dell'Ovo, i saggi introduttivi di Massimo
Dona', Carlo Invernizzi, Lorenzo Mango, Francesca Pola, Elmar Zorn.
La mostra si avvale del patrocinio dell'Ambasciatore della Repubblica
d'Austria in Italia Dr. Alfons Kloss ed e' stata organizzata con il
contributo della Regione Campania, della Regione Tirolo e del Comune di
Innsbruck.
Saranno presenti all'inaugurazione il il Dr. Antonio Bassolino,
Presidente della Regione Campania, Dr. Herwig van Staa, Presidente della
Regione Tirolo e il Dr. Alfons Kloss, Ambasciatore della Repubblica
d'Austria in Italia.
L'esposizione e' una iniziativa promossa in occasione del semestre della
Presidenza Austriaca dell'Unione Europea.
Nota biografica
Rudi Wach, e' nato ad Hall in Tirol nel 1934.
A ventuno anni si trasferisce a Milano, dove studia all'Accademia di
Belle Arti di Brera con Marino Marini. Di quel periodo sono le sue prime
sculture di "Guardiani" e di "Madri", uno dei temi centrali del suo
lavoro. Nel 1956 avvia con Mario Negri una amicizia che durera' sino alla
scomparsa di questi, mentre lavora su modelli utopici di "Citta'".
Nel 1957 incontra Alberto Giacometti che lo invita a Parigi, dove vive
dal 1958 al 1963, con soggiorni saltuari a Milano e a Vienna, dove dal
1958 stringe amicizia con Fritz Wotruba.
Nel 1959 vince il primo premio alla Biennale della Gioventu' di Gorizia, e
nel 1962 il Theodor-Korner-Preis della Citta' di Vienna.
A partire dal 1963 torna a vivere a Milano, dove prosegue il suo lavoro
sul tema della 'madre', che nel 1969 lascia il posto a nuove
figurazioni, con le "Sfingi" cui seguono dal 1973 gli "Adoranti" ed i
"Sacrificanti".
Nel 1964 incontra a Vienna Elias Canetti che nei suoi soggiorni a Milano
frequenta il suo studio.
Nel 1965 vince la Medaglia d'oro al VI Concorso Internazionale del
Bronzetto a Padova, l'anno seguente il Premio del Consolato della
Repubblica Federale di Germania al XII Concorso della Grafica a Innsbruck.
Nel 1970 riceve il Premio del Ministero austriaco per l'istruzione e la
cultura per il XVI Concorso della Grafica a Innsbruck.
Nel 1972 Luigi Carluccio presenta la sua prima mostra personale in Italia
alla Galleria I Portici di Torino.
Dal 1973 si dedica intensamente anche alla produzione disegnativa, che
assume una propria autonoma evidenza espressiva pari alla sua opera
scultorea. In questa direzione viene ulteriormente stimolato
dall'incontro e dall'amicizia con il poeta Carlo Invernizzi.
Nel 1974 la Galleria Stendhal di Milano presenta una sua mostra personale.
A partire dal 1975, con la collaborazione del fratello Alois, inizia a
realizzare sculture di grandi dimensioni: la "Grande Sfinge" sara'
ultimata nel 1981.
Nel 1978 si reca per la prima volta a Carrara e Pietrasanta e inizia il
suo lavoro sul simbolo della 'croce': "Il Cristo del Ponte sull'Inn" -
opera con la quale avvia il suo dialogo con il corpo umano - iniziato nel
1981 viene ultimato nel 1985.
Al 1984 risalgono i primi progetti per la "Cappella Bianca" di
Innsbruck, opera fondata sulla simbologia del grembo e dell'acqua,
ultimata nel 1994.
Nel 1985 progetta a Innsbruck la fontana "L'ombra del falco", che
conclude tra il 1991 e il 1993 con l'installazione della "Colonna del
falco" in bronzo, alta tredici metri.
Nel biennio 1987-1988 realizza "l'Altarefiore" in pietra nera di Nesso
per la Chiesa di Morterone e nel 1989 crea 33 progetti-visione per la
Piazza dei Fiori di Morterone.
Nel 1989 riceve il Premio Pilgram per la "Cappella Bianca" e il primo
premio al Concorso per il manifesto del 50' anniversario della
Hahnenkammrennen di Kitzbuhel.
Nel 1994 crea i primi disegni di grande formato, mentre all'anno
seguente risalgono i primi studi per la "Cappella della Luce Bianca",
realizzata nel 2000 a Pitztal.
Nel 1996 il Tiroler Landesmuseum Ferdinandeum di Innsbruck gli dedica una
grande retrospettiva.
Nel 1999 realizza la grande scultura "Uomoaquila" per il Kaiserlichen
Hofburg di Innsbruck. Nello stesso anno il Presidente Federale della
Repubblica d'Austria gli conferisce la Croce d'onore per l'Arte e la
Scienza di 1 Classe, e la Citta' di Innsbruck la Croce al Merito.
Nel 2000, nell'ambito del LeccoArteFestival, viene invitato a tenere una
mostra personale di disegni recenti ai Musei Civici Villa Manzoni di
Lecco. Nel 2001 realizza il ciclo di opere "Percorso delle creature" per
la Wiener Linien al Museumquartier di Vienna.
Nel 2002 presenta alla galleria A arte Studio Invernizzi di Milano
disegni su tela di grande dimensione e nello stesso anno viene invitato
dalla Provincia di Milano a Palazzo Isimbardi per una mostra di grandi
sculture.
Nel 2003 il Palazzo Imperiale di Innsbruck dedica una grande mostra
mettendo in relazione le opere di Rudi Wach con quelle di Rodolfo Arico'.
Nel 2004 le sue opere vengono esposte al Palazzo Trivulzio di Melzo.
Nello stesso anno il Forum Austriaco di Cultura di Milano gli dedica
un'esposizione.
Nel 2005 lo Stift Melk gli dedica una grande retrospettiva esponendo
tredici sculture di grandi dimensioni nei cortili dell'Abbazia, quindici
opere degli anni Cinquanta e Sessanta nella sala marmorea e una serie di
disegni dall'ultimo ciclo creativo nella Sala Bianca.
Catalogo con saggi di: Lorenzo Mango, Massimo Dona', Francesca Pola, Carlo
Invernizzi, Elmar Zorn
Organizzazione: Assessorato alla Cultura Comune di Napoli, Forum
Austriaco di Cultura a Roma
Inaugurazione: Mercoledi' 12 aprile 2006 ore 18 - 20
Castel dell'Ovo
Via Caracciolo - Napoli