GiaMaArt Studio
Vitulano (BN)
via Iadonisi, 32
0824 878665 FAX 0824 878665
WEB
Pittura Elettrica
dal 28/4/2006 al 22/9/2006
Dal martedi' al sabato ore 17.00 - 20.00 e per appuntamento

Segnalato da

GiaMaArt Studio




 
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28/4/2006

Pittura Elettrica

GiaMaArt Studio, Vitulano (BN)

Un ciclo di mostre dove saranno esposti alcuni artisti delle ultime generazioni, in un panorama composito che raccoglie spunti e soluzioni differenti sotto il segno della qualita'. In mostra i dipinti di Alessandro Bazan, Marco Colazzo, Fulvio di Piazza, Stefania Fabrizi insieme ad un video di Luca Matti.


comunicato stampa

Capitolo I. Alessandro Bazan, Marco Colazzo, Fulvio di Piazza, Stefania Fabrizi e Luca Matti

a cura di Lorenzo Canova

La galleria GiaMaArt studio nasce a Vitulano, nei pressi di Benevento, come spazio espositivo, ma anche come centro progettuale e di promozione, dedicato prevalentemente alla giovane pittura d’immagine in dialogo con tutte le piu' avanzate tendenze e forme espressive della contemporaneita'.

Lo spazio ha l’ambizione di diventare una sorta di piccola Kunsthalle nel cuore del Sannio ed e' diretto da Gianfranco Matarazzo, che ha al suo attivo l’organizzazione di una serie di importanti eventi espositivi pubblici di arte contemporanea. Il progetto, curato in collaborazione con Lorenzo Canova, vuole cosi' presentare un ciclo di mostre diviso in due capitoli dove saranno esposti alcuni tra i piu' interessanti artisti delle ultime generazioni, in un panorama composito che raccoglie spunti e soluzioni differenti sotto il segno della qualita'.

Si intende cosi' verificare come la pittura possa essere ancora uno dei linguaggi piu' adatti a scrutare e ad indagare in profondita' dietro le apparenze rapidissime che affollano il “rumore bianco" degli eventi simultanei dell’attualita'. La pittura rappresenta, insomma, proprio per la sua maggiore lentezza esecutiva e concettuale, un fondamentale “metodo" di intuizione e di significazione della realta' e delle nostre inquietudini, di interpretazione dei problemi della comunicazione, e puo' essere ancora uno degli strumenti centrali per un’arte che vuole tentare di dare una forma al mondo e alla sua complessita'. Si vuole dimostrare dunque che la pittura possa non soltanto dialogare, scambiare informazioni e spunti creativi con le nuove tecnologie, ma che possa anche costituire il sostrato tecnico e concettuale di un nuovo modo di concepire il video e l’animazione d’artista.

Il progetto presentera' dunque due mostre in cui le opere pittoriche si confronteranno sempre con un’opera di animazione realizzata da un artista attivo anche nel campo della pittura e della scultura: nel primo capitolo, infatti, i dipinti di Alessandro Bazan, Marco Colazzo, Fulvio di Piazza, Stefania Fabrizi saranno esposti insieme ad un video di Luca Matti, mentre nel secondo capitolo i quadri di Angelo Bellobono, Mauro di Silvestre, Adriano Nardi, Igor Verrilli si confronteranno con un’animazione digitale di Silvano Tessarollo. Del resto, oggi la stessa pittura, pur mantenendo vivi i suoi legami millenari e i suoi riferimenti storici, non puo' fare a meno di avere uno sguardo “elettronico" legato alle comunicazioni di massa, agli schermi televisivi, ai monitor dei computer e alle proiezioni video e cinematografiche contemporanee. Inoltre, seguendo l’intuizione di Marcel Duchamp, che vedeva la pittura moderna come un vero e proprio ready made “voluto" perche' i suoi colori sono realizzati in modo seriale nelle fabbriche e non piu' con la sapienza artigianale della bottega, si potrebbe paradossalmente ipotizzare che anche la pittura sia divenuta, almeno in parte, un’arte “elettronica", non solo per un “occhio" spesso mediatico, che in molti casi permette una progettazione del quadro al computer, ma anche per il suo corpo fisico nato attraverso gli strumenti digitali della realizzazione industriale sorretta da tecnologie informatiche di precisione.

D’altronde, possiamo notare come il video di animazione sia costruito a sua volta attraverso una serrata elaborazione “pittorica" dove ogni fotogramma e' “dipinto" o meglio composto da un piu' o meno complesso disegno preparatorio: il colore della pittura che scorre per fissarsi sul supporto diviene cosi' il colore che scorre nei fotogrammi trasmessi dal monitor. Il corpo fluido dell’immagine in movimento ritrova dunque la sua anima “antica" nell’elemento del disegno, quello che da Michelangelo a Vasari, da Federico Zuccari fino al classicismo, e, in qualche modo, ad una certa arte concettuale, e' sempre stato ritenuto l’elemento mentale e “divino" che sostiene l’edificio della stesura e della significazione dell’opera finale, fissata sulla tela o sul supporto elettronico. Alcuni lavori su carta degli artisti presentati accompagneranno cosi', come in una sorta di racconto parallelo, il percorso della mostra: sara' allora proprio il disegno l’elemento di congiunzione che leghera' le diverse opere e le differenti forme espressive, il territorio di confine dove il progetto e le tecniche si separano, si uniscono e si scontrano in quel costante sviluppo dialettico che segna con forza le dinamiche, le aperture teoriche ed esecutive dell’arte contemporanea.

Catalogo edizioni Giamaart studio, con testi di Maria Cristina Bastante e Lorenzo Canova

GiaMaArt Studio
Via Iadonisi, 14 - Vitulano (BN)
Orari: Dal martedi' al sabato ore 17.00 - 20.00 e per appuntamento

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