Museo Archeologico Provinciale Sigismondo Castromediano
Lecce
viale Gallipoli 28 (Palazzo Argento)
0832 307415 FAX 0832 304435
WEB
Il lavoro inciso
dal 26/4/2006 al 26/8/2006
Lunedi' - Sabato 9-13.30 e 14.30 - 19.30, Domenica 9-13.30. Visite guidate: Lunedi' - Sabato ore 11 e 18, Domenica ore 11. Prenotazione obbligatoria

Segnalato da

Alessandra Zanchi




 
calendario eventi  :: 




26/4/2006

Il lavoro inciso

Museo Archeologico Provinciale Sigismondo Castromediano, Lecce

Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova. In mostra 100 opere - fra incisioni, litografie e disegni - realizzate da artisti europei in circa un secolo di storia, dalla seconda meta' dell’Ottocento fino agli anni 70 del Novecento. L'esposizione si concentra sul rapporto fra i lavoratori e gli artisti che si fecero interpreti di molte situazioni sociali.


comunicato stampa

Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova

a cura di Luigi Martini, Patrizia Foglia e Chiara Gatti

Cento opere - fra incisioni, litografie e disegni - realizzate da grandi maestri europei in circa un secolo di storia, dalla seconda meta' dell’Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento, sono protagoniste della mostra “Il lavoro inciso. Capolavori dell’arte grafica da Millet a Vedova", esposta dal 28 aprile al 27 agosto, presso il Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce, e dal 14 settembre al 21 ottobre, alla Fondazione Stelline, Sala del Collezionista, di Milano.

Promossa e prodotta dall’Associazione Centenario della Cgil, sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana, con la collaborazione della Provincia di Lecce, della Provincia di Milano, del Museo Provinciale Sigismondo Castromediano di Lecce e dalla Fondazione Stelline di Milano, la mostra e' stata ideata e organizzata da Promoart e realizzata da Arthemisia.

Legata all’esposizione “I costruttori. Il lavoro in cento anni di arte italiana", in corso a Castel Sismondo di Rimini, fino al 1 maggio 2006 (ugualmente promossa dall’Associazione Centenario della Cgil), la rassegna odierna affronta il tema del “corpo del lavoro" connesso all’evoluzione del linguaggio grafico fra tradizione e modernita'. Proponendo un dialogo fra l’esperienza italiana e le coeve vicende europee, la mostra rappresenta dunque il seguito delle indagini proposte, a livello pittorico e scultoreo, dall’appuntamento riminese.

Curata da Patrizia Foglia, Chiara Gatti e Luigi Martini, l’esposizione si concentra sul rapporto fra i lavoratori e gli artisti che si fecero interpreti di determinate situazioni sociali, utilizzando il mezzo grafico, ora come strumento di denuncia, ora come il medium piu' affine al loro intento documentaristico. Mentre il lavoro incide il mondo, l’artista lo decifra, lo svela, gli da' un nome; e lo ritroviamo dunque ad “incidere" il lavoro con la china o con la matita sulla carta, con la punta e l’acido sulla lastra, producendo una ricerca estetica che rinnova i linguaggi dell’arte.

Protagonisti di una prima sequenza di immagini suggestive sono “I vangatori" e “Le spigolatrici" di Millet, i butteri e i contadini dal volto bruciato dal sole di Fattori, i pastori silenziosi di Fontanesi, i pescatori di Greppi, o ancora i popolani di Edouard Manet.

Il gesto della fatica quotidiana viene reso qui in modo efficacie dalla potenza dell’incisione e dei suoi segni che si direbbero scavati con le unghie.

Sul rapporto fra citta' e campagna si dipana la seconda sezione della mostra, con le trasmigrazioni delle popolazioni nei nuovi centri urbani e il connesso sviluppo viario ed edilizio, l’espansione delle attivita' industriali: le ciminiere svettano come funghi lungo la linea dell’orizzonte, i fumi inquinanti inghiottono il panorama della campagna, le case del proletariato si sovrappongono le une sulle altre. I luoghi di incontro del dopolavoro, i nuovi mezzi di trasporto, i giornali illustrati, i lettori, le organizzazioni sociali sono motivi che ritornano frequentemente nella figurazione grafica a cavallo fra Otto e Novecento. Significativi a riguardo sono fogli come la “Via degli speziali in estate" di Signorini, “Il trionfo del lavoro. Allegoria per il 1' Maggio 1891" di Crane, “I tessitori" di Liebermann, gli “Scaricatori di carbone" di Boccioni e, soprattutto, il capolavoro di Pellizza da Volpedo “Cartone per la figura centrale di Fiumana", che rappresenta un passaggio ideale al mondo moderno e alla presa di coscienza, da parte dei lavoratori, della propria forza sociale.

E' in questo clima che s’inserisce poi l’esperienza di molti artisti sensibili alle problematiche contingenti. L’ambizione di molti di loro e' quella di farsi pittori popolari, “pittori-delegati dei proletari", per usare la definizione che Pierre Mac Orlan conio' per Vlaminck e che si adatta bene anche a Rouault, a Kathe Kollwitz, a Dix, Grosz, Beckman, all’espressionismo belga di Permeke e naturalmente alla vicenda italiana di Viani - con il suo amore per i diseredati - e di Sironi, con le sue cupe periferie.

Per quanto molto diversi per indole e ricerca, tutti questi autori condividono da un lato un interesse per il mezzo grafico, dall’altro la volonta' di superare la frattura creatasi sul finire dell’Ottocento fra arte e societa', dando vita a un’arte “rivoluzionaria" nella forma e nei contenuti.

Ecco allora la nascita di un’arte di tipo documentario: il cosiddetto reportage sociale. Non piu' il realismo degli spaccapietre di Courbet, delle spigolatrici di Millet o dei popolani di Daumier, ma il coinvolgimento e la forza d’attualita' nell’energia grafica di maestri come Steinlen o Barlach, in grado di rendere tangibili le pene degli umili. Brani esemplari di questo filone sono “Tumulto" e “Assalto" di Kathe Kollwitz, il “Naufrago" di Viani, gli “Uomini al tavolo" di Nolde, “La mina" di Brangwyn, “La fuga" di Steinlen o “Il duro mestiere di vivere" di Georges Rouault.

La grande guerra, il nazismo, il fascismo (periodo significativamente documentato in mostra), e quindi il secondo conflitto mondiale, segnano duramente la storia del movimento dei lavoratori. La rinascita democratica e il riconoscimento dei diritti sociali riconquistati determinano un piu' avanzato rapporto fra artisti e lavoratori, che accompagna il confronto sulle diverse ricerche estetiche. La mostra offre, a questo punto, un ampio spaccato della grafica italiana del secondo dopoguerra, per approdare agli anni Settanta e all’esperienza “sul campo" di autori come Guttuso, Zigaina, Vespignani, Attardi, Muccini, Romagnoni, Ferroni, Migneco, Guerreschi, Calabria e Vedova.

Le opere in mostra sono state concesse eccezionalmente in prestito dall’Istituto Nazionale della Grafica di Roma, dal Gabinetto dei Disegni degli Uffizi di Firenze, dalla Civica Raccolta delle Stampe Achille Bertarelli di Milano, dalla Galleria Ricci Oddi di Piacenza, dalla Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia, dalla Pinacoteca Civica di Alessandria e da numerose Fondazioni, Archivi e collezioni private.

Sotto l’Alto Patronato del
Presidente della Repubblica Italiana

Mostra promossa e prodotta da
Associazione Centenario della Cgil

Con la collaborazione di
Provincia di Lecce
Provincia di Milano
Museo Provinciale Sigismondo Castromediano - Lecce
Fondazione Stelline - Milano

Ideazione, progettazione e organizzazione
Promoart

Realizzazione
Arthemisia

Progetto espositivo e direzione dei lavori
Paolo Capponceli e Cesare Mari, Panstudio Architetti Associati, Bologna

Allestimenti
Tosetto Allestimenti, Venezia

Sponsor della mostra
Fincantieri
Finmeccanica Corporate
Indesit Company
Monte dei Paschi di Siena
Riva - Ilva
Unipol Assicurazioni

Con il contributo di
Banca Popolare di Milano

Aziende collaboratrici
Corniceria Salentina
Pastificio Benedetto Cavalieri

Ricerca e gestione sponsor
MELA Media Lavoro

Per accrediti:

Ufficio Stampa Arthemisia
C.so di Porta Nuova, 16 - 20121 Milano
Tel. 02 6596888 Fax 02 6598300 e-mail: press@arthemisia.it
Cinzia Manfredini cell. 348 4007208 e-mail: cm@arthemisia.it
Alessandra Zanchi cell. 349 5691710 e-mail: az@arthemisia.it

Ufficio Stampa Skira
Mara Vitali Comunicazione
C.so Indipendenza, 1 - 20126 Milano
Lucia Crespi Tel. 02 73950962 e-mail: arte@mavico.it

Conferenza stampa: giovedi 27 aprile 2006, ore 12

Inaugurazione: giovedi 27 aprile 2006, ore 19

Museo Provinciale Sigismondo Castromediano
Via Gallipoli 28 - Lecce
Orario: Lunedi' - Sabato ore 9.00/13.30 - 14.30/19.30, Domenica ore 9.00/13.30. Visite guidate: Lunedi' - Sabato ore 11.00 e ore 18.00, Domenica ore 11.00. Prenotazione obbligatoria (Visite in altri orari su prenotazione)
Ingresso gratuito

IN ARCHIVIO [9]
Pier Luigi Nervi. Roma 1960
dal 13/7/2011 al 3/10/2011

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede