Sala Santa Rita
Roma
via Montanara, 8
06 67105568 FAX
WEB
Mario Dondero
dal 18/4/2006 al 31/5/2006
dal lunedi' al venerdi' dalle 10 alle 18.

Segnalato da

Relazioni Esterne Dip. Cultura



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Mario Dondero



 
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18/4/2006

Mario Dondero

Sala Santa Rita, Roma

Vocazione reporter. La mostra e' l’occasione per cogliere le diverse sollecitazioni che hanno scandito il percorso dell'artista in 50 anni di impegno civile e sociale, viaggi e incontri con donne e uomini straordinari.


comunicato stampa

La mostra e' l’occasione per cogliere le diverse sollecitazioni che hanno scandito il percorso artistico di Mario Dondero in cinquant’anni di impegno civile e sociale, viaggi e incontri con donne e uomini straordinari. "Deve sempre rimanere chiaro che per me fotografare non e' mai stato l’interesse principale. Ancora oggi non mi reputo un fotografo tout court. A me le foto interessano come collante delle relazioni umane, o come testimonianza delle situazioni. Non e' che a me le persone interessino per fotografarle, mi interessano perche' esistono...". Nato nel 1928, Dondero inizia la carriera scrivendo per alcuni importanti quotidiani. Diventa fotoreporter nel ’52, quando Salvato Cappelli e Giulio Trevisani fondano il giornale fotografico Le Ore, il cui motto era “una foto vale piu' di mille parole".

In quegli anni e' col gruppo dei “giamaicani" (i frequentatori del mitico bar Giamaica di Milano): Ugo Mulas, Alfa Castaldi, Camilla Cederna, Luciano Bianciardi, Giulia Nicolai, Carlo Bavagnoli, Piero Manzoni. Nel ’54 si trasferisce a Parigi dove collabora con diverse testate italiane e francesi e dove diventa amico di molti scrittori e intellettuali francesi. Notissima, e ormai entrata a pieno titolo nella mitologia letteraria del ’900, la foto di gruppo degli scrittori del cosiddetto “Nouveau roman" ripresi a Parigi nell’ottobre del ’59, davanti alla sede di Les Editions de Minuit. Alain Robbe-Grillet ha dichiarato che in realta' il gruppo del “Nouveau roman" non e' mai esistito: l’ha inventato Mario Dondero una mattina in cui era a Parigi, davanti alle Editions de Minuit, mentre ne uscivano Robbe-Grillet, Samuel Beckett, Nathalie Serraute, Claude Simon e altri. Ha fatto quella fotografia, e facendola ha “inventato" un movimento letterario. Tornato dalla Francia verso le fine degli anni sessanta, Dondero vive a Roma per circa nove anni e in quell’epoca frequenta Pier Paolo Pasolini, Alberto Moravia, Dacia Maraini, Laura Betti, Enzo Siciliano, Goffredo Parise. In seguito viaggia moltissimo, realizzando una serie di reportage di impegno civile e politico: in Algeria negli anni della tortura, a Stoccolma con il tribunale Russell, tra i medici cinesi del Mali, in Russia, a Cuba, in Cina, in Afghanistan per Emergency.

In collaborazione con lo scrittore del Mali Makan Diabate', ha realizzato un documentario nel territorio dell’antico impero mandingo. "Nei villaggi perduti delle savane e nelle piu' remote aree forestali del Mali, del Senegal, del Burkina-Faso, della Guinea e in tutti gli antichi paesi dell’Africa nera, da secoli la storia si racconta a voce sotto gli "alberi delle parole" e a narrarla ai giovani sono i grandi vecchi, membri della casta dei Griots, i custodi della memoria. Sono musici, cantori e anche esperti delle arti incantatorie. Ho spesso pensato che, nel nostro mondo senza memoria, i fotografi - sia gli oscuri artigiani radicati da generazioni nello stesso paese che i fotografi giornalisti dediti a registrare il divenire della societa', le lotte e le fatiche degli uomini- sono anch’essi dei Griots". Dondero e' tuttora in attivita' e, come sempre, va controcorrente; il suo e' uno stile personale, difficile da classificare, che emerge nel reportage come nel ritratto, che per lui e' frutto di lunghe frequentazioni con le persone riprese, per sottolineare che la fotografia non e' il fine ma il mezzo per avvicinarsi alla vita.

La mostra e' a cura di Giuseppe Casetti ed e' inserita nel programma di FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma.

In occasione dell’inaugurazione, saranno presenti l’artista, l’Assessore alle Politiche Culturali Gianni Borgna, il Direttore Artistico di Fotografia - Festival Internazionale di Roma Marco Delogu e il Presidente di Zone Attive Giorgio van Straten.

La mostra e' organizzata da Zetema Progetto Cultura. FotoGrafia - Festival Internazionale di Roma e' una produzione Zone Attive.

Inaugurazione: mercoledi' 19 aprile alle ore 18

Sala Santa Rita
via Montanara, 8 - Roma
Orari: dal lunedi' al venerdi' dalle 10 alle 18.

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