Personale dell’artista. In mostra venticinque oli su tela della sua piu' recente produzione. La mostra fa seguito alla grande esposizione nel Vecchio Ospedale Soave, luogo storico deputato all’arte, del Comune di Codogno realizzata nello scorso novembre, che ha visto un’affluenza di seimila visitatori.
Personale dell’artista. In mostra venticinque oli su tela della sua più recente produzione.
La mostra fa seguito alla grande esposizione nel Vecchio Ospedale Soave, luogo storico deputato all’arte, del Comune di Codogno realizzata nello scorso novembre, che ha visto un’affluenza di seimila visitatori.
'Osservando le opere di Palazzini viene istintivo ricordare la provocatoria definizione di Isidore-Licien Ducasse conte di Lautréamont, un precursore del surrealismo: ‘bello come l’incontro fortuito su un tavolo di dissezione di una macchina da cucire e un ombrello’. Un codice di lettura sorprendentemente irreale, superfluo e dallo spiazzamento totale. Orbene la poetica del pittore presenta un avvicinamento al mondo surrealista, però non a quello della super realtà dell’automatismo psichico, ma più alla variante magrittiana che contempla il procedimento dello spaesamento e straniamento del soggetto.'
Tino Gipponi, tratto da 'Angelo Palazzini, frammenti giocosi dell’infanzia ritrovata'.
Inaugurazione: Sabato 24 Marzo 2001 ore 17
Orari: 10.30-12.30 / 16.00-19.30 tutti i giorni, chiuso lunedì e martedì mattina
Galleria Stefano Forni, P.Cavour 2, Bologna, Tel.Fax.051.225679