Spazio urbano
Bologna
Piazzale camillo baldi - parcheggio montagnola
338 8345258

Phobia Action
dal 26/4/2006 al 26/4/2006
ore 19:00

Segnalato da

debatikcenter




 
calendario eventi  :: 




26/4/2006

Phobia Action

Spazio urbano, Bologna

Armando Lulaj, Eugert Hykaj e Pleurad Xhafa riflettono sulla citta': attraverso operazioni public di impronta capillare si insinuano nei terrori di confine dritti ai nodi di significato conflittuali, problematici: le nostre phobie.


comunicato stampa

Un’operazione di Armando Lulaj con Eugert Hykaj e Pleurad Xhafa

Quali sono le nuove forme di controllo e diffusione, definibili in termini di moltitudine, del potere e del dissenso? Armando Lulaj, Eugert Hykaj e Pleurad Xhafa riflettono sulla citta', sulle zone d'attesa, i campi eventuali: attraverso operazioni public di impronta capillare si insinuano nei terrori di confine dritti ai nodi di significato conflittuali, problematici: le nostre phobie.
Quali sono le tue paure collettive e individuali? quali sono le paure di una societa' sempre piu' multiculturalizzata? le armi, la xenofobia, le Istituzioni per il controllo, i profili dei Paesi che vivono situazioni a rischio, le religioni, i radicalismi di una societa' in perenne contraddizione.

Un grande banner verra' affisso, dai tre artisti albanesi giovedi' 27 aprile in Piazzale Camillo Baldi a Bologna, confuso nei nostri attraversamenti quotidiani. Gli spazi della globalizzazione e le sue reazioni, i luoghi della diversita'. Se l’arte pubblica spesso si avvale del consenso delle Istituzioni, Phobia Action invece e' un operazione abusiva che segue piuttosto il concetto foucaltiano di eterotopia. Un’azione pluricentrica, antagonista, insieme ai tanti volantini gia' disseminati in giro per la citta', ai poster con affissioni pubbliche, illegali, illecite. E senza permessi di nessun tipo Armando Lulaj, Eugert Hykaj e Pleurad Xhafa ricoprono a cadenza regolare i muri di Bologna, con una sistematicita' che va avanti da un paio d’anni e, camuffandosi tra i tanti annunci che proliferano incontrollati, si sono impossessati di una zona di tensione dentro la realta'.

L’operazione Phobia e' un progetto del Debatik Center - centro di arte contemporanea e spazio di azioni e dibattito fondato, nel 2003 da Armando Lulaj, per discutere di problemi in transito attraverso reti orizzontali di rapporti. Con lo stesso nome venivano indicati i giovani comunisti che agivano negli spazi del Centro. Debatik e' anche un film neorealista albanese sulla resistenza e l’organizzazione antifascista. Attualmente ha base a Tirana ma lavora nella rete: soprattutto attraverso la produzione di poster che escono ogni tre mesi come “zone temporaneamente autonome", temporanee per non essere distrutte o normalizzate.

Occupare degli spazi, anche virtuali, di coscienza, o pezzi di territorio approfittando dell’impossibilita' delle Istituzioni di controllare tutto. Ma nel momento in cui si accorgono dell’occupazione, questa cessa per riformarsi da un’altra parte. L’operazione Phobia nasce da diversi test sulla societa' per criticarla insinuandosi dall’interno, come progetto del Debatikcenter produce sistematicamente questi poster - nelle azioni precedenti sono gia' stati diffusi e affissi quelli con indicati i numeri di telefono della Questura e del Quirinale, le carte geografiche di paesi extra comunitari, il manifesto con il leader spirituale di Hamas, Yassin fino a quest’ultima grande stampa in PVC, un “oggetto di design, nel senso che la societa' di massa ha disegnato".

Poster che ogni volta affrontano tematiche diverse di identita' antagonista, provocano, irritano, confondono con posizioni non allineate, fanno discutere perche' non omologate, adottano strategie di controllo sociale che passano attraverso l’immagine, il suo potere subliminale, l’efficacia simbolica: una zona libera, di radicale alterita'.(Elvira Vannini)

Piazzale Camillo Baldi
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