Le opere in mostra nascono dagli oggetti, dalle parole e dai suoni della vita di tutti i giorni. Come in una continua ricerca del grado zero della scultura, l'artista inglese utilizza i materiali piu' semplici per costruire un mondo in cui ossessione e fantasia modificano e riscrivono la realta'. Progetto della Fondazione Nicola Trussardi a cura di Massimiliano Gioni.
A cura di Massimiliano Gioni.
Dal 16 maggio al 18 giugno 2006, la Fondazione Nicola Trussardi presenta un
progetto dell'artista inglese Martin Creed per gli spazi dell'Arengario di
Piazza del Duomo a Milano.
Le opere di Martin Creed nascono dagli oggetti, dalle parole e dai suoni
della vita di tutti i giorni. Come in una continua ricerca del grado zero
della scultura, l'artista inglese utilizza i materiali piu' semplici per
costruire un mondo in cui ossessione e fantasia modificano e riscrivono la
realta'. Come in un viaggio alla scoperta di ogni dettaglio dimenticato delle
nostre attivita' quotidiane, le installazioni, i disegni e le sculture di
Martin Creed invitano gli spettatori a guardare all'universo con rinnovata
attenzione.
Ogni interpretazione e' valida nel mondo festoso di Martin Creed e spesso le
sue opere hanno bisogno del pubblico per essere ultimate. Everything is
Going to Be Alright, la scritta luminosa presentata a Times Square di New
York, e' una dichiarazione di ottimismo e allo stesso tempo una stoccata
ironica sulla societa' dei consumi; Half The Air In a Given Space e' una
profusione sterminata di palloncini colorati che riempiono gli spazi delle
gallerie e dei musei, una rilettura dei classici dell'arte contemporanea
(dal Fiato d'Artista di Piero Manzoni alle Silver Clouds di Andy Warhol), ma
anche un parco giochi dove tornare bambini. Il minimalismo leggero di Martin
Creed si esprime anche attraverso gesti radicali come la sua celebre mostra
alla Tate Gallery di Londra in cui l'unica sua opera consisteva in una luce
che si accendeva e spegneva a intervalli regolari.
Il ritmo e la musica fanno parte della tavola degli elementi di Martin
Creed. L'artista ha cristallizzato la scansione del tempo con una serie di
metronomi modificati, ha trasformato un pianoforte in un macchina che si
apre e si chiude automaticamente, e perfino organizzato concerti rock con la
sua band. Ogni frammento della realta' e' per Martin Creed uno stimolo a
tornare alla radice dei problemi per inventare nuove assurde soluzioni e
dimostrare teorie bizzarre.
La Fondazione Nicola Trussardi continua la sua vocazione nomade e approda
con questo progetto in Piazza del Duomo, negli spazi dell'Arengario,
visibili per l'ultima volta prima del loro rinnovamento architettonico. La
mostra non e' soltanto un'occasione unica per fare il punto su una delle voci
piu' autorevoli del panorama dell'arte contemporanea internazionale ma anche
un'opportunita' per rileggere la storia della citta' attraverso uno dei suoi
monumenti piu' significativi, visto con lo sguardo eccentrico e irriverente
di Martin Creed.
Vincitore del prestigioso premio Turner Prize nel 2001, Martin Creed e' nato
nel 1968 a Wakefield, in Inghilterra. L'artista inglese ha presentato il suo
lavoro nei musei piu' importanti e nelle istituzioni piu' prestigiose di tutto
il mondo con mostre alla Tate Gallery di Londra, al Museo d'Arte Moderna di
New York, al Centre Pompidou di Parigi, al Museo Boijmans di Rotterdam, al
Museo d'Arte Moderna di Parigi, all'Institute for Contemporary Art di San
Francisco. Ha partecipato a importanti collettive e rassegne di tendenza
come 'State of Play' della Serpentine Gallery di Londra, la Biennale di
Lione e la Biennale di Sidney.
Inaugurazione: 16 maggio 2006, Arengario, Piazza del Duomo, ore 18:30
Arengario di Milano
Piazza del Duomo - Milano
Orari: Aperto tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 20