Da.Da. - Ufficio Stampa e Immagine
Biglietto di sola andata, risultato dell'ultimo viaggio in Cina dell'autore, intende raccontare la drammatica situazione di giovani prostitute nella regione dello Yunnan, ai confini con la Birmania. Realizzati in situazioni spesso precarie, i suoi ritratti vogliono illustrare una condizione di vita, una realta'.
Biglietto di sola andata
Un biglietto di sola andata e' il biglietto della speranza - quello che permette loro di scappare: dalle violenze della guerra, dalla miseria o, semplicemente, dai soprusi degli uomini.
Loro sono ragazze birmane e cinesi, per lo piu' ancora bambine, che sperano cosi' di sfuggire al proprio destino. Sperano di trovare rifugio nelle zone grigie dei paesini di frontiera - fantomatiche cittadine senza regole ne' leggi. Sperano di guadagnare qualche soldo. Prostituendosi. Solo per un po’. E in questa nuova vita le giornate sembrano non trascorrere mai: fuori il cielo e' basso e plumbeo; dentro - nelle loro misere tane - la luce e' grigia, triste, opprimente. Di notte lavorano al bagliore di un mozzicone di candela, una lampada fioca o uno squallido neon.
Continuano a sentir parlare dell’AIDS - quella malattia incurabile e dalla quale sperano di uscirne indenni - altro non possono fare.
Esistenze sbandate, abbandonate a se' stesse e senza un’identita': donne che non hanno potuto vivere la propria infanzia, bambine che resteranno senza futuro.
Questo e' l’unico biglietto disponibile; per molte di loro un biglietto di sola andata.
Dopo essersi gia' distinto nell’ultima edizione del Festival della Fotografia con Inferno o Paradiso? - immagini sulle regioni devastate dallo Tsunami -Olivier Fermariello continua il suo viaggio in Oriente proponendoci, questa volta, immagini apparentemente innocenti, ma di fortissimo impatto, non solo visivo. Biglietto di sola andata, risultato del suo ultimo viaggio in Cina, intende raccontare la drammatica situazione di giovani prostitute nella regione dello Yunnan, ai confini con la Birmania. Realizzati in situazioni spesso precarie, e per questo forse piu' vicini alla realta', i suoi ritratti vogliono illustrare una condizione di vita, una realta'.
Olivier Fermariello e' nato a Roma (1975), cresciuto in Italia, in Francia e negli Stati Uniti, si diploma presso l’Istituto Superiore di Fotografia e comunicazione integrata di Roma con i fotografi Maurizio Valdarnini e Dario Coletti. Si occupa prevalentemente di fotografia di ritratto e di reportage. Il suo lavoro e' oggetto di pubblicazioni e di un buon numero di mostre personali e collettive di spessore nazionale.
Le sue opere sono visibili sul sito www.barabesque.com
Tra le mostre attualmente disponibili:
“MFN 5933", viaggio attraverso un eterno campo minato. Potere e corruzione in Cambogia continuano ad alimentare il flagello delle mine antiuomo causato da un trentennio di conflitti.
“Inferno o Paradiso ?". La localita' di Khao Lak, un’area di poche decine di chilometri quadrati, a nord dell’isola di Phuket, era una meta molto popolare fra i turisti del nord Europa. Purtroppo fu anche quella piu' esposta allo tsunami in Tailandia.
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