Salon Prive Arti Visive
Roma
Via Natale del Grande, 39
06 5885162 FAX

David Cottingham
dal 4/5/2006 al 11/5/2006
tutta la settimana 17.00 - 20.00 o per appuntamento
WEB
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4/5/2006

David Cottingham

Salon Prive Arti Visive, Roma

Danzatori. L'artista combina il potere del colore con il disegno figurativo dinamico. Consapevole sia della tradizione pittorica che della storia della fotografia, avvicinandosi a molti artisti moderni da Degas a Rodin a Matisse, egli si ispira al loro sforzo di catturare la bellezza indivisibile del puro movmento.


comunicato stampa

Danzatori

A cura di Barbara Goebels-Cattaneo

Perduti in una esilarante coreografia, i danzatori di David Cottingham celebrano la gioia del movimento e del ritmo, piegando, muovendo e girando i loro corpi abilmente, marcando pose espressive di energia e di potenza, volteggiando con movenze leggere ed eleganti.

Il fluire dei passi di danza, leggero e senza sforzo, richiede al danzatore estremo controllo del corpo, una concentrazione di forza ben mirata; la pratica e il regolare allenamento sono precondizioni per creare una illusione di leggerezza navigante nell’aria, che si solleva dal suolo e sfugge alla forza di gravita'

Talora vi e' lo sviluppo di composizioni in pluralita' di piani, in cui si riunisce una intera sequenza di passi successivi, talaltra, in studi limitati ad una singola posa, la forma e' accentuata dal colore: i danzatori di David Cottingham riempiono la tela conquistandola con la continuita' dei passi ritmici e dei gesti, e definendo cosi' il loro posto nel tempo e nello spazio.

La danza, come espressione del corpo e dell’anima, che eleva il ritmo musicale e il suono ad una pulsante celebrazione della vita, e' sempre stata un tema affascinante per gli artisti.

La cattura del movimento si presenta subito come una vera sfida.Come trasferire,infatti, la progressione di un movimento attraverso il tempo in un mezzo di rappresentazione statico, piuttosto adatto a far vedere e solo un singolo momento di un complesso processo? Come registrare la spontaneita'? I tentativi sono stati varii nel tempo.Gli indumenti e le sciarpe delle baccanti, agitate in modo quasi selvaggio, nei rilievi antichi, indicavano lo scatenarsi della passione del loro sfrenato danzare quando scortavano Dioniso, il dio greco del vino. L’agitarsi dei vestiti divenne una modalita' obbligatoria per definire la danza e il movimento nell’arte per un lungo periodo di tempo.Nella pittura moderna, gli artisti si concentrano sul colore come veicolo adatto alle sensazioni, usando la loro capacita' sinestetica per evocare allo stesso tempo impressioni visive e uditive e cosi' creare una approssimazione alla realta' della danza.

All’inizio del ventesimo secolo il grande impatto della fotografia influenzo' molti artisti, aprendo un nuovo modo di vedere il .movimento. Nella cosiddetta cinetografia il metodo sperimentale per cogliere il prodursi del movimento consisteva nell’uso di lunghi tempi di esposizione. Una stessa, unica fotografia cosi' rivelava ogni singolo passaggio di un movimento in via di sviluppo,evidentemente giustapponendo i singoli gesti in piani successivi, con l’apparire della stessa persona in infinite moltiplicazioni. La visualizzazione del movimento con la modalita' del rallentamento diede a sua volta origine a nuovi modi di dipingere e forni' anche una base per l’ analisi scientifica della danza come usata dai coreografi.sino ad allora.

Duchamp, affascinato dalle possibilia' della cinetografia, adottava questo metodo nei primi anni
venti, rappresentando un nudo che scende le scale, registrando tutti i passi un una stessa immagine simultanea.Con questa tecnica di rappresentazione , lo sventolare dei vestiti diventava superfluo, poiche' la vera essenza della danza poteva venire colta senza la mediazione di qegli elementi. Il corpo diventava il principale strumento di espressione, nonche' il modo migliore per sublimare la espressione stessa.

David Cottingham combina il potere del colore con il disegno figurativo dinamico. Sempre consapevole sia della tradizione pittorica che della storia della fotografia, avvicinandosi a molti artisti moderni da Degas a Rodin a Matisse, egli si ispira al loro sforzo di catturare la bellezza indivisibile del puro movmento, sia nei tentativi figurativi che in quelli astratti.

L'artista adotta il metodo dell’ espressionismo astratto di far scorrere la pittura sulla tela, cioe' la pittura del gesto spontaneo. Nell’osservare i danzatori muoversi a tempo di musica, classica o contemporanea, David Cottingham traccia le loro forme e movenze, seguendo il progresso della danza in tempo reale, intuitivamente cogliendo il fluire del movimento nella sua azione pittorica, lasciando danzare il pennello sulla tela, seguendo ogni improvvisazione, ogni lieve o improvviso cambiamento delle pose, ogni sfumatura del ritmo.

Danza e pittura: un sincronico “work in progress".

David Cottingham, artista operante a Londra, si e' laureato alla St Martin's School of Art dove ha studiato con Wiliam Tucker,Philip King e Anthony Caro.sia pittura che scultura. Le sue opere sono state presentate in diverse gallerie in UK e in USA ,dove si trovano spesso riprodotte nelle piu' recenti pubblicazioni specializzate. E' vicepresidente della Hesketh Hubbard Art Society, affiliata alla Federazione degli Artisti Britannici.

Salon Prive Arti Visive
Via Natale del Grande, 39 - Roma

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