Un incontro proficuo tra due realta' diverse, tra un discorso sulla periferia urbana e la descrizione di una ricca provincia.
Incontri/ Scontri/Confronti
L’incontro tra le due artiste e' casuale in quanto l’una viene dalla
Germania, dove risiede, ma e' conosciuta a Roma per due mostre gia' relizzate;
l’altra, a cui ho dato la mia fiducia, fa parte degli artisti emergenti
segnalati dal Premio Nazionale delle Arti 2005 indetto dal MIUR tra le
Accademie di Belle Arti in Italia. L’incontro e' proficuo; da una parte
un’artista impegnata che da anni opera a Berlino, che ha trattato il tema
della citta' distrutta dalla guerra, della periferia urbana, dei danni
provocati dalle ideologie del novecento e che approda negli ultimi tempi ad
un astratto ragionato, dall’altra una giovane artista della ricca fascia
adriatica che descrive un territorio indicando che non esiste piu' la
provincia ma tutto e' una grande citta' con identici problemi. Ottimismo e
pessimismo sono presenti in ambedue le artiste; la distanza generazionale e
di educazione trova tuttavia dei punti di contatto e di dialogo.
Stefanie Vogel, nata e residente a Berlino, ha militato nei movimenti pacifisti e
viene segnalata per alcune sue mostre fatte tra il 1988 e il 1989 nella Staatliche
Kunsthalle di Berlino e per due volte nella Galleria Noe di Berlino; le opere sono
state documentate in un catalogo. Francis Bacon e' stato l'ispiratore di alcuni
trittici, presentati alla mostra di Berlino dell'89: pitture molto grandi
raffiguranti immagini di guerra, figure con colori cupi, smorti; il rosso viene
mischiato con il grigio, il bianco serve per cancellare ma traspare sotto quello che
era stato disegnato. Lo sviluppo successivo della sua pittura e' una ricerca nella
ricostruzione dell'uomo, si avvicina alla figurazione anche di elementi classici; le
tele diventano piu' piccole. Ricorre spesso alla gouache, a volte riprende il tema
della citta' preferendo descrivere le aree periferiche tra distruzione e
ricostruzione. La produzione recente e' incentrata su un processo di sintesi sempre
piu' spinto dell’immagine fino all’astratto; una ricerca sull’essenza del colore e
della forma eseguita con estrema coerenza.
Martina Palmoni nata a Fermo il 14/06/1982, residente a Porto S. Elpidio, si e'
diplomata all'Istituto statale d'Arte "U. Preziotti" di Fermo, con specializzazione
in decorazione ceramica. Si sta laureando presso l’Accademia di belle Arti,
sezionedecorazione, nella sede di Macerata.
Inaugurazione: martedi' 9 Maggio, dalle ore 18 alle 21
Studio DR Spazio Visivo
via Angelo Brunetti, 43 - Roma
Orari: 10.30-13.00 / 16.30-19.30 sabato e festivi su appuntamento