Galleria Ponte Rosso
Milano
via Brera, 2
02 86461053 FAX 02 86461053
WEB
Vito Melotto
dal 10/5/2006 al 3/6/2006
da martedi' a sabato 10-12.30 e 15.30-19, domenica 15.30-19

Segnalato da

Ponte Rosso




 
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10/5/2006

Vito Melotto

Galleria Ponte Rosso, Milano

In mostra trenta dipinti ad olio realizzati dall’artista negli ultimi anni. Presentazione di Rossana Bossaglia


comunicato stampa

Giovedi' 11 maggio 2006 ore 18, alla Galleria Ponte Rosso (via Brera 2, Milano) si inaugura la mostra personale di Vito Melotto. In mostra trenta dipinti ad olio realizzati dall’artista negli ultimi anni. L’artista affronta in queste opere recenti i temi a lui piu' congeniali: il paesaggio, la composizione nell’interno e la figura che in questa esposizione assume un ruolo dominante per l’intensita' dei soggetti rappresentati.

Vito Melotto e' nato a S. Stefano di Zimella (Verona) nel 1928. Ha compiuto gli studi artistici all’Accademia Cignaroli di Verona. Nel 1952 al termine degli studi lascia Verona per Milano dove tuttora risiede. Al 1960 risale la sua prima mostra personale alla Galleria Schettini che subito richiama l’attenzione della critica militante. Vanno in particolare ricordate le numerose periodiche mostre personali e collettive alla Galleria milanese “Ponte Rosso" dal 1975, e gli inviti ad importanti collettive e concorsi a premio quali: Premio Campione d’Italia, Premio Cadorago Lario, “Arte Contemporanea" a Villa Simes, Premio Arena Po, Premio Citta' di Marsala, Biennale d’Arte Casalpusterlengo, Pro Loco di Codogno, Arte Sacra in S. Simpliciano e S. Satiro, “In Cristo la salvezza dell'uomo" Chiesa di S. Cristoforo a Lodi, “I segni dell’evento" Palazzo Comunale di Cremona, “Il convito della bellezza" Arte Sacra a Potenza, “Novoli Arte" rassegna di Arte Contemporanea Comune di Bitonto, Assessorato alla Cultura “Omaggio a Speranza" e le personali: Palazzo del Capitano del Polpolo di Reggio Emilia, Casa del Palladio di Vicenza, Galleria Rettori Tribbio di Trieste, “Incontri Scrimin" di Bassano del Grappa (VI), “Il fante di spade" di Modica (RG).

Fra i critici d’arte che di lui hanno scritto in molteplici occasioni: A. Coccia, M. Lepore, D. Villani, M. Ghilardi, C. Munari, R. De Grada, O. Consonni, C. Franza, C. Strano, E. Fabiani, M. Corradini, G. Martucci, G. Pre.

Scrive Rossana Bossaglia nella presentazione in catalogo:

La matrice veneta si avverte nella pittura di Melotto, sia per le scelte iconografiche - questo descrittivismo collinare che fa spesso da sfondo alle vedute dirette -, sia per la dolcezza narrativa delle scene d’interni. Ma la matrice convive - e si mescola - con diverse emozioni paesaggistiche, soprattutto della terra umbra da lui particolarmente amata; convive poi, sotto il profilo stilistico, con l’ambiente espressivo della scuola lombarda. Negli anni Cinquanta, quando egli approda a Milano, la scuola e' soprattutto impressa dalla presenza di Achille Funi che va evolvendo il classicismo novecentista verso un piu' sciolto naturalismo.

Melotto riceve con intensa partecipazione questo messaggio, ma non rinuncia mai alla forbitezza del segno che fino alla sua attuale produzione non smetteremo di definire classicheggiante. Infatti, montagne e valli, luoghi d’abitazione e strutture industriali sono da lui rappresentate con ferma limpidezza: illustrano il reale con viva precisione ma lo tengono sempre bloccato in una sorta di trasfigurata solennita'.

Si guardi alle presenze vegetali, insieme vive ma come fossero fuori dal tempo; ai corpi femminili, veristicamente sdraiati nel loro pondus ma senza totale abbandono. Contribuiscono a questi effetti gli intensi e insieme duri caratteri della tavolozza. E si guardino le fisionomie: personaggi - tutti femminili in questa sequenza - differenziati l’uno dall’altro e tuttavia affini nella modellazione dei tratti e nella stessa espressione. Si potrebbe concludere che Melotto ha la chiara coscienza della varieta' di immagini che il reale testimonia, ma insieme della coerente identificazione che accompagna il nostro sguardo. Un artista potente e significativo e' in grado di rendere appieno varie personalita' differenziate e nel medesimo tempo di imporre loro il marchio della sua inconfondibile personalita'.

Inaugurazione: giovedi' 11 maggio ore 18

Galleria Ponte Rosso
via Brera 2 - Milano
orario: da martedi' a sabato 10-12.30 e 15.30-19, domenica 15.30-19

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