Galleria Giulia
Roma
Via Giulia, 148
06 68802061

Primarosa Cesarini Sforza
dal 9/5/2006 al 15/5/2006

Segnalato da

Scarlett Matassi



approfondimenti

Primarosa Cesarini Sforza



 
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9/5/2006

Primarosa Cesarini Sforza

Galleria Giulia, Roma

Trame. L'artista ha realizzato questi suoi ultimi lavori alternando la pittura all’utilizzo di ago e filo: fili multicolori, si intrecciano sulla superficiedella tela, qua e la' trattenuti da spille.


comunicato stampa

Trame

Da mercoledi' 10 maggio “Trame", la mostra che presenta la produzione piu' recente di Primarosa Cesarini Sforza. Artista di respiro internazionale, elemento di spicco della linea “notturna" dell’avanguardia romana anni ’70-’80, Cesarini Sforza ha realizzato questi suoi ultimi lavori alternando la pittura all’utilizzo di ago e filo: fili multicolore, si intrecciano sul candore della superficie, qua e la' trattenuti da spille.

Alla Galleria Giulia dopo Titina Maselli ancora una donna: Primarosa Cesarini Sforza, elemento di spicco della linea alienata e notturna dell’avanguardia romana anni ’70-’80; artista di respiro internazionale che ha lavorato ed esposto in molti paesi europei, negli Stati Uniti e in Medio Oriente; una carriera lunga ed intensa iniziata all’eta' di quattordici anni, di cui questa mostra sembra voler suggerire un primo bilancio, tracciato, come e' nello spirito di Cesarini Sforza, sul filo dell’ironia e di una poesia che procede per enigmi.

Apparentemente candido, leggero ai limiti dell’evanescenza, il mondo parallelo di Primarosa Cesarini Sforza e' in realta' oscuro e ricco di insidie. La bambina, la tazza, la casetta, le conchiglie, gli insetti, i vulcani in eruzione, le mappe stellari e le carte dalla geografia reinventata sono suadenti trabocchetti tesi per risucchiare lo spettatore verso i territori profondi della mente, lusinghe squisitamente femminili da consumata maga ariostesca.

Cosi' come squisitamente femminile, anzi, vero e proprio archetipo del femminile, e' la tecnica dell’ago e del filo largamente impiegata dall’artista per realizzare questi suoi ultimi lavori. Sperimentatrice vorace ed onnivora con la passione per la materia, Primarosa ha scelto la strada della contaminazione dei linguaggi e delle tecniche dagli anni del suo apprendistato artistico vissuto in quella fucina di idee che fu la New York dei ’60, la citta' in cui si respirava “pop a pieni polmoni", scrive Patrizia Ferri in catalogo. Le prime opere realizzate alternando il filo alla pittura risalgono alla fine dei ’70. Ora quei fili, originariamente bianchi, sono diventati multicolore e si intrecciano sul candore della superficie qua e la' trattenuti da spille.

Protagonista delle opere in mostra e', ancora una volta, la sagoma di bambina, presenza innocente - impertinente comparsa nella pittura di Cesarini Sforza dal ’71. Nei lavori piu' grandi la bambina e' diligente sentinella di una geografia rivisitata con fantasiosa ironia. Nei piccoli ovali gioca a confondere gli sguardi, si intravede in dissolvenza, come posta sul fondo di una superficie liquida o catturata all’improvviso dal riflesso di uno specchio. Nelle opere tridimensionali in tela imbottita non c’e', ma fa sentire la sua presenza: si e' certamente collocata all’orecchio dell’osservatore per suggerire la soluzione di quegli oscuri rebus ricamati.

Da mercoledi' 10 maggio il mondo sospeso tra sonno e veglia di un’artista borderline, largamente accreditata, come scrive Patrizia Ferri, “ in quella zona franca e libera degli artisti di cerniera, di confine, insofferenti agli schieramenti e ribelli alle classificazioni".

Galleria Giulia
Via Giulia 148 - Roma

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