Fu forma...In mostra 35 opere di varie dimensioni, realizzate con diverse tecniche miste. Spatole, pennelli e collage, che elaborano il colore come in un patchwork fatto di segni liberi che evitano visibilmente il problema del rigore.
Fu forma...
a cura di Riccardo Tartaglia
Dal 19 maggio al 19 giugno presso la Galleria Tartaglia Arte via XX Settembre, 98
c/d Roma, e da maggio fino a ottobre presso l'Alitalia all'aeroporto Leonardo da
Vinci di Roma, nella sala Vip Giotto, verranno presentati in esclusiva i nuovi
lavori 2005-2006 dell’artista Piero Tartaglia, tutte le opere sono profondamente
incentrati sul concetto, a lui molto caro, “fu forma" .
Nelle mostre saranno esposte 35 opere di varie dimensioni, realizzate con diverse
tecniche miste, spatole, pennelli e collage, che elaborano il colore come in un
patchwork fatto di segni liberi che evitano visibilmente il problema del rigore.
Piero Tartaglia nasce il 5 ottobre 1933, a Civitavecchia.
Attratto dalle tendenze astratte e informali, indaga territori verticali dove regna
una legge di gravita' ignara della staticita' delle masse e dei volumi che,
fluttuanti, si mescolano, si avvicinano, si respingono come intrappolati in un moto
ondulatorio perpetuo.
Le forme si addensano e si frantumano nello spazio come in un frangersi e
rifrangersi del mare sugli scogli che, come inconsapevoli mezzi, creano una realta'
nuova.
Nelle sue tele avviene una vera e propria esplosione di colore, che cattura
l’attenzione e l’animo dello spettatore, anche il piu' inesperto, il quale diventa il
protagonista di una nuova dimensione senza forma, in cui sono i colori irruenti a
dettare le regole.
I progetti dell’artista sono infatti finalizzati allo sguardo, che cattura punti di
sospensione, trappole delle visioni, che suscitano un’estasi calma ma, altrettanto,
tormentosa.
Fondatore e caposcuola riconosciuto dalla critica mondiale, che ha esposto per
l’esposizione itinerante a New York, S. Pietroburgo e Tokio, si assume la
responsabilita' della riedificazione dei valori costruiti e da costruire e crea il
“disgregazionismo" capace di riproporre l'immagine improvvisa, come svelata in una
apparizione.
“…la luna illumina solo colui ce riesce ad afferrare gli echi con la monca mano
sinistra, e d impastarli con la pelle dell’anima."
Galleria Tartaglia Arte
Via XX Settembre, 98 c/d - Roma