In mostra 4 installazioni nate da esperienze legate al 'Balena Project', il progetto che l'artista ha iniziato nel 2002 e che e' stato ospitato negli anni da piazze, musei, spiagge, scuole e periferie in Italia e altri Paesi. Il suo lavoro e' legato all'esperienza diretta della natura, al rapporto con le scienze naturali, allo scorrere del tempo e alle collaborazioni con altri autori e persone.
Il Lavoro di Claudia Losi (Piacenza, 1971) e' legato all'esperienza diretta
della natura, al rapporto con le scienze naturali e allo scorrere del tempo.
La lentezza e la manualita' sono aspetti importanti del suo lavoro,
consapevolmente contrapposti alla velocita' della realta' contemporanea. Anche
per questo motivo il ricamo e' il mezzo espressivo che utilizza piu' sovente.
Altrettanto importanti sono la scelta dei materiali e le collaborazioni che
Claudia Losi tesse con altri autori e persone la cui collaborazione
costituisce un passaggio fondamentale della sua poetica.
Nella sua personale alla galleria Monica De Cardenas Claudia Losi presenta
quattro installazioni nate in parte da esperienze legate al Balena Project,
il progetto che ha iniziato nel 2002 con la realizzando in tessuto di una
"balenottera comune" in dimensioni reali. La sagoma di stoffa riproduce
fedelmente l'anatomia del cetaceo, il piu' grande e veloce del Mediterraneo.
Dopo essere stata cucita, la balena ha iniziato un viaggio attraverso luoghi
diversi, dentro e fuori dai contesti espostivi strettamente artistici; il
grande mammifero e' diventato il catalizzatore di progetti, performance e
incontri con il pubblico. In viaggio per l'Italia ed altri paesi e' stata
ospitata da piazze, musei, spiagge, scuole e periferie. Raccogliendo cosi'
storie e tratteggiando una particolare geografia dello spostamento. Il
risultato e' un progetto di sguardi, competenze e passioni di molte persone
differenti, che convergono a restituire una molteplicita' di punti di vista
rispetto all'idea di ambiente e societa'.
Nel settembre del 2005 la balena di Claudia Losi e' stata esposta in Ecuador.
L'installazione Balena Project - Ecuador, che verra' presentata in galleria,
e' nato dalla collaborazione con donne autoctone di Guamote e Pungui
(Ecuador), che non hanno mai visto il mare e tanto meno una balena.
L'artista ha chiesto loro di realizzare in delle piccole balene in lana di
forme e colori diversi. E' stato creato cosi' un "tappeto di balene
immaginarie" che sara' affiancato dalla proiezione di un video che mostra i
gesti silenziosi e precisi delle donne che collettivamente partecipano alla
creazione delle piccole forme animali. Anche l'installazione Shigras,
composta da borse tradizionali andine di lana fatte a mano, scaturisce dalla
collaborazione con alcune donne dell'Ecuador. Caratterizzate dalla forma
cava di nido o alveare, conservano il ricamo di un testo poetico scritto
dall'artista ed inviato alle donne ecuadoregne: frasi leggibili all'esterno
delle shigras che idealmente diventano scrigni, custodi di un rapporto fatto
di parole condivise tra l'artista e le donne che hanno partecipato alla loro
realizzazione.
L'opera Aria Mobile e' il risultato di un work in progress: una
sfera-gomitolo che da mesi cresce grazie alla lenta ma costante
sovrapposizione di fili - come strati di materia e di racconto - che
l'artista compone pazientemente dando loro la direzione dei venti d'alta
quota, trasformando cosi' il gomitolo in un "geoide" che accresce di massa e
di significato nel suo progressivo affastellarsi.
Con la serie Celacanti l'artista crea nello spazio della galleria una sala
dall'atmosfera sospesa e rarefatta: dieci grandi superfici quadrate ricavate
dalla morbida consistenza di una stoffa imbottita e dai toni tenui,
lasciano affiorare ricami e disegni leggerissimi, quasi evanescenti. Corpi e
segni diafani che fluttuano nello spazio imprecisato della rappresentazione,
stratificazione di tempi e forme diverse che sembrano immersi in un liquido
amniotico primordiale. Tra le figure fluttuanti e' rappresentato piu' volte il
rarissimo Celacanto, conosciuto anche come "pesce fossile" per la
caratteristica di aver conservato il suo aspetto preistorico attraverso
secoli di evoluzione e che, nei ricami di Claudia Losi, compare come una
presenza metaforicamente sospesa in un tempo dilatato e indefinito.
Inaugurazione martedi' 30 maggio ore 18
Galleria Monica De Cardenas
Via Francesco Vigano' 4 20124 Milano
Orario apertura: martedi' sabato ore 15-19