...La memoria e il futuro. Un inventario di raccolte alla Triennale di Milano. In corso dal 19 marzo 2001. "...l'intenzione e' di intendere Milano e piu' in generale la Lombardia come un museo diffuso, con le sue numerose raccolte e collezioni sparse sul territorio...". La Triennale ha raccolto materiale da molte delle collezioni private e pubbliche lombarde: una passeggiata affascinante nella storia dell'Industrial Design italiano, spensierata, in cui la nostalgia pero' sembra prevalere sull'intenzione di volgere lo sguardo al futuro.
...La memoria e il futuro.
Un inventario di raccolte alla Triennale di Milano.
In corso dal 19 marzo 2001.
C'è bisogno di un museo dell'Industrial Design? Se lo chiedono la Triennale di Milano e il
suo presidente Augusto Morello, e la risposta è nell'allestimento della mostra: "La città e il
Design La memoria e il futuro" Il nome tradisce l'intenzione di intendere Milano e più in
generale la Lombardia come un museo diffuso, con le sue numerose raccolte e collezioni
sparse sul territorio.
La Triennale ha raccolto materiale da molte delle collezioni private e pubbliche lombarde,
che solo per citarne alcune arrivano da: " Kartellmuseo di Noviglio (MI)", "Archivio storico d'impresa,
Cassina" Meda (MI), "Fondo Albe Stainer, Milano", "Facoltà di Architettura-Design del Politecnico, Milano",
"Dalle arti decorative al design, Castello Sforzesco, Milano", "Museo Alfa Romeo, Arese (MI)",
"Collezione storica del Premio Compasso d'Oro ADI", Galleria dell'Arredamento, Cantù(CO), "Collezione
privata Cosmit, Cantù(CO)"; l'elenco continua, sono presenti oggetti esposti a partire da quando la
Triennale era Biennale e si svolgeva a Monza, quindi dal 1923
La mostra è divisa in quindici sezioni: dodici reali e tre virtuali.
Sono presenti nella mostra anche molti mezzi di trasporto, per quello che il
presidente della Triennale Morello ha definito: "L'umanizzazione della
tecnologia", il motoscafo "Ariston Super" della Riva del 1973, l'aliante
ultraleggero "Silent" della Alisport del 1999, la berlinetta cabriolet "Bianchina" di
Autobianchi del 1965, i modelli in scala 1:20 di alcuni treni tra cui: l' "ETR 300
Settebello" e l' "ETR500" quest'ultimo progettato da Pininfarina per le Ferrovie
dello Stato, tra le auto sportive spicca l'"Alfa Romeo Super Sport 1750" del
1929, ma anche gli amanti delle due ruote hanno la possibilità in questa
mostra di vedere qualcosa di davvero interessante, come la bicicletta "variante
del modello campione del mondo" della Bianchi, per intenderci quella usata da
Fausto Coppi e direttamente dal "Museo Guzzi" di Mandello del Lario (LC) e
dalla "Collezione Ducati" alcuni esempi dell'evoluzione del Design motociclistico
Il Design viene inteso come fenomeno sia culturale che economico, come
dimostra perfettamente la presentazione in questo allestimento di un sito
internet/museo virtuale sul Design italiano e un portale per acquisti on-line
aggiornato con i cataloghi delle migliori aziende mondiali di articoli per
l'arredamento.
La mostra che è stata allestita dallo Studio Cerri & Associati, è una passeggiata affascinante nella storia
dell' Industrial Design italiano, spensierata, in cui la nostalgia però sembra prevalere sull'intenzione di
volgere lo sguardo al futuro.
Matteo Mariani
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Enzo Mari
Oggetti introvabili
Orario continuato dalle 10:00 alle 20:00, chiuso Lunedì
Ingresso: 10000/7000/5000 lire
Per informazioni
Tel 02724341(centralino)
028052263(biglietteria)
Triennale, viale Alemagna 6, Milano
tel. 02 88464105 fax 02 88464117