Carte 1935-1937. La mostra presenta a distanza di 65 anni un gruppo di disegni inediti (inchiostri soprattutto) e di acqueforti di Fiume, ha invece il pregio di far conoscere la produzione prima (e del tutto sconosciuta) del maestro siciliano.
Carte 1935-1937
La mostra presenta a distanza di 65 anni un
gruppo di disegni inediti (inchiostri soprattutto) e di acqueforti di Fiume, ha
invece il pregio di far conoscere la produzione prima (e del tutto sconosciuta)
del maestro siciliano. Questi fogli, tutti appartenenti alla Collezione del
Museo, furono eseguiti negli ultimi anni di frequenza del Regio Istituto d’Arte
del Libro e nel primo anno di fatica e di fame vissuto a Milano - "quello che ho
patito qua lo sa solo Dio" annota l’artista su uno dei disegni esposti datato
Milano 7.5.1937. Si tratta di disegni che mostrano una buona padronanza del
mezzo grafico: Fiume si muove con grande libertà , ora lasciando correre con
fluidità il pennino inchiostrato, ora rallentandone il percorso per sottolineare
ed evidenziare, ora agitandolo in modo convulso, ma sempre dietro una visione
mentale già lucida. Ai disegni si affiancano 20 acqueforti, pure in parte
inedite, che sono un documento quanto mai eloquente della valentia di Fiume nel
campo dell’acquaforte, dove la preziosità del segno grafico è ulteriormente
potenziata da un complesso, ma rigorosissimo, impianto compositivo che sa
gestire bene la terza dimensione. Tra le acqueforti spiccano le grandi lastre
del Giudizio Universale e di Dante e Virgilio, ma soprattutto l’intera sequenza
(con alcune aggiunte) delle illustrazioni per "La secchia rapita" di Alessandro
Tassoni, volume che fu pubblicato nel 1941 dal Regio Istituto d’Arte del Libro
di Urbino. L’insieme di disegni e acqueforti documenta - in modo assolutamente
sorprendente - il primo tratto della vicenda artistica di Salvatore Fiume,
contribuendo a mettere a fuoco fin dalle sue origini la grande dimestichezza con
un segno libero ma non superficiale, fonte primaria (oltre che strumento) di
un’arte che non resti pura espressione di manualità .
La mostra, che resterà aperta fino all'1 maggio, nei giorni di mercoledì,
sabato, domenica e festivi dalle ore 10 alle 12 e dalle 15 alle 18, è
accompagnata da un catalogo pubblicato dal Museo, introdotto da una
testimonianza di Giuseppe Vittorio Parisi (che fu amico di Fiume e ne espose i
disegni presso il Circolo Artistico Internazionale nel 1937), da un breve testo
di Salvatore Fiume sul disegno e da una riflessione storico-critica di Luigi
Cavadini, curatore della mostra e coordinatore del Comitato Tecnico Culturale
del Museo.
Orari: mercoledì, sabato, domenica e festivi 10-12 / 15-18
Ingresso: Lire 5000, ridotto Lire 3000
Civico Museo Parisi-Valle, Maccagno (Varese)
Ufficio stampa: uessearte,
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