Galleria Il Gianicolo
Perugia
Borgo XX Giugno, 41/43
075 5729263
WEB
Igor Verrilli
dal 26/5/2006 al 23/6/2006

Segnalato da

GiaMaArt studio



approfondimenti

Igor Verrilli



 
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26/5/2006

Igor Verrilli

Galleria Il Gianicolo, Perugia

Un pittore severo ed eccessivo, capace di spingere verso lo zero i termini del suo linguaggio. L'artista posa sulla tela, figure dalla plasticita' scultorea, che esprimono il bisogno del “piacere".


comunicato stampa

Mostra personale

Sabato 27 Maggio 2006 si inaugura alla galleria Il Gianicolo di Perugia, la mostra personale dell’artista sannita Igor Verrilli.

“Dopo le interessanti opere della produzione precedente, il giovane sannita si presenta ai nostri occhi mostrando un percorso assai diverso, piu' maturo, che comunque era gia' in piedi in dipinti come “Non credo in Dio ma guardandomi potrei ricredermi", del 2003 e, “Nell’ ultima cena" del 2005. Con coraggio Verrili posa sulla tela, figure dalla plasticita' scultorea, che esprimono in modo piacevolmente eccessivo, il bisogno sino ad ora inespresso, di narrare il “piacere" Corpi in bianco e nero con piccoli indugi di colore, sguardi ammiccanti, posture provocanti e mani che esplorano ed accarezzano il corpo, quasi fosse sconosciuto.

Eleonora Fulli

“Igor Verrilli e' un artista iperbolico e austero, un pittore severo ed eccessivo, capace allo stesso tempo di spingere verso lo zero i termini della sua lingua visiva e di restare il sontuoso erede di quella tradizione barocca napoletana che costruiva tele smisurate e trionfali, immense pale d’altare, sfarzose nature morte e roboanti battaglie, unite costantemente dal marchio della maestria e della “sprezzatura".

Nel suo ultimo ciclo, il pittore ha compiuto una lucida e consapevole operazione di analisi e di scavo nei media, in cui i soggetti sono stati scoperti nel grande mercato di Internet, individuando negli interstizi della rete le immagini da manipolare e rielaborare con la pittura. Allora, dopo avere fissato lo spunto iniziale, l’autore dipinge le sue donne dilatandole fino all’impossibile, creando vere e proprie architetture di pelle e di carne, scavando cunicoli di epidermide e di grasso, trionfi effimeri che uniscono la sensualita' ad un grigio che “raggela" in qualche modo la fisicita' magniloquente che occupa quasi l’intera “finestra" del dipinto.
Lorenzo Canova

Galleria Il Gianicolo
Borgo XX Giugno, 41/43 - Perugia

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