Il suo ultimo lavoro Mother’s, esposto alla 51. biennale di Venezia, e' un omaggio alla madre, di cui ha fotografato, attraverso primissimi piani, il corpo, quando era in vita, e gli oggetti che le appartenevano, dopo la sua morte.
Mother’s
E’ in corso alla galleria d’arte contemporanea Aurora la terza mostra della stagione, la prima personale in Europa dedicata alla fotografa Ischiuchi Miyako.
Ishiuchi Miyako e' una delle maggiori fotografe giapponesi, selezionata come rappresentante unica del Giappone all’ultima edizione della Biennale di Venezia. Il Padiglione giapponese che ha ospitato la sua mostra “Mother’s" e' stato uno dei piu' notati e apprezzati da pubblico e critica. Nella sua carriera ha vinto molti premi ed ha esposto le sue opere in diverse occasioni nelle citta' piu' importanti del Giappone. Alcune sue opere sono state presentate nell’ambito del Festival Internazionale FotoGrafia di Roma 2005 (Circuito Festival/Out of the ordinary/extraordinary), mentre altri suoi lavori fanno parte della collezione permanente del Museo d’Arte Moderna di New York.
La galleria Aurora ripropone una selezione delle fotografie presentate a Venezia, riprendendone il titolo originale, Mother’s.
Attraverso questo suo ultimo lavoro Ischiuchi Miyako continua il suo percorso attraverso passato e la memoria, iniziato nel 1977 con la sua prima mostra (aveva 30 anni e solamente da un paio d’anni maneggiava la macchina fotografica): Yokosuka Story, una serie di ritratti della sua citta' natale. Se nellla prima fase della sua carriera artistica i soggetti dei suoi scatti fotografici sono stati per lo piu' luoghi, interni ed esterni, da un decennio l’obiettivo di Ischiuchi Miyako si e' concentrato sulla rappresentazione del corpo. Da To the Skin, una carrelalta di ritratti del danzatore di butho Ono Kazuo, a 1.9.4.7, immagini ravvicinate di mani e piedi di donne nate come lei nel 1947, fino a Scars, dove il corpo si svela attraverso la pelle e le sue cicatrici.
Il suo ultimo lavoro Mother’s, esposto alla 51. biennale di Venezia, e' un omaggio alla madre, di cui ha fotografato, attraverso primissimi piani, il corpo, quando era in vita, e gli oggetti che le appartenevano, dopo la sua morte. Rossetti consumati, un pettine con qualche capello rimasto impigliato, ma sopratutto abiti, scarpe sottovesti trasparenti.
Come ha detto l’artista stessa “Non mi trovavo a mio agio in una casa che era come sparsa dei frammenti della pelle di mia madre, e volevo eliminare quegli oggetti ormai inutili buttandoli o bruciandoli, ma non era affatto facile[...] Ho cominciato a fotografare gli oggetti perche' solo allora mi sembrava che sarei riuscita a liberarmene". Con Mother’s, Ishiuchi Miyako (che ha scelto come nome d’arte il nome di sua madre) coglie non solo la sua ultima occasione di intrecciare un intimo dialogo con la madre, ma tratteggia il ritratto di una donna come una “personalita' individuale autonoma e separata da se'". Ischiuchi Miyako osservando gli oggetti a lei appartenuti, la comprende e riesce a restiture il ritratto di una “singola donna complessa e multiforme", la cui storia personale rifllette i grandi cambaimenti storici e sociali del Giappone dell’ epoca.
Tra le fotografie scelte per la mostra alla Galleria Aurora ci sara' anche quella dello splendido kimono di Ischiuchi Miyako madre, di cui Ischiuchi Miyako figlia spiega: “I kimono indossati fanno paura. Nei kimono indossati da donne sconosciute rimane sempre l’odore del loro corpo, ma quello che mi fa paura e' che oltre all’odore rimane anche l’aurea di quelle persone [...] Indossare qualcosa che ti avvolge completamente e' come venire ricoperti da una pelle, e ricevere una cosa indossata da qualcuno e' come riceverne la pelle".
Aurora arte contemporanea
via San Giovanni, 30 - Trento