Claudia Gian Ferrari Studio di Consulenza
Milano
via Filippo Corridoni, 41
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Fausto Pirandello
dal 31/5/2006 al 20/7/2006
lunedi' - venerdi' 10-14 e 15.30-19

Segnalato da

Claudia Gian Ferrari



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Fausto Pirandello



 
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31/5/2006

Fausto Pirandello

Claudia Gian Ferrari Studio di Consulenza, Milano

Opere dal 1935 agli anni estremi. In mostra quattordici olii e quaranta pastelli che coprono un periodo di oltre tre decenni, dal principio degli anni '30 alla meta' degli anni '60. Le opere presentate focalizzano l'attenzione su due temi fondamentali dell'artista: la figura umana, soprattutto nuda, e la natura morta. A cura di Claudia Gian Ferrari.


comunicato stampa

Opere dal 1935 agli anni estremi

a cura di Claudia Gian Ferrari

In mostra quattordici olii e quaranta pastelli che coprono un periodo di oltre tre decenni, dal principio degli anni '30 alla meta' degli anni '60.

Fausto Pirandello e' stato ed e' ancora oggi un personaggio scomodo della nostra storia dell'arte, spesso incompreso, sempre isolato, anche per sua scelta di vita, e benche' non siano mancati in passato alcuni autorevoli estimatori (da Lionello Venturi a Nello Ponente) solo da un paio di decenni, in particolare dalla mostra "Les Re'alismes" curata da Jean Clair al Centre Pompidou, la sua vicenda artistica e' stata oggetto di una lenta ma definitiva rivalutazione.

Le opere presentate esemplificano le diverse angolazioni e gli sviluppi di una avventura creativa complessa ma coerente, focalizzando l'attenzione su due temi fondamentali dell'artista: la figura umana, soprattutto nuda, e la natura morta.

Ha scritto di queste tematiche Claudia Gian Ferrari: "Il corpo femminile, e sovente anche maschile, non e' mai narrato come espressione di bellezza, mai idealizzato, anzi e' indagato nelle sue manifestazioni piu' brutali e in tutta la sua realta', spesso violenta, brutta, volgare. [.] Una carnalita' assoluta che, anche nell'accettazione della propria realta' di eros primigenio, contempla il senso del peccato, e quindi della colpa da espiare.

E' una narrazione, in Pirandello, anche la 'natura morta': spesso interpretata da oggetti riuniti assieme per caso, senza alcun filo logico, cose trovate nella stanza [.]. Ma questi elementi non sono mai stati composti per diventare argomento, tema, materia sublime, per celebrare sull'altare del tavolo e di un ripiano il rito sacro della 'natura morta' in posa. anzi, la caratteristica della natura morta pirandelliana e' proprio questa rappresentazione volutamente di abbandoni, di cose povere, comuni, quotidiane, a volte addirittura volgari.".

Un discorso a parte meritano i lavori su carta, qui rappresentati da uno scelto gruppo di pastelli: un laboratorio di appunti, prime idee, studi di forme, piu' libero e positivo della pittura, di una immediatezza sorprendente.

Immagine: Fausto Pirandello, Donna con la zappa, 1951, olio su cartone, cm. 100x67

Claudia Gian Ferrari Studio di Consulenza
via Filippo Corridoni 41 - Milano

Orari: lunedi' - venerdi' 10.00 - 14.00 / 15.30 - 19.00

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